“Ti assicuro: io non rischio – Consigli utili su come difendere, da eventi catastrofali, la propria casa e la famiglia”. E’ il tema dell’incontro promosso nel pomeriggio a Matera nella sala convegni dell’Hotel San Domenico dal Movimento Difesa del Cittadino nell’ambito dell’informazione e della prevenzione attraverso lo strumento assicurativo dei danni causati dalle calamità naturali. L’evento conclude il progetto “Ti assicuro: Io non rischio!”
All’evento hanno partecipato Carmine Cicala, Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata; Nico Trombetta, assessore comunale ai lavori pubblici; Pasquale Di Gioacchino, esperto nel recupero del Patrimonio Architettonico; Francesco Luongo, Presidente Nazionale Movimento Difesa del Cittadino. I lavori saranno coordinati da Luigi D’Amico e Nicola Lista, rispettivamente Presidente e Coordinatore MDC Basilicata.
“Ti assicuro: io non rischio” fa parte del programma organico “Più informati, più protetti” promosso dal Forum ANIA-Consumatori con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i consumatori su temi di grande interesse. In particolare, l’iniziativa di MDC vuole informare il consumatore sul ruolo dello Stato in caso di perdita e /o danneggiamento di beni immobili in seguito a calamità naturali e per diffondere la cultura assicurativa, al fine di svolgere un’azione di prevenzione e di tutela della salute e del patrimonio del consumatore.Nel cuore del progetto, oltre l’informazione e la diffusione della cultura della prevenzione assicurativa, anche il coordinamento di studi sullo stato attuale delle assicurazioni catastrofali in Italia e della percezione delle famiglie sul tema. I dati e le considerazioni raccolti nei mesi del progetto sono oggetto della relazione “Ti assicuro: io non rischio – Studio in tema di assicurazioni catastrofali e loro percezione da parte dei consumatori” di Roberta Mongillo, Professore aggregato di Diritto Commerciale Università degli Studi del Sannio. MDC si è rivolto ai consumatori per ampliare la loro consapevolezza in materia di assicurazioni catastrofali, dato l’aumento importante della percezione del rischio avvenuto in seguito ai terremoti che hanno colpito il Centro Italia dal 2009, fino agli ultimi episodi del 2016. A tale percezione, tuttavia, non corrisponde una stipula di adeguate polizze assicurative, che sono aumentate negli anni (stando ai dati riportati dall’ANIA), ma ancora in numero insufficiente. Questa discrepanza porta a un clima generale di insoddisfazione e di sfiducia nei confronti dello Stato,oltre che ad una confusione importante sui propri diritti in caso di danneggiamenti riportati sulle abitazioni private in seguito a una catastrofe naturale.Si stima, infatti, che in Italia il 35% delle abitazioni siano state costruite in zone 1 e 2 a alta pericolosità sismica e che la percentuale salga addirittura a 55% se considerato il rischio di alluvioni.Parliamo dunque del 78% di abitazioni esposte a potenziale pericolo, a fronte di una copertura assicurativa dedicata stimata solo al 2,5% delle abitazioni private. Le reazioni ai terremoti delcentro Italia che hanno riportato danni per circa 23, 5 miliardi di euro ci insegnano, inoltre, l’errata percezione dei cittadini su quello che sarebbe dovuto essere l’intervento statale in seguito al terremoto. Una copertura assicurativa, oltre a intervenire in maniera più rapida, potrà assolvere al compito in maniera più precisa, con risarcimenti corrispondenti all’esatto valore dell’immobile.
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)