Inaugurata nel pomeriggio nella “Fondazione Sassi” di Matera la mostra di pittura “Donne fiorentine” di Simonetta Fontani.
I corpi nudi, i volti semi nascosti, le donne che dipinge Simonetta Fontani sono le testimoni silenziose di una forte inquietudine esistenziale. Sono anime nude, dove ognuno può riflettersi e scorgere un’emozione sperimentata e provata, le Donne fiorentine della pittrice toscana.
La mostra Donne fiorentine si potrà visitare dal 5 al 14 luglio, tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, l’ingresso è libero.
Organizzata e promossa dalla Fondazione Sassi, la mostra Donne fiorentine si svolge con il patrocinio della Provincia di Matera. Nella sala conferenze della Fondazione Sassi sono esposte 15 opere in tecnica mista: acrilico, matita gessetti olio acquarelli, con supporti che variano dal legno alla tela alla carta alla stoffa che raffigurano donne viventi fiorentine, da qui il titolo della mostra. Sono donne che hanno il vissuto del quotidiano, con le varie problematiche di quello che le circonda, dalla vita della giornata alle varie catastrofi umane e naturali (spesso causate dall’uomo), quindi riflessioni, dolori, malanconie, domande.
«Dipingo donne che conosco, amiche – afferma Simonetta Fontani – donne che non hanno meno di 40 anni, che hanno vissuto, che hanno un vissuto. Tramite loro racconto il quotidiano di ciascuno di noi, fra dolori piccoli e grandi. Sono donne che hanno un quotidiano da portare avanti, segnato poi da tutte le notizie che circolano intorno alla donna e che comunque la segnano, che lasciano dei segni molto negativi. La violenza sugli animali, sulle persone anziane, sulla natura, sono cose che io sento molto in profondità e che mi creano disagio, perchè non possibile che nel 2020 si sentano queste cose”.
Come dipinge le sue opere? “Sono varie le tecniche, dal gessetto alla grafica, all’acquerello, ora ultimamente anche gli affreschi, basta variare e il bello della pittura è proprio questo, non ti annoia mai e hai sempre da fare cose diverse, nuove e da imparare sempre tanto”.
«…Alla bellezza e luminosità dei nudi si contrappongono fondi spesso bui, agitati da elementi di una narrazione che tocca anche i toni delle connessioni inconsce – scrive nel testo criitico Roberta Fiorini – Una pittura che predilige i contrasti forti anche nella tavolozza per accentuare quella che appare quasi una sorta di smarrimento della figura in rapporto al suo spazio scenico e a trasmettere dunque una sottile inquietudine.
I suoi temi ci inducono a riflessioni sul disagio esistenziale anche se i loro protagonisti “indossano” la disinvolta nudità di un corpo giovane esaltando l’armonia e la plasticità delle forme ma, di fatto, piegandone la versatilità ad interpretare nella tensione fisica di prospettive spesso coraggiose quella psicologica di equilibri “spesso” difficili…”.
La fotogallery della mostra “Donne fiorentine” (foto www.SassiLive.it)