Il segretario generale regionale della Cisl Fp, Giuseppe Bollettino. in una nota contesta la decisione del sindaco Raffaello De Ruggieri in merito al trasferimento dell’archivio di Stato nell’immobile già sede Unibas di via Lazazzera a Matera perchè lo stesso era stato destinato ad ospitare il Comando di Polizia Locale di Matera. Di seguito la nota integrale.
E’ proprio il caso di ricorrere a questo vecchio adagio di antica saggezza popolare:
la mano destra non sa’ quello che fa la mano sinistra.
Le dichiarazioni del Sindaco Raffaello De Ruggieri di voler destinare la ex sede dell’università di Via Lazazzera a sede di archivi per consentire il trasferimento dell’Archivio di Stato dalla sede di via Stigliani e con essi anche i documenti dell’Archivio del Comune di Matera e della Provincia di Matera ma anche l’Archivio del Consorzio di Bonifica e l’Ente di Riforma lasciano sgomenti e, soprattutto, danno la sensazione che al sesto piano del palazzo di Città si navighi a vista.
Difatti è con precedente delibera di questa Giunta Comunale, la n. 483 del 14 dicembre 2018, che è stato deliberato “di individuare, quale nuova sede del Comando Polizia Locale, i locali di proprietà comunale siti alla Via Lazazzera intersezione Via Dante di proprietà di questa Amministrazione e già detenuto precedentemente dall’Università di Basilicata”.
Ma c’è di più. Il comandante (ormai ex) Colonnello Michele Maiullari in esecuzione di quella delibera aveva già proceduto ad effettuare alcuni lavori per adeguare la sede alle esigenze del Corpo di Polizia Locale.
Il trasferimento del Comando era già programmato, non si era ancora proceduto per solo causa alcuni impedimenti non legati alla volontà del Comandante, che lo hanno tenuto lontano da Matera.
Sarà senz’altro lodevole l’intento del Sindaco di Matera di consentire la creazione di un luogo della memoria ove archiviare la documentazione di interesse della Città, quello che non si comprende e che il personale tutto del corpo di Polizia Locale non comprende è il perché intende ancora una volta non tenere in debita considerazione la salute e l’incolumità del personale del Corpo di Polizia Locale, tenuto sacrificato nelle quattro stanze del piano terra del Palazzo di Città, il tutto in difformità alle norme di sicurezza sul lavoro, esponendoli anche a possibili atti inconsulti da parte di certa utenza.
Chiediamo al Sindaco di smentire quanto dichiarato e di riprendere sollecitamente l’inter momentaneamente interrotto della collocazione del Comando di Polizia Locale in una sede che sia sicura e dia dignità anche alla città tutta.
La sede degli archivi potrà essere trovata sicuramente in altri ambienti altrettanto validi.
Non si può fare sempre cassa sulla pelle dei lavoratori.