Per il terzo anno consecutivo l’Associazione “Rionero in Arte”, presieduta da Mariangela Sperduto, torna sul palcoscenico del Centro Sociale, “Pasquale Sacco”, di Rionero in Vulture (a proposito, sarebbe ora che una realtà importante come quella della città vulturina abbia degli spazi adeguati e dedicati a chi ha intenzione di promuovere la cultura e lo spettacolo) con un saggio per mostrare il lavoro e le capacità acquisite da allieve e allievi nel corso dell’anno appena trascorso.
Sotto la direzione dei maestri Roberta Zamuner e Giulio Pesacane, oltre che della maestra collaboratrice Caterina Ventrone, i bambini della pre-danza, del primo, del secondo e del corso avanzato, hanno dato sfoggio delle loro abilità in un vero e proprio spettacolo diviso in tre parti. Nella prima, una entusiasmante suite tratta dal celeberrimo Musical Cats (del 1981) – con le coreografie a cura di Roberta Zamuner – in cui tutti gli allievi del primo e del corso avanzato hanno mostrato i loro “talenti” in relazione alla danza moderna con un risultato assai pregevole e coinvolgente. Quindi, il Concerto barocco, con coreografia aggiuntiva di Giulio Pesacane e Caterina Ventrone, nel quale gli allievi di tutti i corsi si sono espressi nella tecnica classica sulle musiche di Bach e Vivaldi. La terza parte è stata quella relativa al balletto coreografico, con il coinvolgimento dei bambini del primo e del secondo corso in “Zucchino”, liberamente ispirato a “Le avventure di Cipollino” di Gianni Rodari che ha visto ancora la coreografia della maestra Roberta Zamuner. Bello, divertente e coinvolgente anche questo pezzo del saggio in cui le coreografie richiamano una città fiabesca ed in cui si muovono persone dal curioso aspetto di vegetali e frutti, assolutamente in sintonia con la giovane età dei discenti.
La bellezza di questa originale modalità di “comunicazione” al pubblico (non solo alle famiglie degli allievi) risiede nella capacità di coinvolgere i propri ragazzi in un momento di esibizione e di confronto con se stessi ma anche con giovani professionisti. Difatti, al saggio hanno preso parte anche danzatori professionisti, ospiti della serata, Giovanni Giordano, Marco Rubino e Francesco Minichino.
In chiusura, nel saluto dedicato al nutrito pubblico presente, tutti gli artisti, giovani e meno giovani, si sono esibiti in un breve pezzo tratto da La Danza di Zorba, con le coreografie di Giulio Pesacane e Roberta Zamuner, che ha dato vita ad un piacevole Sirtaki, la danza popolare di origine greca. La serata è stata presentata dalla giornalista Annamaria Sodano che ha illustrato i vari momenti del saggio e l’impegno profuso dall’associazione.