SOS10_unibas
Siamo un team di 10 studenti dell’UNIBAS di Matera del corso di laurea in Paesaggio (PAVU) uniti da uno scopo comune, fornire agli studenti del Campus (in primis) e alla comunità locale, gli strumenti giusti e pratici per condurre uno stile di vita sociale a basso impatto ambientale, e contribuire a costruire un piano di sostenibilità del nostro Campus. Tutto è iniziato durante il corso di Gestione della sostenibilità ambientale, tenuto dalla prof.ssa Silvana Kuhtz e coadiuvato dall’ing. Elisabetta Negro. Le docenti hanno acceso la nostra passione nei confronti del mondo della sostenibilità e adesso sono Alleate preziose per il nostro progetto.
Il nome S.O.S.10 va letto in inglese e diventa Sosten, il quale, a sua volta, è un verbo spagnolo che, in italiano, si traduce con Sostenere.
Cosa vogliamo sostenere?
Vogliamo diffondere il nostro messaggio di cambiamento, vogliamo sostenere i nostri ideali di ecosostenibiità ambientale, ove il fulcro della progettazione divenga la natura, ovvero il pianeta Terra che ci ospita e come tale va rispettato e salvaguardato. L’attività antropica è una minaccia per l’ambiente quando non viene condotta in maniera rispettosa della natura, e negli ultimi secoli l’uomo ha abusato dei “privilegi” che si è concesso autoproclamandosi “essere superiore”, mettendo così a serio rischio la propria sopravvivenza sulla Terra. Ed è per questo che, scomponendo il nome S.O.S.10, c’è l’acronimo S.O.S., il quale sta ad indicare la situazione attuale mondiale, ossia il fatto che siamo ormai prossimi ad un punto di non ritorno per quanto riguarda l’ecologia globale e pertanto dobbiamo prenderne atto, a partire dai piccoli gesti nel quotidiano, come scegliere prodotti a km 0, evitare gli sprechi energetici o seguire la regola delle 3 R: RIDURRE, RIUTILIZZARE e RICICLARE. Certo, il Mondo non cesserà di esistere se non invertiamo il senso di marcia, ma non sarà più il Mondo che conosciamo adesso, con l’alta probabilità di un’estinzione umana per le prossime generazioni. La seconda parte del nostro nome è il numero 10, appunto perché questo progetto nasce da una squadra di 10 studenti con la voglia di agire, di fare qualcosa di concreto nel campo della sostenibilità. In numerologia il 10 simboleggia la perfezione e l’annullamento ed è associato al cambiamento, quindi si presta bene al nostro progetto di riprogrammazione sostenibile. Nel calcio il numero 10 lo indossa il regista della squadra, colui che detta i tempi del gioco di squadra, col suo estro e la sua fantasia; allo stesso modo, noi siamo coloro che stanno dirigendo il Campus verso una dimensione Green, coordinando il nostro lavoro coi vari frammenti di attività ecosostenibili intrapresi da alcuni docenti UNIBAS non amalgamati tra loro.
Nello specifico, oltre a recepire e raggruppare le varie attività intraprese nell’Ateneo, abbiamo iniziato con un’azione concreta, quella dell’affissione di immagini e scritte sulle porte dei bagni dell’intero Campus. Si vuole così richiamare l’attenzione di studenti, docenti e collaboratori sullo spegnimento delle luci all’interno nei bagni, dopo averne terminato l’utilizzo. Quest’azione, se ben recepita dagli utenti, ed estesa nella propria quotidianità, costituisce un buon inizio per alla lotta agli sprechi energetici. Inoltre stiamo analizzando i consumi energetici della struttura universitaria, per poter elaborare un piano d’impiego intelligente del pacchetto energetico, in modo tale da abbattere i costi delle bollette e usare meno energia.
In campo alimentare, stiamo facendo analizzare un campione d’acqua prelevato da un rubinetto dell’Università, per verificarne le caratteristiche. Inviteremo tutti gli studenti, i docenti e i collaboratori ad usufruire dell’acqua corrente dei bagni per riempire le proprie bottigliette d’acqua. Questa operazione è importante in termini di riciclo, in quanto permetterà un notevole risparmio in termini di bottigliette plastica dei distributori non prelevate e quindi non smaltite. A Potenza sono già state distribuite 3.000 borracce ecocompatibili in acciaio, vorremmo estendere l’iniziativa anche al Campus di Matera.
