Come le trasformazioni tecnologiche siano legate all’evoluzione del sistema culturale e produttivo del territorio è stato il tema al centro del dibattito di “T3 Automotive”, che si è svolto lo scorso 5 giugno al Campus Manufacturing di Melfi. L’iniziativa è stata organizzata da T3 Innovation – la struttura di trasferimento tecnologico della Regione Basilicata – nell’ambito di Percorso Innovazione, la rassegna dedicata ai temi della S3 regionale.
Esperti del settore, vari gruppi di Ricerca presenti nell’area, aziende e imprenditori e il CRF, il Centro Ricerche di FCA, polo di ricerca applicata dell’industria automobilistica e punto riferimento per l’innovazione dei brand di Fiat Chrysler Automobiles: opinioni a confronto sugli scenari futuri dell’Automotive, il ramo dell’industria manifatturiera che si occupa della progettazione, costruzione, della vendita e del marketing di veicoli a motore. Per l’occasione, inoltre, è stato presentato il numero della rivista di T3 Innovation dedicato all’approfondimento degli scenari tecnologici e di innovazione del settore automotive.
L’incontro ha riunito illustri esperti internazionali, organi di ricerca locali e nazionali, i principali esponenti locali e le aziende del settore, per un approfondimento a 360° sugli scenari futuri dell’Automotive, spiegando come le trasformazioni tecnologiche non possono prescindere dall’evoluzione del sistema culturale e produttivo, per un modello di formazione fluido, centrato sul continuo upgrade di competenze.
Gli interventi si sono concentrati sulle molteplici accezioni del modello di Open Innovation – un nuovo paradigma culturale che in linea generale intende mettere in atto un networking che includa l’apporto di più soggetti creando un flusso mobile di informazione e scambio. È proprio a partire da questo cambio di paradigma nei rapporti tra territorio, persone e impianto produttivo, che si è svolto l’evento del 5 giugno, cui hanno partecipato una serie di studiosi di produzione, robotica ed ergonomia con l’obiettivo di attivare un progetto pilota in grado di coinvolgere in modo strutturato i principali player territoriali.
Fil rouge dell’evento il paradigma Open Innovation, un network multidisciplinare di soggetti provenienti da mondi diversi, in grado di condividere differenti prospettive, idee e conoscenze per competere sul mercato globale.
Dopo l’introduzione di Pierluigi Argoneto, Coordinatore T3 Innovation, è intervenuto Gabriele Caragnano, PwC EMEA Management Consulting Operations Leader con un intervento sulle evoluzioni del settore automotive al livello globale:
“Quando si parla di Industria 4.0 nel settore Automotive, ci si riferisce alla gestione di centinaia di migliaia di dati al secondo, ciò implica delle notevoli differenze di tipo tecnologico. Le soluzioni di innovazione manifatturiera devono necessariamente integrarsi nel sistema produttivo, negli ultimi quattro anni abbiamo circoscritto gli ambiti di sviluppo dell’Industria 4.0 in tre aree: digitalizzazione di prodotto e impatto sul modello di business, integrazione verticale all’interno dello stabilimento e integrazione orizzontale nella supply chain. Un ulteriore aspetto rilevante è l’Open innovation: la creazione di un ecosistema con tutti gli attori che possono contribuire alla creazione di un sistema ben strutturato e dotato della tecnologia adeguata per evidenziare i punti di sviluppo e interesse”.
Roberto Fedeli, Global Innovation FCA e CRF ha sottolineato l’importanza di investire nella cultura e di dialogare con le Università, con gli organi di ricerca e le startup, per avviare un progresso duraturo che porti a lungo termine alla crescita esponenziale della competitività aziendale:
“La competitività di una moderna multinazionale dipende da tre fattori: occorre essere abbastanza specializzati da poter operare a livello internazionale; bisogna far intercorrere pochissimo tempo tra l’idea e la sua realizzazione per lanciarla sul mercato prima degli altri; infine bisogna investire sullo sviluppo delle competenze specialistiche: abbiamo bisogno di formare dei professionisti sempre più competenti che possano avere una visione a 360°, solo in questo modo è possibile fare innovazione. A tale scopo FCA sta avviando delle iniziative con le Università, tra cui la creazione di un corso di laurea in “Ingegneria dell’automobile”, per creare dei profili già pronti per il mercato del lavoro”.
Domenico Agnello, PwC Associate Partner – Digital Strategy & Innovation, ha poi parlato dell’evoluzione socio-culturale che ha investito il mondo imprenditoriale, passando dal modello lineare a un modello di contaminazione e integrazione:
“Il ‘900 era caratterizzato da un modello lineare, successivamente con la crescente rivoluzione tecnologica e l’introduzione della comunicazione digitale, abbiamo assistito a una crescente contaminazione, che con la globalizzazione ha dato vita a una società di innovazione aperta. Abbiamo traslato questo approccio negli ultimi 15 mesi nella realtà di T3 Innovation, lanciando la sfida di un modello di innovazione basato sull’Open Innovation in Basilicata, che possa connettere il mondo della ricerca e dell’industria per creare reali opportunità di sviluppo per il territorio”.
In quest’ottica il ruolo di T3 Innovation vuole essere quello di pivot, per facilitare l’interazione tra i maggiori player lucani, che al tempo stesso costituiscono delle best practices, ovvero degli esempi virtuosi per lo sviluppo e l’innovazione delle piccole e medie imprese della regione.
Il secondo panel di discussione è stato incentrato sull’approfondimento degli scenari tecnologici e di innovazione del settore Automotive, partendo dal numero della rivista di T3 Innovation “Knowledge Transfer Review” dedicato all’Automotive e ha visto la partecipazione di Luigino Filice – Universitá della Calabria, Fabrizio Caccavale – Università degli Studi della Basilicata, Rachele Sessa – Fondazione Ergo, e Antonio Braia – Presidente Cluster Lucano dell’Automotive “Fabbrica Intelligente” ETS.
A conclusione dell’evento, Giuseppe Sellitto – Program Manager CRF, ha illustrato le attività del Campus Manufacturing di Melfi, accompagnando i partecipanti a visitare i differenti reparti di specializzazione.
Anche questa tappa del Percorso Innovazione è stata una preziosa occasione di confronto e riflessione congiunta per il tessuto imprenditoriale lucano. I precedenti incontri hanno affrontato il tema delle Industrie Culturali e Creative, con la partecipazione straordinaria dell’architetto Massimiliano Fuksas e quello dell’Energia, con il supporto di istituzioni e organi di ricerca che si occupano di fonti energetiche sostenibili, energia rinnovabile ed efficienza energetica.
Il prossimo incontro del Percorso Innovazione si terrà il 26 giugno a Matera, con un focus sul tema Aerospace, seguirà quello del 3 luglio a Potenza per approfondire gli sviluppi del settore della Bioeconomia.