Fim, Fiom, Uilm: “TFA di Tito Scalo non si tocca”. Di seguito la nota integrale.
Nell’incontro odierno al Mise TFA annuncia di avere grosse difficoltà a garantire la continuità produttiva del sito di Tito Scalo.
In data odierna presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è tenuta una riunione sindacale tra TFA e le organizzazioni sindacali di Fim Fiom e Uilm nazionale e territoriale, unitamente alle RSU di stabilimento, alla presenza della Regione Basilicata e quella campana; purtroppo registriamo l’assenza del vice capo di gabinetto e dunque del governo.
TFA ha annunciato che il Cda ha approvato il nuovo piano industriale che ripercorre quello già comunicato in precedenza che prevede circa 30 milioni di investimenti sia in hardware che in software, così suddivisi :
2,5 milioni di euro – fabbricati e layout
4,5 milioni di euro- nuove tecnologie e impiantistica
4,1 milioni di euro – incremento capacità produttiva
10 milioni di euro – adeguamento bilancio produttivo tra stabilimento
9 milioni di euro – lean manufacturing
Questi investimenti hanno come obbiettivo aziendale la possibile realizzazione di 10/12 carrozze ferroviarie al mese.
A fronte di detti investimenti TFA ha annunciato, per quanto riguarda lo stabilimento di Tito Scalo, grosse difficoltà a proseguire le attività in assenza di interventi esterni atti a incrementare le attività lavorative.
L’eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali, che consentirebbero di garantire la continuità produttiva e occupazionale ai lavoratori dello stabilimento, è ritenuto da TFA insufficiente.
A seguito della dichiarazioni aziendali la delegazione sindacale ha ribadito la centralità degli attuali stabilimenti italiani e dunque si è resa indisponibile ad entrare nel merito della discussione, vista l’assenza del governo e di un piano industriale complessivo/credibile che garantisca tutti i livelli occupazionali attuali.
Verrà riconvocato il tavolo ministeriale alla presenza del governo e delle regioni interessate.
Le organizzazioni sindacali di Fim Fiom e Uilm della Basilicata ritengono necessario dare continuità al tavolo regionale attraverso una nuova convocazione di tutte le parti in causa al fine di mettere in atto ogni azione / intervento che possa garantire la centralità dello stabilimento lucano e dunque le professionalità che esso esprime.
In tal senso chiediamo l’intervento del neo Assessore Regionale alle attività produttive e del Presidente della Regione Basilicata.