Mercoledì 12 giugno 2019 alle ore 19 presso l’ex ospedale San Rocco a Matera è in programma lo spettacolo teatrale “Parola di Malato”.
L’evento è promosso dalla compagnia teatrale “Centro mediterraneo” di Ulderico Pesce, in collaborazione con il Museo della Arti sanitarie di Napoli nell’ambito della mostra “Scienza, carità, arte negli antichi ospedali d’Italia”.
La rappresentazione si relazione strettamente con la mostra in corso presso gli stessi locali, valorizzando la struttura ospitante (si ricorda difatti che tale immobile è annoverabile come ospedale dalla forma a corte, al fine di promuovere la socializzazione tra i malati) che oggi rivive nella sua attività mettendo in mostra gli attrezzi e gli arnesi degli antichi medici illuministi lucani dell’800 tra cui annoveriamo Giovanni Ninni, Guidone, che hanno fatto della medicina la loro missione e la loro professione a Napoli e non in Basilicata!
La struttura ospedaliera, nel cuore della città di Matera, diventa nel tempo carcere: un luogo della sofferenza, e della privazione della libertà per uomini donne che nelle terre del Mezzogiorno, difendono la terra e il pane.
La compagnia di Ulderico Pesce con questa performance parla del luogo, dell’ospedale abitato da quattro personaggi, testimoni del territorio lucano.
La prima figura è di Luisa Levi, in Basilicata nel 1935 per trovare il fratello Carlo, esiliato; una neuropsichiatra infantile di fama nazionale. Venendo a Matera resterà sbigottita dalle condizioni igienico sanitarie della popolazione; scendendo nell’Inferno dantesco dei Sassi, vedrà bambini malati di tracoma, Kalazar, febbre nera: registrerà una mortalità infantile di oltre il 43%, Luisa evidenzierà l’assenza dello Stato; e nella mostra vediamo ancora esposto, nella parte superiore dell’ex Ospedale S. Rocco, il chinino di Stato, di cui anche soltanto poche gocce sarebbero bastate per salvare centinaia di vite umane!!.
Un’altra figura portata in scena sarà quella di Rocco Scotellaro, che nel ’47 riuscì a far costruire a Tricarico un ospedale, lui che morirà a Portici, a seguito di infarto.Rocco Scotellaro, in questo luogo, nell’ex Ospedale S. Rocco, dovette scontare una ingiusta pena. in una stanza, oggi adibita alla esposizione degli attrezzi della medicina condivisa con altre 17 persone.
Nella rappresentazione irrompe poi, Anna Avena, finita in carcere, presso questa stessa struttura, come tate donne della campagna di Montescaglioso, Irsina e San Mauro Forte che, si ribellarono alle tasse troppo alte ed ingiuste imposte sulla terra e sul grano…
“Parola di malato” è la parola di chi ha sofferto in luoghi che oggi sono ancora visibili a chi, come noi, grazie alla scienza e al progresso che allieva il dolore dell’uomo, può comprendere, condividere tramandare la memoria di luoghi, dopotutto, importanti come gli ospedali.