Continua incessante l’azione di contrasto al sommerso di lavoro e d’azienda da parte dei militari della Guardia di Finanza del Comando Provincia di Matera, allo scopo di osteggiare quei fenomeni connessi agli illeciti in materia previdenziale e contributiva legati allo sfruttamento di lavoratori dipendenti assunti irregolarmente e all’evasione fiscale.
Nel corso di un’attività ispettiva condotta nei confronti di un’impresa di ristorazione operante sul litorale della costa ionico-metapontina, i Finanzieri della Compagnia di Policoro hanno appurato che tre persone prive di un regolare contratto di lavoro venivano impiegate in specifiche mansioni lavorative. In merito, il datore di lavoro non aveva posto in essere alcun adempimento di ordine previdenziale ed assicurativo e non aveva effettuato la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto d’impiego.
Contestualmente è stato altresì accertato che l’imprenditore ha omesso di presentare le previste dichiarazioni sia ai fini delle Imposte Dirette che dell’IVA.
Pertanto, i finanzieri, a conclusione della complessa attività di verifica, hanno contestato al responsabile dell’impresa le previste sanzioni amministrative (c.d. maxisanzione) commisurate al numero dei lavoratori e al periodo della manodopera prestata in nero e, sotto l’aspetto puramente fiscale, hanno proceduto alla ricostruzione del reale volume d’affari e dei ricavi conseguiti negli anni d’imposta 2017 e 2018 constatando una base imponibile sottratta ad imposizione di oltre 230mila euro.
Il servizio testimonia il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza di Matera sul territorio nell’attività di prevenzione e repressione degli illeciti comportamenti a salvaguardia delle regole del mercato e della legalità economica nonché a tutela dei soggetti più deboli (i dipendenti) per i quali, nel caso in ispecie, la vigente normativa prevede a cura del datore di lavoro l’obbligo di regolarizzazione delle posizioni lavorative e il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali omessi.
Lug 03