Il gruppo di imprenditori coinvolto nel progetto denominato Matera 1933 non presenterà la domanda per il bando pubblicato dal Comune di Matera.
Alle ore 13 di venerdì 14 giugno 2019 scade l’avviso pubblico per manifestazioni di interesse, da parte di società sportive costituende o costituite, a rappresentare la città di Matera nel prossimo campionato di calcio di Serie D.
Ma i buoni propositi annunciati in conferenza stampa dall’imprenditore materano Giuseppe Fragasso nella conferenza stampa del 6 aprile scorso allo stadio XXI Settembre-Franco Salerno non si sono concretizzati e a tre giorni dalla scadenza del bando il percorso di Matera 1933 è già arrivato al capolinea.
Dopo la scadenza del bando i promotori del progetto potranno svelare le motivazioni alla base di questa rinuncia.
I tifosi biancoazzurri adesso sperano che ci sia qualche altro imprenditore pronto a farsi avanti per condividere un altro progetto di rilancio del calcio materano ma è chiaro che si dovrà passare dalle parole ai fatti in tempi rapidi perchè alla scadenza del bando mancano 61 ore a partire dalla mezzanotte odierna.
Michele Capolupo
Nella foto www.SassiLive.it Giuseppe Fragasso allo stadio XXI Settembre-Franco Salerno con il logo di Matera 1933
Per una volta siate chiari e fuori i nomi di chi rema contro questa città. Classe imprenditoriale inesistente ed incapace, bravi solo a succhiare sangue alla prima occasione. Miserabili.
Hai detto bene, specialmente poi quando si mettono di mezzo anche personaggi politici. Comunque a quei signori che hanno esposto quello striscione voglio dire che non hanno fatto altro che dare un alibi a Benedetto. Anche se vedo delle grosse lacune nell’amministrazione comunale, che nulla ha fatto per chiarire con la FIGC la questione del fondo perduto. Su questo do’ ampiamente ragione a Benedetto, come puo’ una persona impegnarsi senza sapere a cosa va incontro e, se poi la richiesta arriva a cifre astronomiche, che si fa? Roba da matti, cose che solo da noi succedono. Comunque coraggio Benedetto, credo che sel l’unico che puo’ salvarci.