Presentata questa mattina negli Ipogei Motta ubicati in via San Bartolomeo 46, nei Sassi di Matera, a pochi metri dalla centralissima via Ridola, la mostra dei vincitori del World Press Photo 2019, il più importante premio internazionale di fotogiornalismo, che ogni anno premia le migliori fotografie che hanno contribuito a raccontare gli eventi e le notizie dell’anno precedente. In mostra 157 foto scattate da 66 fotografi distribuite su 66 pannelli.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato l’amministratore della Motta Società Immobiliare, proprietaria degli ipogei, Michele Motta, la manager e curatrice delle mostre di World Press Photo Foundation, Caroline Lapidaire, il direttore di Fotolux, Enrico Stefanelli, il presidente del Circolo La Scaletta, Francesco Vizziello, la dirigente dell’ufficio sistemi culturali, Patrizia Minardi, Vito Cramarossa per Cime di Bari e il fotografo Francesco Zizola per B10 Photografy. L’esposizione, organizzata da Photolux, Biennale internazionale di fotografia di Lucca, e il Circolo La Scaletta di Matera con 10b Photography (Roma) e l’associazione Cime (Bari), potrà essere visitata dal 15 giugno al 14 luglio 2019 nei suggestivi Ipogei Motta. Gli ipogei sono luoghi ricchi di storia e tradizione interamente scavati nella calcarenite anticamente utilizzati come cantine, con macine e palmenti, del sovrastante Palazzo De Miccolis, oggi di proprietà della famiglia Motta, fanno da sfondo a scatti che raccontano la stretta attualità. Un incontro straordinario tra una città millenaria, che conserva la sua unicità di patrimonio mondiale dell’Umanità e lo spaccato di altre realtà, raccontate senza filtri.
“Con la mostra internazionale dei vincitori del World Press Photo 2019 il Circolo La Scaletta dà il via a una serie d’iniziative culturali di grande rilievo- ha dichiarato il presidente del sodalizio, Francesco Vizziello- che organizzeremo nei prossimi mesi in questi luoghi unici, che la famiglia Motta ha deciso di affidarci per destinarli alla cultura, evitando così di trasformarli in un ennesimo ristorante”. “L’accordo con La Scaletta ci ha permesso di sciogliere ogni riserva sulla destinazione di questi luoghi – ha aggiunto Michele Motta, proprietario degli Ipogei – che, con un atto d’amore, vogliamo consegnare alla città di Matera, attraverso le mani della Scaletta, da sempre sinonimo di qualità”.
“E’ favoloso essere qua- ha commentato Caroline Lapidaire , Exhibitions Manager and Curator, World Press Photo Foundation – viviamo in una società sempre molto occupata e la mostra ci offre degli spunti per fermarci a riflettere su quello che avviene nel mondo, proponendo storie drammatiche, di speranza e di amore che arrivano da tanti paesi diversi”.
La mostra ha il patrocinio di Regione Basilicata, Provincia e Comune di Matera. Al termine della conferenza stampa è partita la visita alla mostra in anteprima con Caroline Lapidaire, Exhibitions Manager and Curator di World Press Photo Foundation.
Vite negate, angoli di mondo dimenticati, sofferenze offuscate dalle belle e rassicuranti immagini che riempiono i social e le pubblicità. Sono queste verità, scomode e ignorate, catturate in luoghi diversi e lontani della nostra terra, immortalati in istanti che inchiodano, assieme agli eventi più importanti che accadono nel mondo, le protagoniste del World Press Photo, il prestigioso premio fotogiornalistico che dal 1955 premia le migliori fotografie che raccontano le notizie dell’anno precedente.
Dopo Bari, Milano e Roma, la mostra dei vincitori dell’edizione 2019 del World Press Photo arriva a Matera.
L’evento per la rassegna lucana, in occasione di Matera Capitale della cultura 2019, è organizzato da Photolux, Biennale internazionale di fotografia di Lucca, e dal Circolo La Scaletta di Matera in collaborazione con 10b Photography e CIME.