Stiamo studiando i piani strategici di altre Università all’avanguardia in materia di Sostenibilità, per poter prendere esempio da loro e portare nella nostra realtà le misure più congeniali alle nostre esigenze e per far fronte alle nostre problematiche. Vorremmo anche attivare una rete d’interscambio informativo con le Università circostanti per poter crescere e dare anche noi una contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici. Stiamo anche analizzando il PAES di Matera e i Goal dell’Agenda 2030 (in essa sono contenuti i Sustainable Development Goal, 17 obiettivi sostenibili lanciati nel 2015 con validità universale) per verificare se ci sono obiettivi in comune con gli Enti Locali da poter utilizzare a nostro vantaggio.
In materia di trasporti, stiamo riflettendo su una strategia che possa incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, di bici o gli spostamenti a piedi. Prendere i mezzi pubblici, invece di utilizzare i veicoli privati, consente una sostanziale diminuzione degli impatti inquinanti di CO2 equivalente.
Abbiamo richiesto le fatture dei materiali cartacei didattici, amministrativi e igienico-sanitari dell’Università per quantificarne consumi, spesa ed eventuali sprechi. Ed inoltre le scelte degli acquisti ricadranno su materiali e marchi ecosolidali.
Siamo in cerca di Partnership per quanto riguarda il settore riciclo. Com’è ben noto, a Matera la raccolta differenziata è svolta con una minima copertura territoriale, e nel Campus vorremmo fare davvero la DIFFERENZA, dando l’esempio alla Città.
Siamo in cerca di Sponsor che ci aiutino finanziariamente nell’attivazione del nostro progetto.
Dato che il 10 è il nostro numero, ci siamo assegnati un decalogo con 10 parole chiave da rispettare nel mettere in atto le nostre prime 10 azioni. Qui sotto è riportato il nostro primo decalogo con parole chiave che iniziano per S, dato che è l’iniziale del nome del nostro gruppo SOSTEN. In futuro, a seconda delle azioni da intraprendere, della situazione, dell’interpretazione personale, della sfida da affrontare, ecc. ecc., ci saranno altri decaloghi con nuove parole chiave, magari anche con iniziali diverse. Anche l’acronimo stesso S.O.S., il quale indica per antonomasia un segnale di pericolo, può assumere molteplici significati, a libera interpretazione in materia di Sostenibilità. Alcuni esempi possono essere: Sustainable Operating System; Space Of Sustainability; System Of Sustainability; ecc. ecc.
1. Sensibilizzazione: educare gli studenti ad uno stile di vita sostenibile dentro e fuori dal Campus, far capire quanto siano importanti le azioni di risparmio di risorse. Hai spento le luci inutili? Stai attento a non sprecare più carta del dovuto?
2. Sostenibilità ambientale: le scelte di noi consumatori sono importanti. Conosci il mercato green (ecosostenibile)? Fai acquisti verdi?
3. Strumenti: di cosa abbiamo bisogno? com’è l’acqua del campus? La stiamo facendo analizzare. Porta la tua bottiglia da casa e riempila al rubinetto, è un segno di grande civiltà.
4. Sinergia: collaborare coi vari organi del Campus, ai diversi livelli, per ridurre il nostro impatto, sai che ognuno di noi può fare qualcosa e insieme possiamo fare tanto? Vorresti partecipare attivamente alle nostre azioni?
5. Sperimentazione: creare una rete d’interscambio Informativo tra Università limitrofe. Sai che molte università italiane sono centri di eccellenza per la sostenibilità ambientale? E noi a che punto siamo? Insieme possiamo crescere.
6. Social: diffondere il messaggio del team S.O.S.10 attraverso i canali social e media locali per sensibilizzare la gente ad adottare uno stile di vita più sostenibile. E tu segui la nostra pagina sos10_unibas su Instagram? Hai mai interagito con noi o con le nostre storie?
7. Sviluppo: collaborare con sponsor esterni, con i media e con le amministrazioni. Hai qualche suggerimento? Conosci qualcuno interessato a collaborare con noi?
8. Speranza: aspirare a centrare alcuni Goal dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Hai mai letto i Goal dell’Agenda 2030?
9. Salvaguardia: incrementare del 30% la raccolta differenziata nel Campus entro il 31/12/2020. Hai partner da suggerirci al riguardo?
10. Spesa: ridurre del 30% l’impatto energetico del Campus entro il 31/12/2020; elaborare una strategia che incentivi l’utilizzo dei mezzi pubblici. Vai a piedi o in treno tutte le volte che puoi?
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