Presentati al Comune di Matera i primi risultati del progetto “Architettura della vergogna” realizzato nel Rione Serra Venerdì e inserito tra gli eventi per Matera 2019. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il vice-sindaco Giuseppe Tragni, l’amministratore Ater Vito Lupo, il responsabile “Architetture della vergogna”, Fabio Ciaravella e Paolo Mele per la Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Di seguito il progetto per Serra Venerdì di Achtettura della vergogna: “Da Serra Venerdì un modello per la qualità abitativa delle
case popolari d’Italia
“Giardini Venerdì” è un passaggio chiave di un metodo sperimentale, intitolato “Indagine
sui Non Abitanti”, di respiro nazionale, e che a partire da Matera propone di vedere il patrimonio
italiano delle case popolari, ed in particolare quello dei loro spazi pubblici, come una risorsa
preziosa per rilanciare la qualità della vita nelle periferie urbane.
“Giardini Venerdì” è il progetto vincitore del unconcorso internazionale di progettazione “Indagine sui non abitanti” bandito a giugno 2018 dalla Fondazione Matera 2019, l’associazione Architecture of shame, con il coinvolgimento delle Ater di Matera e Venezia, Federcasa e l’Archivio di stato di Matera che ha visto circa 90 professionisti provenienti da 7 Paesi europei riuniti in equipeinterdisciplinari, pensare una strategia per il miglioramento della qualità della vita dei quartieri di
case popolari.
Il gruppo vincitore del concorso, composto da 5 professionisti di nazionalità e disciplina diversa, riuniti informalmente sotto il nome di “Soqquadro” ha dato l’inizio fra febbraio e giugno, con la “scuola del terzo luogo” al progetto.
Il concorso e le attività di ricerca ad esso connesse, sono promosse e sostenute dalle istituzioni di
settore nazionali (Federcasa) e locali (ATER Matera e Venezia) che ne intendono testare la validità
per applicarla altrove; le attività sono co-prodotte dalla Fondazione Matera 2019 come parte della
Capitale Europea della Cultura e condotte dal collettivo Architecture of Shame.
Il metodo che “Giardini Venerdì” sta testando promuove l’idea che un intervento nei quartieri di
case popolari debba esprimere le “qualità sopite” del luogo: qualità relazionali e architettoniche.
Queste fanno parte di un patrimonio collettivo che può essere riportato alla luce come
conclusione di un processo di condivisione, ricerca e strategie d’azione che superano i pregiudizi
sui quartieri marginali e sui loro abitanti mettendoli al centro di un dibattito cittadino.
La scelta del “quartiere Apache” di Matera è significativa in questo senso. Rione tra i più nobili (il
progetto è del padre dell’urbanistica italiana) e più ghettizzato della città, possiede qualità
abitative e sociali che possono essere potenziate per il futuro costruendo valore per gli abitanti e
soluzioni gestionali per l’amministrazione.
Il metodo e la scelta dei vincitori attraverso le idee degli esperti, dei tecnici e degli abitanti.
Seguendo questi indirizzi, per la definizione del bando di concorso sono state condotte ricerche,
dialoghi e confronti che hanno dato forma alle richieste del concorso ed hanno guidato le scelte
della commissione giudicatrice. Le commissioni hanno visto a loro volta coinvolte figure di
riconosciuta competenza nazionale, esperti di settore, dirigenti tecnici del Comune e cittadini del
quartiere.
Il concorso e la scelta dei vincitori sono quindi l’esito di una convergenza di visioni diverse,
ognuna delle quali è parte del sistema di “professionalità”, che si sono confrontate a partire dal
proprio ruolo nelle dinamiche urbane. Questo processo di contrappesi mira ad un equilibrio tra le
aspirazioni delle “anime urbane” edè uno dei caratteri più innovativi del metodo.
Con lo stesso spirito interdisciplinare, sociale, sperimentale degli anni ’50, il metodo fa leva
sull’eredità e la buona riuscita dei progetti materani per riaprire alcune riflessioni nodali sulle case
popolari italiane, sulle periferie e sul bisogno abitativo d’oggi come ad esempio: i metodi e le
professionalità necessarie per un progetto socialmente consapevole; i rapporti ed il dialogo con le
idee delle comunità dei residenti, dei professionisti e dei portatori d’interesse; le relazioni con le
amministrazioni locali e l’utilità dei progetti all’interno di una visione di lungo raggio.
Il ruolo chiave dell’amministrazione per promuovere un metodo di valore nazionale.
A quest’ultimo tema, ovvero al rapporto con le amministrazioni locali, si rivolge una delle fasi più
importanti per la definizione del metodo.
“Giardini Venerdì” è una strategia che interviene sugli spazi pubblici verdi di Serra Venerdì e ne
propone una gestione partecipata che coinvolge abitanti, la Scuola “Nitti”, esperti ed
amministrazioni pubbliche. La strategia proposta è inoltre l’occasione per trovare un sistema di
collaborazione virtuoso nella gestione dello spazio pubblico che usa la ricerca come legante tra gli
istituti delle case popolari e l’amministrazione comunale.
Il concorso, le ricerche preliminari e le relazioni instaurate con gli abitanti devono essere visti
come strumenti utili all’amministrazione per migliorare la qualità della vita nelle zone di periferia.
Affinché il metodo che si sta sperimentano assuma maggiore forza e la valenza di modello per
altri casi in Italia, la collaborazione tra i soggetti coinvolti deve prevedere un impegno di tutte le
parti con lo scopo di costruire gli interventi avviati, rafforzando le linee di progetto dei vincitori,
adempiendo agli obiettivi degli istituti di case popolari e ottimizzando le attività di gestione dello
spazio pubblico a carico dell’amministrazione con processi di “messa a valore” dei luoghi e delle
relazioni che li caratterizzano.
Il sostegno dell’amministrazione di Matera in questo progetto può essere inquadrato come avvio
di un dialogo tra soggetti diversi che dovrà portare a stabilire protocolli d’intesa per la gestione
dello spazio pubblico cittadino finalizzati alla collaborazione di professionisti, amministrazioni e
abitanti. La Città di Matera sostenendo questo progetto potrebbe dimostrare la volontà di
ritornare ad essere da esempio su temi di cui l’architettura materana è stata fondamentale per
l’Italia in passato.
Nell’anno della sua massima visibilità europea Matera, sviluppando questo metodo, ritorna ad
assumere quel ruolo di modello per il progetto delle case popolari che ha vestito durante gli anni
della “Città laboratorio”, rielaborandolo e aggiungendovi strumenti e sensibilità orientate al futuro.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it) e del progetto