“Ai 24 milioni di euro investiti negli anni passati, ci gratifica molto aver ascoltato l’annuncio degli ulteriori 28 milioni di euro di investimento in corso nella nostra regione, sullo stabilimento, e da completarsi entro il 2022, per le celle frigo e l’impianto di confezionamento che chiuderà la filiera in Basilicata, sostenuti solamente parzialmente dalla componente pubblica, attraverso Bandi Pia e Filiere nazionali e regionali.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale di Avanti Basilicata, Luca Braia.
“Un progetto Basilicata ambizioso ma realizzato – prosegue il Consigliere Braia – quello dell’ortofrutta lucana surgelata fresca. Se l’obiettivo del gruppo era quello di fare di Policoro il secondo centro italiano per la produzione di surgelati dopo la casa madre, dai numeri presentati questa mattina dalla cooperativa Arpor, ritengo proprio ci stiano riuscendo.
Sostenere gli investimenti nell’industria agroalimentare fa crescere l’occupazione e contemporaneamente l’agricoltura di Basilicata. Ad aumentare, infatti, soprattutto negli ultimi cinque anni, dal 2014 al 2018, sono per la cooperativa Arpor sia il numero di giornate lavorate (passando da 26.393 del 2014 a 45.106 nel 2018) che il numero dei dipendenti (273 nel 2016, 329 nel 2018, diventati già 422 nel primo semestre 2019), gli ettari (725 ha nel 2014, 977 ha complessivi nel 2019) e i quintali prodotti (da 155 mila del 2014 a oltre 219 mila nel 2018). Dalla Basilicata proviene il 60% dei carciofi, prodotto di punta, che Orogel surgela.
Un compleanno importante per il primo produttore in Italia di surgelati freschi che vede oggi un aumento del 200% del fatturato e del 152% della produzione, sempre con una tendenza di crescita positiva. Ringrazio il management del gruppo per avermi invitato a partecipare all’incontro di presentazione dei dati dei 10 anni della cooperativa Arpor, gruppo Orogel a Policoro.
Uno stabilimento che ho, in questi anni, sempre visitato con piacere e soddisfazione per le opportunità di sviluppo e crescita del comparto, nel territorio più vocato all’ortofrutta della nostra regione. Grazie, va riconosciuto, a una lungimiranza di gestione e azione imprenditoriale messa in campo ad esempio con il nuovo investimento, attraverso il Bando PIA, di altri 22 mila metri cubi di celle e l’investimento a valere sul PSR Basilicata 2014/2020 con il bando per le filiere, per l’impianto di confezionamento con il quale si chiuderà la filiera. Ulteriori investimenti per 28 milioni di euro sono previsti, per chiudere la filiera produttiva e ad abbattere i costi della logistica.
Sono, inoltre, al lavoro, come oggi annunciato, per coinvolgere i produttori dell’Irsinese e del Lavellese, nella fondovalle Bradanica dove l’agricoltura lucana ha ulteriori enormi potenzialità. Una ottima notizia.
Il gruppo Orogel commercializza 141.474 tonnellate di prodotto fresco e surgelato per un fatturato totale di 266 milioni di euro, primo produttore in Italia di vegetali surgelati con 1954 dipendenti e 1558 soci che coltivano con produzione integrata e biologica). In Basilicata, con la cooperativa Arpor, abbiamo da 10 anni lo stabilimento a Policoro che fattura quasi 40 milioni di euro, occupando oltre 422 dipendenti e una superficie agricola dedicata che arriva a circa 1000 ettari con coltivazioni di punta come il carciofo (100% del lavorato Orogel), spinaci, broccoli, melanzane e molte altre. Gli investimenti sono stati finalizzati a migliorare, ampliare ad incrementare la linea dei grigliati (melanzane, zucchine e peperoni), quella della produzione dei carciofi con l’installazione di nuove celle e linee di lavorazione all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.
Dobbiamo, allora – conclude Braia – continuare ad essere orgogliosi di ospitare nel nostro territorio un grande marchio dell’agroalimentare, in Basilicata, grazie al quale tantissime sono le famiglie dell’area a trovare anche lavoro stagionale, oltre agli addetti fissi. L’obiettivo da perseguire, con la politica regionale, rimane quello di favorire e sostenere sempre tutte le azioni atte a migliorare e potenziare l’eccellenza ortofrutticola lucana che deve poter fare un grande balzo in avanti sotto l’aspetto dell’esperienza e della conoscenza, utilizzando le occasioni migliori per le quali, ritengo, l’istituzione regionale deve continuare ad adoperarsi.”