Si sono riuniti a Roma presso l’Hotel Cavour i candidati di Europa Verde, insieme all’Esecutivo Nazionale, con la Portavoce Elena Grandi, il coordinatore dell’Esecutivo e leader del movimento, Angelo Bonelli e tutto lo stato maggiore della Federazione dei Verdi Nazionali.
Insieme a loro tante persone speranzose di contribuire, finalmente, alla nascita di un movimento plurale, ecologista ed Europeista che si riconosca nei valori dei verdi europei.
Significativa è stata la presenza di un comitato di ragazzi ispirato dal movimento Fridays for Future che sono intervenuti al dibattito manifestando interesse e voglia di protagonismo. Una voglia contagiosa che ha motivato ancor di più i presenti a guardare verso il futuro costituente di Europa Verde Italiana.
La Costituente Ecologista si pone come obiettivo quello di mettere a valore le esperienze di European Green Party per dare vita a un soggetto politico nuovo, alternativo agli schemi cui siamo stati abituati a guardare che si sono tradotti in coalizioni formate da forze politiche e soggetti tanto disomogenei tra loro da risultare scarsamente incisive per lo sviluppo del paese.
In Italia, secondo l’esponente dell’Esecutivo Nazionale, il Lucano Donato Lettieri, “in passato è mancato il coraggio di compiere alcune scelte strategiche che avrebbero potuto capitalizzare maggiormente l’interesse degli elettori, ma l’esperienza accumulata serve proprio a comprendere qual è la strada migliore da intraprendere per non continuare a sbagliare. Inclusivi, ma non più disponibili a esperienze che non fossero coerenti con il nostro pensiero politico e i nostri obiettivi – continua Lettieri -. Non sarà più possibile tenere dentro tutto e tutti pur di fare risultati. Le ultime esperienze elettorali ci consegnano quadri politici disarmanti, tenuti in piedi esclusivamente dall’esigenza di accaparrarsi voti senza nessuna condivisione programmatica, né alcuna visone futura per il paese, frutto di accordi tra forze disomogenee il cui unico obiettivo è quello della spartizione del potere. Ecco, noi ci poniamo al centro del dibattito politico parlando, invece, di transizione energetica, cambiamenti climatici, lavoro, green economia e sviluppo sostenibile. Su questi temi – conclude Lettieri – vogliamo raccogliere il consenso per amministrare il paese. Idee di sviluppo sicuramente alternative alle proposte fossili del governo nazionale e regionale a trazione leghista”.
La Basilicata, dunque, è protagonista del percorso costituente. Percorso che il Comitato promotore dovrà individuare in maniera inclusiva e plurale con il compito di scrivere, con l’aiuto di tutti, una rosa di proposte politiche da sottoporre all’assemblea che si terrà subito dopo l’estate. Un percorso che si articolerà soprattutto nei territori dove sono già in itinere relazioni con movimenti, associazioni e reti civiche in grado di contribuire alla costituzione del nuovo soggetto politico Europa Verde.
I Verdi Italiani, dunque, non hanno mostrato alcuna preoccupazione nel fare autocritica. Lo fanno senza nascondersi dietro capri espiatori perché hanno in mente il futuro e non il passato. Con Europa Verde si sono aperti a una nuova esperienza politica che ha riscosso interesse negli elettori perché è riuscita a parlare al loro cuore nonostante l’oscurantismo cui sono stati sottoposti dai media di regime il cui spazio è stato esclusivamente riservato alle forze di governo. Un monopolio sullo stile dei peggiori regimi dove l’informazione libera non ha cittadinanza, se non in alcuni isolati contesti. Ma questa condizione non ha spaventato i candidati e gli attivisti di Europa Verde che hanno portato, dove sono potuti arrivare, i loro programmi.
Lo hanno fatto parlando a tutti pur sapendo che lo sbarramento della legge elettorale non sarebbe stato clemente con loro. Così, oggi, ci sono molte più persone che sanno che un’alternativa al declino del nostro paese esiste ed è Europa Verde.