L’artista Mimmo Centonze ha portato in scena nell’Auditorium Gervasio di Matera la quarta replica dello spettacolo “Caravaggio. Un evento con finalità benefiche organizzato in collaborazione con l’associazione MaterArte per raccogliere i fondi necessari per riacquistare i computer recentemente rubati all’Istituto Fermi e alla Scuola Media Nicola Festa di Matera e per restituire in spirito quello che hanno dovuto subire gli studenti.
L’immagine simbolo di questo spettacolo è l’Oratorio di San Lorenzo a Palermo privo della “Natività” di Caravaggio, rubato dalla Mafia nella notte tra il 17 e 18 ottobre del 1969, considerato tuttora “il quadro più ricercato al mondo”, inserito nella lista dei 10 capolavori d’arte più ricercati dalle polizie di tutto il mondo, indagano perfino FBI e Scotalnd Yard.
Centonze ha invitato come ospite speciale sul palcoscenico, nel pieno dello spettacolo, il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, al quale l’artista ha chiesto di leggere un brano su Caravaggio, tratto dalle parole del biografo fiammingo Karel Van Mander. Gli altri interventi sono stati affidati all’attore materano Angelo Roberti.
“Con l’incasso di questo spettacolo – ha ricordato Centonze – non riusciremo a ricomprare tutti i computer, ma possiamo dare l’esempio e ispirare altre persone”.
“Facendo una ricerca su Google – continua Mimmo Centonze – si prende atto del fatto che praticamente non esiste una scuola in Italia in cui non ci siano stati dei furti. Spesso i ladri rubano la prima volta. La scuola – con enormi sacrifici – ricompra tutto e loro svuotano tutto nuovamente. Ma che senso ha ricomprare, dopo un furto, computer e attrezzature per migliaia di euro per poi riportarli nelle scuole, dove saranno di nuovo presi di mira dai ladri? I sistemi di sicurezza non bastano. Sono state rubate opere d’arte di Leonardo, Van Gogh, Munch, dal valore di milioni di euro, anche in musei super sicuri. Secondo me bisognerebbe cambiare sistema. Le scuole dovrebbero acquistare computer portatili e tablet e affidarli alle famiglie degli studenti, che li custodiranno nelle proprie abitazioni. La proprietà delle attrezzature rimarrebbe sempre degli istituti, la custodia invece sarebbe condivisa. Ne parlerò con i dirigenti scolastici”.
“Caravaggio”, ideato da Mimmo Centonze e organizzato e prodotto dall’Associazione MaterArte di Piero Dattoli e Maurizio Schiuma, è il primo di vari spettacoli sull’arte, fuori dagli schemi, che faranno parte del percorso fortemente voluto da Centonze già da diversi anni per avvicinare le persone all’arte di tutti i periodi, compreso quella contemporanea.
Gli spettatori riscopriranno, in maniera avvincente e rigorosa, la vita e le dirompenti opere di Caravaggio raccontate dal punto di vista di un artista, ovvero di colui che la realizza, risultando quindi una narrazione più intima, diretta e soprattutto consapevole di come si arriva a realizzare un’opera d’arte, grazie all’appassionante e personalissima verve tipica di Mimmo Centonze, senza accademismi ma con contenuti di grande interesse e rilievo culturale.
Si assisterà ad uno spettacolo completo e coinvolgente, con le immagini e i particolari delle opere di Caravaggio godibili su un grande schermo luminoso, l’esecuzione di musiche dal vivo con un’orchestra da camera che andranno da Vivaldi fino agli odierni Coldplay, e la recitazione di un attore nei panni dei vari critici d’arte che hanno parlato di Caravaggio, da Giovanni Bellori fino a Roberto Longhi.
Le musiche sono state esegute dall’Ensemble MaterArte e un attore interpreta di volta in volta il ruolo dei vari critici d’arte.
A circa 60 anni dalla riscoperta ad opera dello storico dell’arte Roberto Longhi, dopo un interminabile oblio durato più di 300 anni, Caravaggio è diventato l’artista più importante e attuale, alla stregua di Giotto, anche più di Michelangelo .
Ma a causa della sua condotta turbolenta, delle sue opere oltraggiose, non in linea con gli ideali ed il gusto del suo tempo, lo storico dell’arte del ‘600 Bellori prima e la Chiesa poi, lo condannarono ad una lunga damnatio memoriae.
La conseguenza fu che per tre secoli Caravaggio fu eliminato dalla storia dell’arte.
A circa 60 anni dalla riscoperta ad opera dello storico dell’arte Roberto Longhi, dopo un interminabile oblio durato più di 300 anni, Caravaggio è diventato l’artista più importante e attuale, alla stregua di Giotto, anche più di Michelangelo .
Ma a causa della sua condotta turbolenta, delle sue opere oltraggiose, non in linea con gli ideali ed il gusto del suo tempo, lo storico dell’arte del ‘600 Bellori prima e la Chiesa poi, lo condannarono ad una lunga damnatio memoriae.
La conseguenza fu che per tre secoli Caravaggio fu eliminato dalla storia dell’arte.
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)