La UIL FPL, facendosi interprete delle istanze di taluni lavoratori, ha avviato, con l’ausilio dei propri legali, la procedura di conciliazione dinanzi al Prefetto prevista dall’art. 2, comma secondo, della Legge 146/90, ed ha proclamato lo stato di agitazione del personale dell’A.R.P.A.B., atteso che l’Ente designa quali componenti deputati a rappresentare l’Agenzia in seno al Comitato Tecnico Regionale, istituito ai sensi dell’art. 10 del D.lgs. 105/2015, alcuni dipendenti nonostante non appartengano alla categoria dirigenziale e nonostante non siano in possesso di specifica e comprovata esperienza in materia, in grave spregio della normativa specifica della materia, nonché in violazione delle norme che governano il rapporto di lavoro nel pubblico impiego.
La delicatezza dell’incarico conferito ai predetti dipendenti si può ben comprendere dalle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto i precedenti componenti del CTR. I predetti funzionari, nel tentativo di comporre bonariamente la vicenda, con svariate note hanno chiesto all’Agenzia di essere sostituiti, in quanto non dotati di comprovata esperienza e competenza in materia di incidenti rilevanti e grandi rischi industriali né giammai inseriti in percorsi formativi specifica da parte dell’Agenzia.
L’A.R.P.A.B. si è limitata a rappresentare una situazione di asservita eccezionalità e di straordinarietà dovuta al collocamento a riposo del precedente componente e all’astensione obbligatoria dell’altro funzionario, manifestando la disponibilità all’eventuale formazione solamente per casi di eccezionale complessità, e rigettando le dimissioni formulate.
Le suddette nomine rendono del tutto inadeguato ed inefficiente il contributo dell’Agenzia nel perseguimento dei delicati compiti assegnati al Comitato, incentrati sulla tutela dell’ambiente e della salute della collettività, oltre a comportare un aggravio consistente di carichi di lavoro per i predetti lavoratori che oltre alle funzioni ed ai compiti inerenti l’Ufficio di appartenenza devono assumersi responsabilità improprie, non rivestendo la qualifica dirigenziale.
Per tali ragioni la Uil FPL, nell’attivare la procedura di conciliazione anzidetta, chiede che siano annullate le predette nomine e che l’A.R.P.A.B. proceda a nominare soggetti appartenenti alla categoria dirigenziale che, di certo, non mancano dell’ente e che, anzi, vengono essi stessi lesi nella dignità professionale, perché estromessi dalle procedure più importanti e confacenti all’inquadramento professionale.
In considerazione della delicatezza della questione ,si invoca anche l’intervento dell’Assessore all’Ambiente.