L’assessore Labriola sull’impegno di Greenpeace a Scanzano: “In prima linea contro il ritorno al nucleare”
“Stop alla follia nucleare”, “meglio attivi che radioattivi”, “niente scorie a Scanzano Jonico” e “non giochiamo con il futuro dei nostri figli”. Sono questi i messaggi, a firma di Greenpeace, che campeggiano intorno ai pozzi di salgemma che nel 2003 il Governo aveva intenzione di utilizzare per realizzare il sito unico nazionale delle scorie nucleari.
L’assessore all’Ambiente della Provincia di Matera, Francesco Labriola, sostiene l’indirizzo politico di Greenpeace, che ha voluto trasformare simbolicamente i pozzi in parco giochi per i bambini, e denuncia il ritorno al nucleare promosso dalla destra in questi ultimi tempi: “I pozzi di salgemma si trovano in località “Terzo Cavone” di Scanzano Jonico, al centro di un’area che ha pregiate colture agricole, circostanza che fu decisiva per innescare e sostenere la protesta attuata nel 2003. E adesso qualcuno mette a rischio la protesta dei “Mille di Scanzano”, facendo passare per Politica verde il ritorno al nucleare? Le fonti da energia rinnovabile a cui dobbiamo indirizzare le nostre politiche ambientali sono ben altre, il fotovoltaico in prima fila.”
“Moltissime sono le argomentazioni economiche, ambientali e tecnico-scientifiche con cui può venire confutata – ha proseguito Labriola – una scelta irresponsabile e dannosa come il ritorno al nucleare, ma preferisco dedicare spazio al contesto difficile entro cui stiamo sviluppando la battaglia contro le centrali atomiche, per evitare di adagiarci incautamente e semplicemente sulle buone ragioni con cui si condusse la battaglia vincente di vent’anni fa.
Dobbiamo cominciare ad abituarci a un pensiero nuovo e collegare stabilmente l’energia e il diritto ad essa alle basi della vita. Questa è una urgenza politico-sociale attuale, da cui non si può più prescindere. Per molti, per troppi, dire energia oggi corrisponde ancora a richiamare concetti come centralizzazione, militarizzazione, autoritarismo, consumo e spreco, attraversamento distruttivo dei territori, interferenze con i processi vitali. Ma un passaggio coerente alle fonti rinnovabili rompe questo quadro statico: esse infatti possono essere scelte e governate democraticamente nel loro mix più efficace, nella loro destinazione e nella loro integrazione col territorio e con la comunità locale senza produrre sprechi e senza lasciare scorie ineliminabili.”
“Energia e vita, alimentazione, acqua, Ambiente – ha concluso l’assessore Labriola -sono un modo di leggere la società ben diverso da quello che ci impone l’esigenza corroborante dei profitti d’impresa, l’accaparramento competitivo di risorse scarse e non rinnovabili e il crescente autoritarismo che spinge alla militarizzazione della società. Dalle lobbies all’Ambiente: una buona parola d’ordine contro il nucleare per indicare un cambiamento necessario, partecipato e, di conseguenza, percorribile ancora con coscienza.”
In relazione al blitz di Greenpeace che ha chiuso i pozzi candidati a diventare deposito per le scorie nucleari, trasformandoli in un parco giochi, il Sindaco di Scanzano Jonico Salvatore Iacobellis ribadisce con fermezza che l’area del “Campo base” di Terzo Cavone sarà destinata al progetto “Scanzano Città della pace”, progetto finanziato con quattro milioni e mezzo di euro dalla Regione Basilicata che servirà ad accogliere bambini vittime di guerre e altre calamità.
