in Senato abbiamo approvato il decreto definito “Calabria” che reca misure specifiche in materia sanitaria finalizzate a contrastare la carenza di personale medico, che interviene in materia di formazione sanitaria e di medici di medicina generale, che adotta misure per la carenza di medicinali e per il riparto del Fondo sanitario nazionale.
Azioni, tutte volte a garantire e a promuovere la continuità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza e ad assicurare una maggiore efficienza e funzionalità del Servizio Sanitario Nazionale nonché una migliore erogazione delle prestazioni, rispondendo in maniera sempre più adeguata alle esigenze dell’utenza.
Per colpa di anni di tagli ai fondi pubblici di una miope programmazione ci si ritrova con un numero insufficienti di medici e specialisti, entro il 2025 ovvero tra soli 5 anni 52.000 medici andranno in pensione con il rischio di una situazione di grave carenza di personale e mettendo a repentaglio la qualità delle cure e dei servizi erogati.
ll governo si è impegnato nel tentativo di tamponare questa emergenza con il provvedimento, approvato dal Senato, che prevede novità importanti.
la rimozione del blocco del turn-over, il quale permetterà di far saltare il tappo che in questi anni ha limitato gli ingressi di nuovo personale sanitario.
Viene cancellato il tetto di spesa per il personale che fissava la spesa ai livelli del 2004, permettendo così alle Regioni di assumere personale e di combattere il precariato.
Viene introdotta la possibilità di assumere con contratti a tempo determinato gli specializzandi a partire dal penultimo anno del corso di studi, mettendo a lavoro con due anni di anticipo i quasi-specialisti; una soluzione avrà la capacità di dare una grossa mano, perché permetterà 12 mila arruolamenti solo nel corso di quest’anno, dando l’opportunità di inserire molti giovani medici.
Si ampliano le possibilità, di accesso alle procedure concorsuali, si aumentano le borse di specializzazione, si aprono i concorsi agli specializzandi.
Infine viene prorogato al mese di luglio 2021 l’entrata in vigore del nuovo esame di abilitazione a Medicina, al fine di consentire agli Atenei una migliore organizzazione degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo.
Abbiamo approvato una legge per migliorare un sistema che prima di tutto deve prendersi cura dei malati.