“Operai con l’ombrello aperto per ripararsi dalla pioggia. È quanto accade sul bus dell’azienda Nolè, linea Melfi-Nova Siri, ennesimo disservizio di una lunga catena che per tanti utenti rappresenta ‘l’emblema del degrado. Siamo alla frutta: non è possibile far viaggiare dei pullman ridotti in quelle condizioni. È una situazione veramente assurda, che ha dell’incredibile: i lavoratori, i pendolari tutti, hanno il diritto di muoversi all’interno di mezzi idonei, dove non gli piove sulla testa. Per evitare l’acqua che cadeva su alcuni sedili, i passeggeri hanno aperto l’ombrello, mentre altri si sono dovuti tenere alla larga dalle ‘catenelle di pioggia’ battente sui sedili, ammassandosi in ogni angolo. Il tetto del bus presentava diverse perdite di acqua, di conseguenza alcuni passeggeri hanno dovuto aprire gli ombrelli per ripararsi. Una scena imbarazzante e che umilia coloro che ogni giorno sono costretti a lavorare fuori sede pagando regolarmente il prezzo del biglietto o dell’abbonamento dell’autobus. E’ arrivato il momento di dire basta, come Ugl Matera denunciamo instancabilmente che oramai è consuetudine che in Basilicata quanto si consuma nel territorio, non faccia più notizia. Il bus per l’Fca Melfi dell’azienda Nolè parte alle ore 14.00 di ieri dal capolinea della zona industriale di San Nicola con a bordo operai, già con una serie di anomalie estremamente gravi, anomalie che mettono ogni giorno a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori e degli autisti. Un parco macchine obsoleto che andrebbe immediatamente sostituito con nuovi mezzi, prima che accada l’irreperibile; per l’Ugl è grave, non si può sottacere e tantomeno sottovalutare’”.
E’ quanto denuncia il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “la provincia di Matera e la regione Basilicata tutta, deve comprendere che non è possibile far viaggiare dei pullman ridotti in quelle condizioni. È una situazione veramente assurda, che ha dell’incredibile. Sapendo come l’argomento stia a cuore del Presidente della Provincia di Matera, avv. Piero Marrese e dell’assessore Regionale alle Infrastrutture, Arch. Donatella Merra, a loro chiediamo di assecondarci in questa giusta battaglia. È necessario un cambio generazionale degli autobus. La storia di ieri del tettino del pullman ’permeabile’ all’acqua, immortalata anche in foto dai lavoratori mentre erano in viaggio, non è certo un disservizio isolato, ma soltanto l’ultimo di una lunga serie a detta di diversi pendolari. La cronaca, ovviamente non esaustiva su tutti i guasti e le rotture di mezzi dell’ultimo periodo su strade mulattiere materane, è molto nutrita. A evitare il peggio finora, per l’Ugl è stata la grande disponibilità del personale, sempre pronto a mettere una toppa in caso di guasti. Dobbiamo solo essere speranzosi se il tutto andrà bene ricordandoci che il mezzo affronta il viaggio di una sola corsa per ben 400 Km e per tre volte al giorno. Con gomme lisce e lacerate, climatizzatore guasto e condizioni igieniche del mezzo precarie. Ma – tuona forte il segretario Giordano – l’Ugl non si ferma a denunciare: cosa bisogna aspettare che ci scappi il morto, o la tragedia, prima che le Autorità competenti avviino un’immediata verifica dello stato di affidabilità degli autobus che circolano in Basilicata e che sono impiegati nel trasporto pubblico? La Regione Basilicata a trazione Pittella in testa, cosa ha fatto? Nulla, per l’Ugl – prosegue Giordano – si è continuati ad utilizzare autobus che non conoscono un minimo di manutenzione. Quanto accade agli utenti non è di poco conto e, sicuramente, con l’instancabile lavoro che quotidianamente svolgono le Forze di Polizia, si apriranno delle verifiche ispettive su tali incresciosi episodi accertando lo stato di affidabilità dei mezzi impiegati nel trasporto pubblico in Basilicata. Il nostro auspicio – conclude Giordano – è che la Regione Basilicata avvii le dovute urgenti verifiche e che le Autorità di Controllo, alle quali va il ringraziamento dell’Ugl, alla luce di questo ultimo avvenimento, siano molto severi nel far rispettare a tutte le aziende codice e normative riguardanti il trasporto servizio pubblico”.
Prendete Flixbus. L’era di queste mini ditte finanziate dagli enti pubblici è finita…
I tedeschi sono avanti anni luce.