L’innovazione turistica della politica dei grandi attrattori così come enunciata nel Piano Turistico Regionale che “punta alla realizzazione di iniziative che per originalità, innovatività, e/o dimensione sono in grado di suscitare interesse, curiosità, tali da motivare un viaggio”, non sembra, ad oggi, aver interessato e coinvolto la provincia di Matera.
La storia bandita nella Grancia, il Volo dell’Angelo nelle dolomiti lucane, la “grande narrazione” sulla nascita della Magna Grecia nel Senisese ed il progetto speciale Val d’Agri caratterizzato sul rapporto “natura – energia”, continuano ad avere come location privilegiate aree e territori non tecnicamente identificate come “destinazioni turistiche”.
Ma se come ha giustamente osservato il direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri, “l’attrattore rappresenta un pretesto comunicativo per promuovere un contesto di pregio” ed ancora “se il cine spettacolo ha funzionato è proprio perché la montagna di Brindisi è stata effettivamente teatro dell’epopea del brigantaggio” è il caso di iniziare a programmare la nascita di attrattori turistici anche nel Materano, e forse pensare di raccontare la storia della Magna Grecia, in una destinazione che ha segnato storicamente l’approdo di filosofi, poeti e legislatori provenienti dall’Antica Grecia, in un contesto turistico più ricco di appeal per motivare un viaggio, oltre che bacino di flussi turistici considerevoli e facilmente raggiungibile dalle mete di vacanza calabro – pugliesi e dalle città della vicina Puglia, in grado di giustificare in termini di costi/benefici un simile sforzo economico.
In sintonia con la dichiarazione di Perri (sul blog www.basilicata.travel) a proposito del Volo dell’Angelo “Castelmezzano era già uno dei più bei borghi di Italia, per unanime riconoscimento. Ma c’è voluta un’iniziativa suggestiva e carica di significati simbolici come il Volo dell’Angelo, di cui si parla ormai in tutta Europa, per attrarre numeri consistenti di viaggiatori”, muovendosi nella stessa direzione, la creazione di un grande attrattore di successo potrebbe rappresentare per Matera un plus sensazionale per la città riconosciuta dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità e considerata nel piano turistico “la locomotiva d’attrazione turistica della Basilicata, il prodotto star per eccellenza, la porta d’ingresso privilegiata per il turismo in Basilicata”.
La Città dei Sassi, depositaria di un patrimonio cultuale millenario, con un’offerta alberghiera, extra alberghiera ed enogastronomica di gran pregio, con i fermenti culturali che la città alimenta attraverso le Grandi Mostre nei Sassi, il Musma, il Circolo la Scaletta, il Centro Levi, si trova ad un punto di svolta della sua evoluzione di prodotto turistico in quanto sta suscitando grande interesse da parte degli operatori nazionali ed internazionali, ma ciò nonostante la permanenza media – anche se in crescita – continua ad essere molto bassa (1,65) come anche il tasso medio di occupazione delle strutture ricettive del 23,45 per cento (-2,06) rispetto al 2007, ed il reddito derivante dal turismo non è ancora in grado di alimentare l’intera filiera.
A Ravello – in Costiera amalfitana – la programmazione di un festival internazionale che si svolge ogni anno da giugno a settembre in pochi anni ha portato ad un aumento del fatturato turistico del 300 per cento.
“Ed ancora se a Matera – come evidenzia il nuovo piano turistico – che è la locomotiva turistica della Basilicata converrà collegarvi dei vagoni…. se sul piano del marketing turistico è decisiva la focalizzazione del prodotto punta, nell’ambito di una più articolata strategia è assolutamente importante definire le locomotive di domani”, risulta, necessario ed urgente, aprire un confronto ed una programmazione con l’Apt di Basilicata per l’individuazione delle “locomotive di domani”, per il collegamento dei “vagoni”, e per la realizzazione e messa in rete, anche in provincia di Matera, di attrattori turistici e culturali in grado di creare – attraverso le proprie risorse immateriali, emotive e simboliche – esperienze coinvolgenti ed uniche per il consumatore turistico moderno.
Come ad esempio la valorizzazione della cultura e dei siti rupestri nel Parco della Murgia, a Montescaglioso e in diversi Comuni della collina materana, il patrimonio rupestre rappresenta un unicum eccezionale per valore storico – artistico e culturale a supporto ed integrazione del prodotto trainante, i Sassi. La creazione di un evento – attrattore sulla rievocazione storica della Congiura dei Baroni nel Castello del Malconsiglio di Miglionico, il potenziamento e la destagionalizzazione degli eventi nel Parco Isabella Morra a Valsinni e, soprattutto la creazione di un grande attrattore tematico lungo la costa ionica (si pensi alla battaglia di Pirro o alla figura di Pitagora) in grado di rispondere alle esigenze delle migliaia di famiglie che scelgono da diversi anni la Costa Ionica.
Qui la necessità è quella di impostare un turismo balneare non solamente inteso come prodotto di puro relax, secondo la concezione classica, ormai in crisi, delle quattro “esse” (sun, sea, sand, sex) ma di integrare attraverso opportune strategie, il prodotto mare alle nuove forme di leisure “da spiaggia”, al diversificato patrimonio presente nella costa ionica lucana e nell’immediato entroterra, ad esperienze uniche a forte impatto storico – culturale – didattico – ricreativo.
Il Metapontno con il 63 per cento delle presenze regionali e con una permanenza media di 7,4 giorni (quasi il doppio della media regionale che è del 3,9) senza considerare il rilevante fenomeno delle seconde case che sfugge alle statistiche, rappresenta il “polmone vitale” del turismo in Basilicata.
Considerate le enormi potenzialità del territorio e delle risorse umane della provincia di Matera (albergatori, ristoratori, tour operator, consorzi, associazioni, professionisti e consulenti ) ci auguriamo di aprire, insieme agli operatori, una stagione di confronto propositivo con l’Apt e l’assessorato alle Attività Produttive della Regione Basilicata affinchè il vento favorevole della politica dei grandi attrattori turistici inizi a soffiare anche nel materano.
Riprendendo una massima di Seneca: “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, possiamo affermare che in questi anni l’Amministrazione Provinciale di Matera in ambito turistico, anche se con poco vento, ha navigato sempre nella giusta direzione.
Carmine Nigro
Presidente Amministrazione Provinciale di Matera