Lunedì 24 giugno 2019 presso l’Assessorato alla Sanità sono state convocata le organizzazioni sindacali in merito alla carenza di personale nelle strutture ranitarie della Regione Basilicata;
La Fials composta dalla Segretaria Regionale, Luciana Bellitti, dal delegato della Confsal, dal Segretario Provinciale Fials di Potenza, Giuseppe Costanzo e dal Segretario Provinciale Fials di Matera, Gianni Sciannarella, riporta alcuni punti portati all’attenzione dell’assessore alla Sanità, Dr Leone, ritenendo questo incontro fortemente positivo.
Si assiste nelle diverse Aziende Sanitarie della Regione Basilicata una mancanza critica ed un vuoto spaventoso di personale sanitario, specie Infermieri, OSS, personale tecnico, della riabilitazione ma anche personale amministrativo.
Si concorda l’istituzione di un tavolo di confronto regionale sia per monitorare il fabbisogno del personale nell’ambito delle diverse Aziende Regionali sia per avviare, a livello regionale, le procedure di Contrattazione previste dal Contratto Nazionale sottoscritto il 21 maggio 2018 e delle diverse problematiche a garanzia di un continuo confronto.
Sottolineando che non si mai aperto un tavolo di Contrattazione dalla Precedente Giunta Regionale pur previsto dal contatto Nazionale.
Codesta Organizzazione sindacale ha ribadito l’importanza dell’immediata applicazione del “Decreto Calabria” per implementare le risorse di personale, ricordando che il citato decreto prevede lo sblocco del tetto di spesa per il personale del SSN che ne fissava la spesa al livello del 2004, l’1,4 %, e che ora invece potrà essere incrementata per un importo pari al 5% dell’aumento del fondo sanitario rispetto all’esercizio precedente.
Inevitabilmente si è parlato della gestione del reclutamento del personale nelle Aziende Sanitarie Lucane, considerando i concorsi stagnanti da anni, come quello del San Carlo riguardante i concorsi per OSS, Infermieri ed Ostetriche, i quali procedono con troppa lentezza, nonostante le risorse disponibili per l’assunzione a tempo Indeterminato trascurando la carenza cronica del personale.
Altre aziende soffrono per una ritardata programmazione di procedure selettive e capita che nonostante vi siano disponibilità di graduatorie le Aziende tra di loro ne impediscono l’utilizzo.
La stessa Regione Basilicata deve predisporre delle linee guide affinché ogni azienda sviluppi, a garanzie delle diverse figure professionali, azioni per porre fine al fenomeno del Demansionamento purtroppo sempre più diffuso nelle Aziende Lucane per carenze di Personale di supporto e con l’impegno di ditte esterne in maniera del tutto improprio.
L’Assessore ha comunicato che metterà in campo delle procedure Concorsuali uniche regionali invitando la Regione a mettere in essere delle intese tra le diverse Aziende, i Delegati Fials hanno condiviso tale proposte atte anche ad economizzare le risorse umane tecniche ed economiche che vengono solitamente messe in atto per avviare le procedure concorsuali, ed invita le Aziende, nel rispetto delle norme vigenti, oltre alle procedure concorsuali a mettere in atto procedure di reclutamento attraverso l’istituto della mobilità.
La Fials ha ribadito la necessità di:
potenziare gli organici delle Aziende Sanitarie, a garanzie della piena erogazione dei livelli di assistenza, anche attraverso la copertura del turn over al 100%;
Aumentare gli investimenti nella Sanità sul territorio, con la presa incarico delle persona a garanzie di una maggiore efficacia del servizio d’emergenza;
Ottimizzare le strutture Ospedaliere con l’obiettivo di migliorare le prestazioni e ridurre l’emigrazione Sanitaria;
Sollecitare il ripristino del Protocollo d’Intesa per la rassegnazione del personale del 118 all’ ASM di Matera;
Attenzionare la Vertenza in atto all’Asm di Matera riguardando le progressioni economiche orizzontali.
Infine i dirigenti Sindacali della Fials hanno posto all’attenzione dell’Assessore il mancato rispetto da parte delle Aziende Sanitarie dell’utilizzo delle prestazioni aggiuntive secondo i protocolli d’intesa sottoscritti nel 2010; Quindi è da rivedere, alla luce delle modifiche legislative, come estendere le prestazioni aggiuntive ad altre figure sanitarie e socio-sanitarie, oltre ad Infermieri e Tecnici di Radiologia.