Il concorso, alla sua 62^ edizione, ha visto quest’anno la partecipazione di 4.783 fotografi da 129 Paesi diversi che hanno presentato un totale di 78.801 immagini. Una giuria indipendente composta da esperti del settore e presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione Esperienze Visive ed Immersive presso National Geographic, ha selezionato 43 candidati provenienti da 25 differenti nazioni: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Ungheria,Iran, Italia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Filippine, Portogallo, Russia, Sud Africa, Spagna,Svezia, Syria, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti, e Venezuela. Tra questi vi sono 14 donne (32%), dato che rappresenta un significativo aumento rispetto al Photo Contest del 2018, che aveva il 12% di candidati donne.
I premi sono suddivisi in otto categorie distinte in “scatti singoli” e “storie”: Attualità (Contemporary Issues), Ambiente (Environment), Notizie Generali (General News), Progetti a Lungo Termine (Long-¬Term Projects), Natura (Nature), Ritratti (Portraits), Sport, Spot News. I vincitori sono stati annunciati ad Amsterdam l’11 aprile 2019.
Tra le 157 fotografie in mostra anche Crying girl on the border del fotografo americano John Moore, che è stata l’immagine vincitrice del World Press Photo of the Year 2019 (Foto dell’anno 2018). Lo scatto, premiato nella categoria Spot News, immortala una bambina honduregna di due anni che piange mentre sua madre viene perquisita da un’agente alla frontiera tra Messico e Stati Uniti.
Novità di quest’anno, la World Press Photo Story of the Year che premia il fotografo che ha saputo produrre la migliore storia fotogiornalistica dell’anno, scegliendo di raccontare un evento o una tematica di grande importanza giornalistica attraverso la migliore sequenza fotografica. Il Vincitore di questo primo nuovo riconoscimento è stato il fotografo Pieter Ten Hoopen con “The Migrant Caravan”, premiato nella categoria Spot News Stories con un lavoro sulla carovana dei migranti diretta dal Centro America negli Stati Uniti.
Tra i fotografi italiani, tre i premiati: Lorenzo Tugnoli con Yemen Crisis primo posto nella categoria General News, Stories, (tra i finalisti del World Press Photo Story of the Year), Marco Gualazzini con The Lake Chad Crisis, primo posto nella categoria Environment, Stories (tra i 6 finalisti candidati al World Press Photo of the Year, con la foto singola Almajiri Boy e tra i candidati al World Press Photo Story of the Year) e Daniele Volpe con Still Life Volcano, secondo premio nella categoria General News, Singole
Numerose le iniziative collaterali in programma a Matera durante il World Press Photo 2019, presso Palazzo Bronzini, storica sede del Circolo La Scaletta nei Sassi di Matera, in via Sette Dolori 10. Tre workshop con esperti italiani e internazionali: Francesco Zizola, vincitore di 10 World Press Photo (15 e 16 giugno); Andrea Boccalini, con un focus sul ritratto e il ritratto ambientato (6 e 7 luglio) e Gabriele Croppi, con un focus sul paesaggio (13 e 14 luglio). Nei fine settimana anche alcuni talk di approfondimento a ingresso libero: il 15 giugno in programma la presentazione e proiezione dei vincitori del Prix Pictet e un incontro con Francesco Zizola e Fabio Macaluso per discutere di diritto d’autore; il 13 luglio Piergiorgio Branzi ripercorre in conversazione con Enrico Stefanelli la sua lunga carriera e infine il 14 luglio Nicola Tanzini presenta il suo ultimo libro “Tokyo Tsukiji”.
La World Press Photo Foundation è un’istituzione internazionale indipendente senza fini di lucro. Il World Press Photo gode del sostegno di Dutch Postcode Lottery.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 22:00
Biglietti intero: 7 euro, ridotto 6 euro per ruppi a partire da 10 persone paganti, studenti sotto i 25 e over 65.
Tante le iniziative collaterali in programma al Circolo La Scaletta durante il World Press Photo 2019, sabato 15 giugno alle 18 si terrà il talk, a ingresso libero, su fotografia e diritto d’autore, accreditato dall’ Ordine dei giornalisti della Basilicata, con l’avvocato e scrittore Fabio Macaluso e il fotografo Francesco Zizola. Domenica 16 giugno alle 18 è in programma la presentazione e proiezione dei vincitori del Prix Pictet con Giambattista Chiarelli.
La fotogallery della presentazione della mostra dei vincitori del World Press Photo (foto www.SassiLive.it)