Dal 12 al 14 giugno 2019 si svolgerà in Basilicata il convegno itinerante “Geo_Matera2019: Ambiente, Territorio e Recupero del Costruito”, distribuito su tre aree geografiche della Basilicata.
Il Convegno, patrocinato dalla Fondazione Matera 2019 e organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi e da tutti gli Ordini Regionali dei Geologi d’Italia, affronterà diverse tematiche professionali con interventi/tavola rotonda e visite specifiche in campo. In particolare, le sedi e le tematiche affrontate riguardano:
12 giugno: idrogeologia e acque minerali con inizio dei lavori presso il Castello Federiciano di Melfi;
13 giugno: sismicità e ambiente con inizio dei lavori presso l’Università degli Studi della Basilicata;
14 giugno: geologia urbana e recupero del costruito con inizio dei lavori presso la Casa Cava di Matera e visita alla città dei Sassi, capitale della Cultura Europea 2019.
“Un evento in Basilicata in cui si evidenzierà la centralità della geologia nei processi di crescita e sviluppo sostenibile dei centri storici italiani prendendo come riferimento Matera definita ‘città geosito’. La conoscenza geologica del territorio si integra con risorse come energia, idrogeologia, recupero del costruito e sicurezza del territorio, in tal modo la geologia diventa imprescindibile nei processi di costruzione delle smart city”. Questo il commento di Raffaele Nardone, consigliere del Consiglio Nazionale dei Geologi in vista del convegno itinerante. “Da qui – prosegue – nasce anche la necessità di sottolineare l’importanza della conoscenza geologica del sottosuolo in contesti urbani supportando le azioni di governo del territorio e diventando cosìelemento imprescindibile per le valutazioni di sicurezza delle costruzioni”.
Uno dei temi che sarà affrontato durante il convegno è “Geologia urbana e recupero del costruito” nel quale interverrà Fabio Tortorici, Presidente della Fondazione Centro Studi del CNG.“Un numero cospicuo di grandi e piccoli centri urbani – afferma il geologo – è costruito su aree potenzialmente soggette a rischi naturali, rappresentando i luoghi simbolo nel disequilibrio dell’interazione tra uomo e ambiente. Le alluvioni di Firenze, Genova, Giampilieri, le frane di Sarno e Agrigento, i terremoti di Messina, dell’Aquila, per citare alcuni esempi, – spiega – non possono rientrare tra le ‘catastrofi rimosse’, dovrebbero invece essere la base conoscitiva per un recupero e sviluppo sicuro dei nostri centri urbani.Sottovalutiamo la grave e costante minaccia dei terremoti, in una nazione in cui si verifica un sisma distruttivo mediamente in meno di ogni 5 anni, in cui il 65 per cento delle costruzioni è stata realizzata prima del 1974 (anno in cui entrarono in vigore le prime norme antisismiche), in cui circa 5 milioni di edifici ricadono in aree classificate ad alto ed elevato rischio sismico ed in cui meno del 30 per cento degli edifici scolastici è stato sottoposto a verifiche di vulnerabilità sismica. E aggiungiamo che manca ancora un adeguato piano di prevenzione sismica” denuncia Tortorici.
“Una tre giorni in cui si vuole evidenziare l’importanza della cultura geologica negli aspetti quotidiani e reali della vita della popolazione sul territorio. E sarà l’occasione per sottolineare il binomio fondamentale e indissolubile tra il territorio e la cultura geologica” dice Filippo Cristallo, consigliere dell’Ordine dei Geologi della Basilicata. “Gli aspetti geologici del territorio condizionano e si correlano alle questioni antropologiche e al complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale di ogni popolo o di ogni gruppo etnico, in relazione alle varie fasi di un processo evolutivo nei diversi periodi storici condizionando le diverse condizioni ambientali” aggiunge.
Al convegno sarà presente anche il nuovo Presidente della Federazione europea dei geologi, MarkoKomac: “La società contemporanea si trova di fronte a sfide impegnative, alcune sono una conseguenza di fenomeni naturali, come terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami; altreinvece sono una conseguenza delle attività umane che hanno portato all’attuale crisi climatica, come inondazioni, frane, surriscaldamento globale, innalzamento del livello del mare e scarsità dell’approvvigionamento idrico. L’elenco è lungo, – fa sapere – ma c’è ancora una possibile soluzione: i geologi. Soltanto noi geologi abbiamo le corrette conoscenze per affrontare queste sfide, per questoè nostro dovere dare risposte efficaci per gestire l’ambiente e tutelare le risorse di cui disponiamo. Solo così, possiamo mitigare o addirittura prevenire i futuri problemi sociali” conclude Komac.
Il convegno si pone come obiettivo primario quello di focalizzare l’attenzione pubblica e degli addetti ai lavori sul ruolo che il geologo ha assunto, nel corso del tempo, nell’ambito di tematiche di estremo interesse scientifico ed applicativo e di grande impatto sull’opinione pubblica. L’evento Matera 2019 rappresenta un contesto multi-disciplinare importante ed attuale finalizzato al confronto e dialogo tra professionisti, ricercatori, amministratori di enti pubblici e privati, imprese operanti nel settore delle Scienze Geologiche.
Ampio spazio verrà dedicato all’utilizzo di metodologie e tecnologie in grado di facilitare l’approccio alle diverse problematiche ambientali, all’analisi e modellazione di processi naturali o antropici e di mitigazione dei rischi naturali e riqualificazione urbana. La scelta degli argomenti assume anche un significato simbolico per rilanciare temi quali conoscenza e difesa del territorio intesa come un insieme articolato di azioni finalizzate al riconoscimento del ruolo strategico della geologia nella predisposizione di elementi conoscitivi e di mitigazione del rischio.
L’evento intende far conoscere a fondo lo stato di salute del territorio nazionale e tracciare la via verso un nuovo sviluppo ispirato alla sostenibilità, prendendo come riferimento anche le esperienze fatte in altri contesti nazionali ed europei, nonché sensibilizzare la collettività, gli stakeholders e gli operatori del settore sull’importanza di Formare ed Impiegare professionisti che, per formazione culturale e tecnico-professionale, possono rendere sostenibile l’utilizzo del territorio e il recupero dello stesso.
La selezione dei relatori del Congresso comprende studiosi che hanno sviluppato e realizzato progetti in cui sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica hanno rappresentato le linee guida per raggiungere obiettivi di rilievo nell’ambito dei diversi settori della geologia.
I geologi d’Italia, grazie al proprio contributo professionale e qualificato permetteranno all’intera categoria di mandare un messaggio importante da Matera 2019 all’Europa intera.