Il Burbaca è la sede che fino al 31 luglio ospiterà le inedite opere dedicate al nudo maschile visto attraverso l’arte del disegno dal vivo riprodotto semplicemente con la tecnica del carboncino. A presentare l’artista è stato il presidente dell’Ordine degli Architetti di Matera, Pantaleo De Finis. “La forza del disegno che è anche l’essenza dell’architettura – ha detto De Finis- viene fuori in ogni opera ed in ogni installazione dell’artista. Chi visita questa forza rimane emozionato e prova quasi una sensazione di silenzio , cioè la forza che l’arte lascia dentro di noi”.
L’introspezione, la libertà e l’identità di ognuno di noi, sono i percorsi tracciati da Patarino, per esaltare il linguaggio visivo del corpo umano che si spoglia di ogni sovrastruttura, mettendosi appunto, a nudo. Magistralmente diretto da Maria Rosaria Ripa, l’artista continua il suo percorso espositivo con la terza mostra in meno di un anno. Una produzione copiosa e un periodo estremamente fertile, che coronano una vita spesa tra ricerca, studio e sperimentazione. L’attuale produzione verte infatti sulla elaborazione di istantanee del corpo umano, specchio dell’anima e veicolo dei più intimi pensieri, delle paure, dei turbamenti e dei sentimenti. Un viaggio che, in questa tappa materana, offre la possibilità di degustare pietanze, vini e aromi, che esaltano tutti i sensi, già fortemente stimolati dalle linee e suggestioni create dalla matita del pittore, per celebrare la bellezza.
nella foto l’artista Patarino (a sinistra) e il Presidente degli architetti, De Finis