La FP CGIL di Potenza, alla luce della recente nomina dell’esecutivo del Comune di Potenza, invita il neoeletto sindaco Mario Guarente ad avviare con immediatezza un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali sulle politiche del personale dell’ente.
I lavoratori, che in questi anni hanno contribuito con sacrificio e grande senso di appartenenza alla fuoriuscita dal dissesto finanziario del Comune di Potenza, rappresentano una risorsa da valorizzare: è grazie al loro lavoro quotidiano che, nonostante le gravissime carenze di organico , sono stati assicurati i livelli dei servizi che incidono direttamente sulla vita dei cittadini del nostro capoluogo. Ci riferiamo agli organici di tutti i settori con scarsità di personale a causa dei numerosi pensionamenti; alla mancanza di dirigenti con uffici costretti ad autogestirsi, di corsi di formazione e aggiornamento del personale, il tutto accompagnato dall’assenza di adeguati riconoscimenti economici per via del dissesto.
Dopo anni di sacrificio occorre un nuovo slancio sul versante delle politiche del personale, rispetto alle quali il completamento delle procedure per le progressioni economiche orizzontali, rappresenta sicuramente una priorità da perseguire attestando sul fondo adeguate risorse. In quest’ ottica è necessario garantire un idoneo incremento del fondo da destinare alla produttività ed alle specifiche responsabilità. L’incremento del fondo risorse decentrate è, d’altronde, strumento a supporto degli istituti disciplinati nella contrattazione integrativa di ente il cui percorso, già avviato con la precedente amministrazione, va completato per rendere effettivamente esigibili gli istituti previsti. Allo stesso tempo bisogna dare seguito alla liquidazione della produttività per l’anno 2018, ad oggi ferma al palo.
La gravissima carenza di personale va affrontata, oltre che valorizzando il personale in servizio, dando avvio ad un piano assunzionale straordinario per i profili amministrativi, contabili, tecnici e dell’area vigilanza e completando l’espletamento del concorso per dirigenti a suo tempo bandito.
In generale sono tante le difficoltà e criticità presenti all’interno dell’ Ente e che vanno affrontate attraverso una riorganizzazione che garantisca un miglior utilizzo del personale in servizio; una generalizzata partecipazione dei lavoratori delle unità di direzione alle forme di salario accessorio; una programmazione dei piani di formazione rivolti a tutto il personale e che rispondono non solo alle istanze di riqualificazione del personale ma alle esigenze di modernizzazione della stessa amministrazione . Analoga cura deve essere prestata agli ambienti nei quali i lavoratori operano.
Oltre alla gravissima carenza di organico che ci restituisce un comune in affanno, vi sono unità di direzione che presentano specifiche criticità che andrebbero affrontate con interventi mirati. Non è più sostenibile la situazione in cui versa l’avvocatura del Comune, un ufficio nevralgico per l’Ente considerata la delicatezza delle funzioni consultive e di patrocino che lo rendono trasversale e di supporto a tutte le unità di direzione ed allo stesso ufficio di Gabinetto del sindaco. Una struttura che, seppur dotata delle adeguate professionalità, è tutt’ora priva del dirigente di riferimento, il che rischia di minare profondamente il benessere lavorativo di tutti i dipendenti che vi operano.
Infine, una particolare attenzione chiediamo sulle politiche del personale relative al corpo della Polizia municipale che va assolutamente potenziato vista la sua gravissima carenza di organico. Una carenza aggravata da consolidate prassi in cui il corpo si è trasformato in un viatico per entrare nelle pubbliche amministrazioni per essere poi utilizzato come bacino cui attingere per mobilità interne o verso altre amministrazioni. Servono protocolli operativi sia interni, per le competenze proprie della polizia municipale, che esterni, con le altre forze di polizia, per fronteggiare emergenze che gli operatori spesso si trovano ad affrontare senza aver ricevuto l’adeguata formazione. La formazione permanente è essenziale per tutti i dipendenti ma lo è particolarmente per il corpo della polizia municipale data la specificità delle sue attività che si svolgono prevalentemente sul territorio comunale esponendo le lavoratrici e i lavoratori a rischi crescenti cui non sempre sono corrisposte adeguate tutele.
Serve un’adeguata dotazione di mezzi e strumenti, compresa la massa vestiario: alla giusta formale attribuzione dei gradi di recente riconosciuta dopo anni di attesa, deve corrispondere l’adeguatezza degli strumenti forniti. Riteniamo, infine, che nell’attuale condizione di grave carenza di organico del corpo non sia in alcun modo praticabile l’introduzione di un terzo turno, da alcuni ventilata come la panacea ai problemi di sicurezza della città.
Chiediamo pertanto all’amministrazione comunale di convocare con urgenza un tavolo di confronto per definire un piano di riorganizzazione generale. Punto qualificante per una amministrazione è la qualità dei servizi erogati ai cittadini attraverso il lavoro quotidiano svolto dal personale dipendente. La qualità del servizio è direttamente proporzionale alla qualità del lavoro. E qualità del lavoro significa mettere al centro i diritti dei lavoratori del Comune di Potenza.