Rinascimento Fuori Orario è la ricca rassegna di eventi con cui la Terrazza del Museo di Palazzo Lanfranchi dà il benvenuto all’Estate 2019, nel segno della contaminazione di generi culturali diversi con la grande mostra Rinascimento visto da Sud. Matera, l’Italia meridionale e il Mediterraneo tra ‘400 e ‘500 [prorogata fino al 15 settembre].
La manifestazione, ricca di eventi, dal teatro alla musica, dal cinema alla danza, è co-prodotta dal Polo Museale della Basilicata e dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019.
Partendo dal grande successo che sta riscuotendo la grande mostra allestita a Palazzo Lanfranchi e approfondendo gli elementi che hanno caratterizzato le rassegne estive 2017 e 2018, l’edizione di quest’anno vuole offrire alla Città di Matera, ai suoi cittadini e agli “abitanti temporanei” che in questi mesi vivono a Matera, una programmazione diversificata e allo stesso tempo armoniosa, che contribuisca a soddisfare una nuova e più diffusa domanda culturale, un nuovo modo di condividere la vita del Museo di Palazzo Lanfranchi.
Anche per questo il Museo ha deciso di uscire fuori, in terrazza, aprendo nuovamente i suoi meravigliosi spazi come già avvenuto in occasione di molte altre iniziative, tra le quali, le più recenti organizzate per la Festa della Musica e la Notte Bianca dello Yoga.
Quella che viene proposta oggi è un’anteprima della rassegna con i due primi importanti appuntamenti:
Giovedì 27 giugno, ore 21.00: Orientalismi sonori. Omaggio a Edward Said.
Uno spettacolo di suoni, immagini, letture, danza con la collaborazione dell’Associazione Cultura è Libertà, Progetto Jussur. Jussur, nome del gruppo protagonista dello spettacolo, in arabo vuol dire “ponti” a richiamare infatti il legame tra oriente e occidente tramite un viaggio visivo e sonoro attraverso quattro continenti, Africa, America, Asia ed Europa. Le fotografie di Fatima Abbadi saranno lo sfondo delle musiche di Helmi M’hdhabi, ideatore del progetto, eseguite da strumenti musicali di oriente e occidente. L’affascinante suono ancestrale dell’oud sulle figure aeree dei fiati e del suono magico del Kamanché (violino iraniano) insieme alla pulsione ritmica delle percussioni, accompagnano l’elegante movimento corporeo della danzatrice Dalal Suleiman e la profondità della sua voce nella lettura di testi di grandi autori arabi.
Al termine della serata saranno raccolti, a offerta libera, fondi a favore del progetto Gaza. Musica per bambini/e contro la distruzione per sostenere il lavoro del Conservatorio di Musica Edward Said di Gaza e finanziare borse di studio per giovani musicisti.
Venerdì 28 giugno, ore 21.30. Film Blade Runner -The Final Cut- [USA 2007] di Ridley Scott, 118′
Il 2019 immaginato da Philip K. Dick e visto con gli occhi di Ridley Scott nella versione Final Cut voluta dal regista e rimasterizzata in alta definizione, in collaborazione con Cinergia, Associazione di cultura cinematografica. Nella Los Angeles del futuro Deckard è un cacciatore di replicanti o lavori in pelle come li chiama con disprezzo il suo capo. Vorrebbe ritirarsi dal suo lavoro per la Blade Runner, ma gli affidano un ultimo compito. Il simulacro dell’esistenza descritto dalle pagine di Philip K. Dick ritrova vita nelle immagini girate nel capolavoro di Ridley Scott.
Scheda eventi
Orientalismi sonori. Omaggio a Edward Said. [uno spettacolo di suoni, immagini, letture, danza] con la collaborazione dell’Associazione Cultura é Libertà, Progetto Jussur.
Jussur, nome del gruppo protagonista dello spettacolo, in arabo vuol dire “ponti” a richiamare infatti il legame tra Oriente e Occidente tramite un viaggio visivo e sonoro attraverso quattro continenti, Africa, America, Asia ed Europa. Le fotografie di Fatima Abbadi fanno da sfondo delle musiche di Helmi M’hdhabi, ideatore del progetto, eseguite da strumenti musicali di Oriente e Occidente. L’affascinante suono ancestrale dell’oud [liuto persiano] sulle figure aeree dei fiati e del suono magico del kamanché [violino iraniano] insieme alla pulsione ritmica delle percussioni, accompagnano l’elegante movimento corporeo della danzatrice Dalal Suleiman e la profondità della sua voce nella lettura di testi di grandi autori arabi.
Helmi M’hadhbi, tunisino, suonatore di oud, compositore.
Angel Ballester, cubano, sax, clarinetto e flauto.
Pouya Khoshravesh, iraniano, violino iraniano.
Nicolas Derolin, percussionista francese.
Dalal Suleiman, italiana, danzatrice.
Al termine della serata saranno raccolti, a offerta libera, fondi a favore del progetto Gaza. Musica per bambini/e contro la distruzione per sostenere il lavoro del Conservatorio di Musica Edward Said di Gaza e finanziare borse di studioper giovani musicisti.
BLADE RUNNER – The Final Cut[USA 2007] di Ridley Scott, 118′.
Il 2019 immaginato da Philip K. Dick e visto con gli occhi di Ridley Scott nella versione Final Cut voluta dal regista e rimasterizzata in alta definizione.
Nella Los Angeles del futuro Deckard è un cacciatore di replicanti o lavori in pelle come li chiama con disprezzo il suo capo. Vorrebbe ritirarsi dal suo lavoro per la blade runner, ma gli affidano un ultimo compito.
Il simulacro dell’esistenza nella pessimistica penna di Philip K. Dick ritrova vita nelle immagini girate nel capolavoro di Ridley Scott.
Con la collaborazione di Cinergia, Associazione di cultura cinematografica.
Biografia Jussur Project
Helmi Mhadhbi, Helmi M’hadhbi, tunisino, suonatore di oud, compositore e insegnante presso il conservatorio di Parigi 14. Vive tra Trento e Parigi. Si esibisce in Italia ed all’estero. Helmi dedica la sua musica a tutti i bambini in stato di sofferenza e in particolare, i bambini palestinesi esempio di resistenza e di speranza.
Sanjay Kansa Banik, (?) indiano, vive a Roma. Giovane solista di table, allievo dei maestri Sri Goutam Dam e Dulal Natto del Gharana di Benares, ha alle spalle molti festival e premi. Protagonista del film/documentario “A Journey on the Tabla”, di Simone Mariani.
Angel Ballester, cubano, vive a Trento. Musicista e compositore jazz (sax e clarinetto) è anche insegnante di musica. Le sue esperienze professionali vanno da Cuba al Canada, dalla Svizzera a New York, al Brasile.
Umberto Colbacchini, vive a Vicenza. Musicista, musicoterapista, insegnante di musica moderna, diplomato in chitarra jazz al CPM di Milano.
Dalal Suleiman, italiana, di padre palestinese e madre napoletana, vive a Roma. Attrice di cinema e teatro, danzatrice. Protagonista di corti, attrice in fiction televisive, in docufilm, Dalal Suleiman ha anche una notevole esperienza di teatro.
Fatima Abbadi, italo-giordana Palestinese, vive a Padova. Fotografa free lance, dal 2007 fa parte del gruppo Mignon. Scatta le sue fotografie con il metodo tradizionale analogico ed utilizza pellicola bianco e nero. Le foto del suo progetto Orientalismi Paralleli sono lo sfondo dello spettacolo, ad esso ispirato.