“Proprio quella stessa terra che nel 2003 è stata oggetto della protesta popolare del popolo lucano per contrastare il progetto di realizzare un deposito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari diventerà il simbolo della pace e dell’accoglienza come condiviso con Betty Williams, premio Nobel per la Pace 1976, ideatrice dell’iniziativa insieme al Comune di Scanzano Jonico”. Nella seduta del Consiglio Comunale del 5 dicembre 2008 è stato approvato lo statuto per l’adesione del Comune alla Fondazione “Città della Pace per i bambini Basilicata”. Statuto che proprio nella seduta odierna del consiglio Regionale è stato ufficialmente approvato dal massimo ente territoriale lucano. Il comune di Scanzano è entrato nel progetto “Scanzano Città della Pace” come socio fondatore insieme al Comune di Sant’Arcangelo, alla Regione Basilicata, al World Centers of Compassion for Children International e alla fondazione Eli Lilly per la ricerca medica Onuls.
Greenpeace a Scanzano, Sante Pantano (Popolari uniti): “Giù le mani dal nostro territorio”
“Ferma contrarietà ad ogni voce che vede il territorio di Scanzano Jonico interessato da scelte politiche sul versante nucleare”.
A dichiararlo è Sante Pantano, consigliere provinciale di Matera dei Popolari Uniti, nonché amministratore del Comune di Scanzano Jonico.
“Le istituzioni locali – tra cui la Provincia di Matera guidata dal presidente Carmine Nigro, ed il Comune di Scanzano Jonico, sono contrarie, così come la Regione Basilicata ad ogni forma di sfruttamento indiscriminato del nostro territorio. Noi siamo coerenti con i principi di salvaguardia del nostro territorio, fermi e convinti che le direttrici volano di sviluppo ed antropizzazione siano l’agricoltura ed il turismo. A nostro avviso una scelta scellerata di rimettere in discussione l’ubicazione a Scanzano del deposito delle scorie come quella che fu fatta nel 2003, sancirebbe la morte dell’intera costa jonica che subirebbe dei danni enormi non solo ambientali, ma anche economici”.
PIENO SOSTEGNO A RIBADIRE LA FERMA OPPOSOZIONE DELLA BASILICATA A RICEVERE LE SCORIE E ALLA FOLLE POLITICA DI RITORNO AL NUCLEARE. L’ARROGANZA DI ALCUNI ESPONENTI DI GOVERNO E’ PALESE NEL VOLER CALPESTARE IL REFERENDUM DELL’86 E L’IRRESPONSABILITA’ NEL CONTINUARE A NASCONDERE I MILLE SVANTAGGI DI QUESTA FORMA DI ENERGIA AGLI ITALIANI. ANZICHE PUNTARE SULLE ENERGIE PULITE E RINNOVABILE VA CONTINUAMENTE A RIESUMARE LE FALLIMENTARI ENERGIE DEL PASSATO
nn vuoi le scorie in basilicata?davvero? e vai a rotondella!li stanno ancora le scorie.vedi la falsità dei lucani,vinta la guerra di scanzano e deposte le “armi”.e le barre nucleari che gia abbiamo nel territorio?a quelle nn s pensa vero?o sono speciali ke fanno bene alla salute?comunque dal referendum sono passati anke 23 anni.siccome molti ora sono a favore del nucleare forse è meglio rifarlo,le cose sono cambiate anke xk prima ha influenzato molto la disgrazia di chernobyl.iniziamo dal basso,dalla citta, a proporre qualcosa d pulito ke c renda autosufficienti energeticamente.in nevada hanno fatto un impianto geotermico che rende autosufficienti 40mila persone.noi siamo 60mila e consumiamo meno del nevada…
MI RIFERISCO ANCHE A QUELLE DELLA TRISAIADI ROTONDELLA MISTER SAPUTELLO…L’IPOCRISIA E LA CONTRADDITTORIETA DELLA MAGGIOR PARTE DEI LUCANI VIENE PUNTUALMENTE FUORI, QUANDO SI OPPONGONO SOLO AD ALCUNE SCELTE E NON ALTRE CHE DA UN DECENNIO MINACCIANO IL TERRITORIO COME LE ESTRAZIONI PETROLIFERE DELLA VAL D’AGRI… MENO MALE CHE L WWF HA LANCIATO UNA RACCOLTA DI FIRME A HOC PER DIRE NO AD ULTERIORI TRIVVELLAZIONI…FIRMALE ANCHE TU