“L’Ugl esprime il suo cordoglio alla famiglia di Antonio Grieco, operaio di 52 anni impiegato della ditta Santagata che si occupa di eseguire lavori di manutenzione nello stabilimento Ferrero di Balvano, il quale in un incidente nello stabilimento ha perso la vita stamane mentre era al lavoro”.
Tristezza rivolge a nome di tutta l’o.s. Ugl il segretario provinciale di Potenza, Giuseppe Palumbo per il quale, “siamo fiduciosi e certi che gli accertamenti in corso da parte dei carabinieri faranno subito e piena luce sulle cause del decesso e sul perché il suo cadavere è stato ritrovato all’esterno di uno dei capannoni dello stabilimento Ferrero, i cui impianti oggi sono fermi a causa delle festività patronali in corso a Balvano. Siamo in presenza di un’ennesima tragedia sul posto di lavoro. Nel 2018 sono state 1133 le cosiddette ‘morti bianche’, più 104 rispetto all’anno precedente. Purtroppo, i dati Inail confermano che la strage nel 2019 continua: anche nei primi 5 mesi gli incidenti sul lavoro con esito mortale sono 218. Per questo, dobbiamo promuovere una maggiore cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e una formazione degli operai più adeguata, soprattutto dove il rischio di infortuni è elevato. L’Ugl appunto nella giornata di ieri ha coinvolto i giovani in tour con #Lavorarepervivere volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno e che tale cultura parta già come materia scolastica. L’Ugl – conclude Palumbo – si stringe forte alla famiglia di Antonio Grieco, alla moglie e due figli minori nella speranza di non dover più commentare e rattristirci di queste immani tragedie che vanno scongiurate”.
Incidente mortale alla Ferrero di Balvano, intervento di Rosalba Guglielmi, coordinamento regionale USB Basilicata
È morto ancora una volta un lavoratore, 52 anni, una famiglia e tanti affetti stroncati.
Possiamo ripercorrere tutte le fasi che ,sempre di più, in questi anni si mettono in piedi per l’occasione, la rabbia, lo sdegno il facile compianto e la solidarietà iniziale, la chiamata in causa degli ordini vigilanti. Dobbiamo concludere che ormai siamo carne da macello, che quando usciamo di casa al mattino l’incidente non è più un accidente ma un rischio calcolato e misurato.
Un lavoro ad alto rischio, sia che si fa parte dei nuovi schiavi sui campi, o si continui a salire su ponteggi, che si scarichino casse di merci, che si finisca maciullati dalle macchine o inondati di metalli bollenti, che si vesta una divisa da pompiere o più semplicemente quella da infermiere, che si raggiunga il proprio posto di lavoro su strade che non hanno subito alcuna variazione strutturale.
Soldi che si spendono più per aggirare la legge sulla sicurezza che per farla rispettare.
L’USB Basilicata chiama tutte le categorie della regione ad uno sciopero dimostrativo di due ore per il prossimo 28 giugno, tempo necessario per avviare le procedure di raffreddamento previste per garantire i servizi essenziali nel pubblico impiego. Nel frattempo invita tutti i lavoratori e i propri rappresentanti sindacali ad organizzare assemblee nei posti di lavoro.
Rosalba Guglielmi, coordinamento regionale USB Basilicata