Celebrata all’hotel Nazionale di Matera la seconda edizione del Premio Franco Mancini, un evento che unisce tutto il movimento calcistico della Basilicata intitolato al portiere materano prematuramente scomparso il 30 marzo 2012 a dopo una prestigiosa carriera in serie A con le maglie di Foggia, Lazio, Bari e Napoli. L’evento è partito in mattinata con un worksho dedicato nel Centro Sportivo Gaetano Scirea di Matera con la partecipazione di tutti i tecnici lucani. La metodologia dell’allenamento, il calcio giovanile ed altri contenuti tecnico tattici provenienti dall’esperienza di successo di prime squadre sono stati i temi affrontati nel workshop. In particolare Ferretto Ferretti ha presentato la Performance ed il Modello Prestativo del Calcio”, Stefano Bonaccorso ha illustrato “la difesa della palla”, Fabio Caserta ha raccontato “la filosofia di calcio e le soluzioni tattiche della Juve Stabia” e Rank Lazic ha evidenziato “le contrapposizioni tattiche dell’1-4-3-3 del Fc Francavilla” a cura di Ranko Lazic.
Nel pomeriggio la manifestazione sportiva, con la presenza dei massimi esponenti del movimento calcistico regionale, degli amministratori locali e della famiglia Mancini, è diventato un punto di incontro tra l’aspetto tecnico ed il buon operato degli addetti ai lavori, ritenuti come esempio per il miglioramento della pratica calcistica della nostra regione. Al tavolo con il presidente Aiac Antonio Finamore, il presidente provinciale della Figc, Giuseppe Comanda, il consigliere regionale Roberto Cifarelli, l’assessore comunale Giuseppe Tragni, il vice presidente ADISE, Rocco Galasso e il presidente AIA Basilicata, Enzo Gallipoli.
Il cerimoniale è stato dedicato alla consegna di riconoscimenti indirizzati a figure di alto profilo che si sono distinte per il proprio operato nella stagione in corso e nell’arco della loro carriera:
Ferretto Ferretti, docente storico della Scuola Allenatori di Coverciano e direttore della rivista Il Nuovo Calcio, quale riferimento assoluto della formazione degli allenatori.
Stefano Bonaccorso, responsabile da oltre un decennio della formazione giovanile dei talenti dell’Atalanta Calcio.
Mario Pafundi, stretto collaboratore di Pep Guardiola al Manchester City.
Nicola Ventra, che dopo aver lavorato al fianco di Mr Fabio Capello e del dg Franco Baldini alla corte della The FA (the English Football Association), oggi è il general manager di un club di Premiere League portoghese: il CD Tondela.
Altri riconoscimenti sono stati consegnati ad Enzo Mitro, direttore generale del AZ Picerno neo promosso in serie C ed al presidente Antonio Petraglia del Grumentum Val d’Agri, per aver costruito dal basso percorsi di successo nei loro club fino a portarle nei campionati nazionali di Lega PRO e LND.
Per il prezioso impegno quotidiano dei dirigenti federali a supporto del nostro calcio, sono stati premiati Enzo Gallipoli presidente AIA Basilicata, Carlo Ottavio responsabile SGS FIGC Basilicata e Giuseppe Comanda delegato FIGC LND di Matera.
Altri riconoscenti sono stati consegnati a Rocco Galasso vice presidente ADISE, Antonio Trovato AIC e Pasquale Dattoli segretario AIAC Matera per la sua fedeltà associativa ultraquarantennale.
Riconoscimenti per i promotori del sito Matera Calcio Story e la sua preziosa opera di recupero della memoria sportiva della città, oltre che per la Matera Sport Academy per il suo progetto di aggregazione delle sue espressioni sportive contemporanee.
Premiate anche le testate online come la storica AcroCalcio di Antonio Croglia, la BordoCampo.net di Antonio Vuolo e la Calcio Giovanile della Basilicata di Marcello Milazzo per la preziosa e puntuale opera di informazione fornita al nostro movimento calcistico regionale.
Per i tecnici, i riconoscimenti sono stati consegnati per i meriti sportivi conseguiti sul campo a Fabio Caserta per la promozione diretta in Serie B con la Juvestabia, da Ranko Lazic per l’operato straordinario e pluriennale con il suo Fc Francavilla in serie D, Michele Paterino per la carriera, Tonio Chisena, Antonio D’Onofrio, Lino Gesualdi, Luigi Di Biase e Antonio Petracca per la vittoria dei rispettivi campionati.
Uno speciale riconoscimento è stato consegnato ai tecnici più votati al termine di uno speciale sondaggio online che ne ha sancito il gradimento ricevuto dai colleghi, dagli addetti ai lavori e dagli appassionati.
Ferretto Ferretti, docente storico della Scuola Allenatori di Coverciano e direttore della rivista Il Nuovo Calcio: “Matera è una città eccezionale, ci sono stato da turista 2 anni fa e questa è stata un’occasione per rivederla in un anno speciale per la città dei Sassi. L’Aiac con il presidente Finamore sta facendo belle cose per far salire il livello con l’aggiornamento degli allenatori del posto. Per quanto riguarda le nuove leve, chi vuole fare l’allenatore si deve avvicinare e seguire le direttive di chi ha un po’ di esperienza, per i giocatori la prima cosa è la dedizione e il sacrificio, la voglia di arrivare, altrimenti come in tutte le cose si fa fatica a raggiungere le vette”.
