Vladimir Luxuria è stato l’ospite più atteso nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi per il convegno “Famiglie, identità ed orientamento sessuale: il diritto di essere se stessi nel paradigma della tutela dei diritti umani” organizzato dal Coordinamento “Matera Heroes Pride”, che vede come capofila l’Arcigay Basilicata. Si tratta del primo degli appuntamenti programmati per promuovere il primo storico Pride materano del 20 luglio.
Al tavolo con l’attivista e scrittrice Vladimir Luxuria anche Morena Lapolla, presidente Arcigay Basilicata “Marco Bisceglia”, la consigliera comunale Rossella Rubino, la consigliera regionale di Parità effettiva della Regione Basilicata, Ivana Pipponzi e l’avvocato penalista Roberto Cataldo.
Sono intervenuti l’assessore comunale alla cultura, Marilena Antonicelli, la presidente della Commissione pari opportunità della Regione Basilicata, Angela Blasi, il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Nicola Rocco, il segretario CPO dell’ordine degli Avvocati di Potenza, Giuliano Arabia, la presidente di TelefonO Donna, Cinzia Marroccoli, la consigliera dell’Ordine degli Psicologi della Basilicata, Mariantonietta Amoroso, la presidente dell’Osservatorio ONDP, Veronica Casalnuovo, la presidente AIGA Matera, Alessandra Sarlo, la responsabile del settore diritti umani di Matera Heroes Pride, Gina Somma, la dirigente responsabile COnsultorio Asl Salerno, Martina Castellana, la presidente di Risvolta Vanessa Viziello, la presidente di Agedo Matera, Antonella Sigillino, l’esperta di comunicazione e processi formativi, Simona Bonito, lo psicologo e psicoterapeuta Pietro Caforio, la psicologa e psicoterapeuta del Consultorio Asl Salerno, Maria Santolia e la psicologa del consultorio Asl Salerno, Annaluce Caputo.
Durante l’incontro si è discusso di tutela dei diritti civili, del singolo come delle “nuove” famiglie e di come si può contrastare l’omotransfobia, sia dal punto di vista giuridico, psicologico, oltre che della comunicazione.
“Siamo davvero felici che tanto lavoro stia dando frutti rigogliosi – commenta Morena Rapolla, Presidente dell’ Arcigay Basilicata – e che anche a Matera siamo riusciti ad organizzare un momento formativo ed informativo così ricco come quello di venerdì a Palazzo Lanfranchi. Abbiamo coinvolto non solo professionisti ed operatori del settore ma anche i cittadini affinchè possano avvicinarsi a queste tematiche in maniera serena e senza pregiudizi e barriere, in nome di valori come l’inclusione e la piena parità, perchè è nella diversità che possiamo costruire noi stessi e la nostra personale ricchezza ed unicità, mettendo al bando paure irrazionali che generano odio sociale che mette a rischio anche le persone che amiamo”.
L’ evento ha ottenuto i patrocini del Comune e della Provincia di Matera, della Fondazione Matera 2019, dell’Ufficio della Consigliera regionale di parità, della Commissione regionale di parità, a testimonianza dell’alto valore scientifico e culturale dell’iniziativa. L’evento è accreditato anche all’ Ordine degli Avvocati di Matera ed ha ricevuto il patrocinio dell’ Ordine degli psicologi della Basilicata.
Vladimir Luxuria dopo aver ammirato “Lucania 1961”, l’opera pittorica di Carlo Levi esposta a Palazzo Lanfranchi ha concesso un’intervista ai giornalisti.
La famiglia oggi che problemi vive? “Il problema principale è quello economico, il lavoro. Questi sono i nemici di chi vuol formare una famiglia. Tant’è che i nostri nemici storici che continuavano a dire che fatta una legge sulle unioni civili avrebbe significato distruggere la famiglia tradizionale oggi nessuno più oserebbe rimetterla in discussione o proporre un referendum abrogativo perchè si sono resi conto che questa legge non ha tolto niente a nessuno ma ha semplicemente allargato la possibilità di formare famiglia anche a persone dello stesso sesso che hanno questo bellissimo dono di incontrarsi, di amarsi e di cercare di convivere il più a lungo possibile un progetto comune”.
Quale messaggio vuole lanciare il Matera Heroes Pride, cosa chiederete in questa occasione? “Io amo i Sassi di Matera ma non mi piaccioni i cuori di pietra, quindi il mio appello è che ci sia una partecipazione di tantissima gente a questo Pride, perchè è la dimostrazione che la Basilicata è una terra inclusiva, una terra che non deve essere considerata quella in cui la gente vuole andare via ma quella in cui la gente può venirci, anche per partecipare ad un Pride. Non è obbligatorio essere gay, lesbica o trans per partecipare a un Pride ma magari basta essere dotati di spirito di democrazia, uguaglianza e fiducia per poter condividere questa nostra fame e sete di diritti, di rispetto e di convivenza”.
Con il cambio di governo, a trazione leghista, si sono alzati i toni sui vostri temi? “Sentire dire parole come “le famiglie arcobaleno non esistono”, come se fossero un Mark Caltagirone qualsiasi, sentir parlare di questa teoria del gender che si sono inventati per contrastare il fatto che si deve parlare di omofobia e bullismo nelle scuole, questo linguaggio un po’ volgare di chi addirittura sponsorizza e aderisce a processioni di riparazione fatte non da cattolici ma da fondamentalisti, perchè ai Pride partecipano tanti cattolici mentre chi fa le processioni riparatrici dei Pride sono dei fondamentalisti. Io farei processioni riparatrici per tutte le vittime di abusi sessuali e di pedofilia, non per una manifestazione democratica pacifica al cui passaggio non è mai stata rotta nessuna vetrina”.
Cosa serve ancora? “La democrazia non ce l’hai mai in tasca per sempre, devi stare sempre all’erta e sebbene non abbiamo avuto in Italia quello che hanno avuto altri Paesi, penso per esempio ad una legge sull’omofobia, quello che abbiamo adesso non ce lo dobbiamo far portare via e nessuno deve permettersi anche di pensare di sottrarci il nostro bene più prezioso che si chiama dignità, che non dipende dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere ma dipende dalla tua onestà, dall’aver aiutato qualcuno in caso di aiuto, da non essere sordo ai bisogni altrui, questo ti rende una persona degna, non essere gay o etero”.
Michele Capolupo
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)