Il presidente dell’API Nunzio Olivieri ha inviato una nota ai ministri dello Sviluppo economico Scaiola e dell’Economia Tremonti per denunciare i danni provocati dall’enorme ritardo nell’erogazione del saldo dei contributi della legge 488/92, bloccati dalla Finanziaria 2008.
Il perdurare del ritardo, infatti, sta creando serie difficoltà alle imprese beneficiarie che da almeno 4 anni attendono la seconda e ultima quota del contributo.
Questa situazione, in provincia di Matera, ha assunto una connotazione particolare soprattutto per il 19° Bando settore TURISMO, risalente al 2005, con aziende con progetti già finanziati e realizzati che hanno da tempo richiesto l’erogazione dei contributi e non sanno quando riceveranno il saldo, non essendoci una tempistica di riscossione prevedibile.
Inoltre, per quelle imprese che sono riuscite a farsi anticipare dal sistema creditizio l’ultima rata di contributo, ciò si riflette in un aggravio di costi per i maggiori interessi passivi dovuti in virtù dei tempi più lunghi. Senza contare le richieste di rientro di fido da parte delle banche medesime.
Per questo motivo Olivieri ha chiesto ai ministri competenti – inviando la nota per conoscenza anche al presidente della Regione De Filippo – che venga rivista la norma che blocca i fondi, rispettando i progetti già in avanzata fase di realizzazione o già conclusi, al fine di evitare i danni da esposizioni bancarie e, soprattutto, per non vanificare gli investimenti in un settore, quale quello turistico, su cui la provincia di Matera punta molto per il suo sviluppo socio-economico.
La perdurante crisi economica e la lunga assenza di strumenti agevolativi (bandi 488, bandi Por, ecc.), hanno creato un “effetto attesa” che, almeno nel settore turismo, sembrava avere trovato sfogo nella legge 488. Tuttavia, per coloro che avevano scelto di investire come strategia per uscire dalla crisi, la 488 adesso rischia di tramutarsi in un pericoloso boomerang.