A livello internazionale com’è la situazione per il calcio italiano? “Con la Nazionale under 20 siamo messi bene, adesso abbiamo gli Europei under 21 in Italia e anche noi siamo una realtà, giochiamo in casa e abbiamo una squadra competitiva. Gli under 17 devono disputare anche loro le finali. Abbiamo avuto un calo anche noi come tutte le nazioni ma credo che sia fisiologico, ora stiamo risalendo piano piano e siamo sulla strada giusta”.
Stefano Bonaccorso, responsabile da oltre un decennio della formazione giovanile dei talenti dell’Atalanta Calcio, che continua a dominare i campionati giovanali e quest’anno ha festeggiato lo storico traguardo della Champions Leaugue: “Il settore giovanile rappresenta il futuro del calcio. Bisogna considerarlo un investimento, non un costo. Occasioni come queste consentono di scambiarsi esperienze e di lavorare sulle competenze degli allenatori che sono determinanti per il futuro dei nostri giovani. Oggi abbiamo visionato un gruppo di ragazzi e poi abbiamo interagito con gli allenatori per sottolineare le competenze tecniche, organizzative, relazionali e metodologiche che l’allenatore deve mettere in campo per aiutare la crescita di questi giovani”.
Come sta il settore giovanile del calcio italiano? “Ci sono club che stanno investendo perchè hanno capito che i giovani sono un investimento, sicuramente c’è molto da fare perchè investire nei giovani significa fare programmi a lungo termine e quando si lavora a lungo termine bisogna pianificare budget, strutture e allenatore che devono avere la tranquillità di lavorare in un certo arco di tempo, cose facili da dire e meno da realizzare”.
Questo evento è dedicato ad un professionista materano prematuramente scomparso, Franco Mancini, come giudica questa scelta? “Credo che sia il modo migliore per ricordare figure sportive di questo livello. L’obiettivo è quello di trasmettere ad allenatori e giocatori quella che è stata la sua passione e di continuare a coltivare la passione per il calcio”.
L’Atalanta si conferma regina del calcio giovanile italiano, qual è il segreto di questi successi? “L’Atalanta da due anni a questa parte vince la regular season e poi nella final four non riesce a vincere lo scudetto. Ma considerando che la prima squadra ha conquistato la qualificazione alla Champions League anche la Primavera è stata ammessa di diritto a disputare la Youth League e quindi ci aspetta un’annata importante per i nostri giovani, che avranno la possibilità di fare confronti internazionali, decisivi per la loro crescita”.
Enzo Mitro, direttore generale del AZ Picerno neo promosso in serie C, quali sono i programmi per la prossima stagione? “L’obiettivo è quello di restare in serie C e faremo un campionato non solo per partecipare ma per dire la nostra e per farlo attrezzeremo una squadra importante, perchè le squadre che affronteremo saranno altrettanto importanti”.
Il materano Michele Uva, vice presidente dell’Uefa, ha dichiarato che il Picerno è una esempio per piccoli e grandi club di tutta Europa, cosa ne pensa di questa dichiarazione? “Sono stato molto emozionato quando ho letto la sua dichiarazione anche perchè lo conosco personalmente. Uva si è ricordato della sua terra ed è quello che dovremmo fare perchè non siamo secondi a nessuno. Aver ricevuto i complimenti di Uva è stato emozionante a livello personale ma sopratutto per l’intera Picerno”.
Un piccolo paese di 6 mila abitanti che riesce a conquistare la serie C, c’è un segreto dietro questo successo sportivo? “Sicuramente l’umiltà, la programmazione e sopratutto avere una società solida con un presidente che non fa mai mancare nulla ai ragazzi”.
Mario Pafundi, fisioterapista stretto collaboratore di Pep Guardiola al Manchester City, originario di Pietragalla. Cosa puoi raccontarci di Guardiola, visto che è stato inserito tra i possibili allenatori della Juventus per la prossima stagione? “Io conosco il mister, è una grandissima persona a livello umano, dal punto di vista tecnico non posso esprimere giudizi ma i risultati parlano per lui”.
Antonio Finamore, presidente Aiac Basilicata: “Per questa manifestazione abbiamo messo grande attenzione, unendo tutte le componenti del calcio, da quella tecnica a quella dirigenziale, dagli organi di informazione a chi recupera la memoria. Il risultato importante è che il calcio possa continuare a crescere in Basilicata”.
Un premio dedicato a Franco Mancini, cosa può dirci su questo grande campione materano? “Franco Mancini incarna l’outsider. Noi lucani siamo degli outsider, quando usciamo fuori dai nostri confini andiamo a competere partendo dal basso e lui è stato un punto di riferimento, un esempio da seguire”.
Il premio chiude una grande stagione per l’AIAC. “Noi crediamo che per crescere bisogna continuare ad aggiornarsi e avere confronti e anche il prossimo anno continueremo a programmare i nostri incontri perchè siamo convinti che il calcio in Basilicata non è secondo a nessuno”.
Michele Capolupo
La fotogallery del Premio Mancini 2019 (foto www.SassiLive.it)