Oggi la Camera ha approvato una mozione di cui sono primo firmatario e ne sono particolarmente orgoglioso perché il Governo si è impegnato ad imprimere un deciso segnale di svolta al settore cerealicolo e in particolare del frumento duro.
È il settore che produce un’eccellenza dell’agroalimentare italiano: la pasta.
È un settore che conosco, purtroppo in forte crisi ma grazie all’approvazione della mozione, il Governo è stato impegnato a porsi al fianco dell’intera filiera cerealicola e, per superare la crisi del settore cerealicolo (in particolare del grano duro), il Governo è stato impegnato ad attuare anche una serie di interventi, tra cui:
– intraprendere con urgenza ogni utile iniziativa volta a rimuovere le criticità che caratterizzano il comparto della cerealicoltura nazionale anche alla luce di dinamiche internazionali di mercato spesso sfavorevoli che, incidendo negativamente sui fattori di debolezza strutturale, peggiorano le condizioni economiche ed occupazionali delle aziende cerealicole;
– attivare gli interventi previsti dal Piano cerealicolo nazionale, nonché mettere a punto una sua revisione alla luce delle mutate condizioni di mercato, dotandolo di adeguate risorse finanziarie;
– sostenere e incentivare lo strumento dei contratti di filiera al fine di tutelare il reddito dei produttori e di promuovere una più equilibrata distribuzione della produzione sul territorio nazionale;
– rafforzare la tutela e la protezione delle produzioni nazionali di grano duro di qualità che costituiscono alcune delle più note eccellenze del made in Italy a livello globale;
– incentivare il ricorso alla contrattazione tra le imprese e la premialità delle produzioni sulla base della qualità ottenuta, anche attraverso l’istituzione di un Tavolo di lavoro composto da rappresentati del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo e delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, al fine di individuare percorsi condivisi volti a favorire tutte quelle soluzioni idonee a migliorare l’equilibrio di mercato e la trasparenza nella rilevazione e formazione di prezzi;
– fronteggiare l’inadeguatezza del sistema produttivo nazionale del grano duro attraverso il sostegno alla ricerca scientifica finalizzata al miglioramento della qualità nella fase della coltivazione, nonché alla realizzazione di impianti idonei a consentire uno stoccaggio corretto e differenziato in funzione della qualità della materia prima;
– valutare la possibilità, in via sperimentale e per un ridotto margine di tempo, vista la situazione emergenziale determinatasi, di assumere iniziative di competenza volte a consentire la continuità operativa delle aziende cerealicole.
Le tematiche dell’agroalimentare sono un tassello fondamentale per la crescita economica del nostro Paese.
Ora però dobbiamo mettere insieme caratteristiche originali e prestazioni superiori (rispetto ai concorrenti), contenendo i costi di produzione e al tempo stesso minimizzando l’impatto del sistema produttivo sulla salute e sull’ambiente. Lo dobbiamo alle migliaia di aziende che fanno del grano e della pasta italiana la punta di diamante del nostro made in Italy.