Il segretario provinciale della Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) di Matera, Giovanni Sciannarella, è stato ascoltato oggi dalla quarta Commissione del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Massimo Zullino (Lega), per lamentare l’assenza di coinvolgimento del sindacato nelle decisioni relative al personale dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera.
“Da quando si è insediato il direttore generale –ha spiegato Sciannarella- abbiamo riscontrato l’assenza di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Abbiamo portato della documentazione che dimostra la richiesta di incontri e provvedimenti, ma non abbiamo avuto mai nessun riscontro. Di qui la decisione di esporre in questo consesso le nostre ragioni per chiedere un intervento urgente”.
In particolare, il segretario Fials, ha sottolineato “come sono stati trattati i dipendenti della ginecologia dai quali si è appreso, lo scorso 29 giugno, che avevano ricevuto la notizia che dal 10 luglio dovevano prendere servizio in altro reparto. L’ultima nota l’abbiamo mandata anche al Ministro Grillo, all’Assessore regionale alla Sanità ed al Presidente della giunta regionale”.
I rappresentanti della Fials hanno, inoltre, evidenziato che “il personale è stato utilizzato come ‘tappabuchi’ e sullo spostamento da un reparto all’altro non c’è nota formale dell’azienda da dove si possa evincere il motivo di tale decisione”.
Presenti durante l’audizione del segretario Fials, il presidente della quarta Commissione, Massimo Zullino, e i consiglieri Carlo Trerotola (Prospettive lucane), Piergiorgo Quarto (Basilicata Positiva), Vincenzo Mario Acito (Forza Italia), Giovanni Perrino (M5s), Vincenzo Baldassarre (Idea).
IV Ccp, Zullino: a tutela dell’Ente e dei cittadini
In quarta Commissione parere favorevole all’unanimità sulla richiesta di revoca in autotutela della delibera di Giunta n.432 del 4 luglio 2019 riguardante i tetti di spesa per le strutture private accreditate per la specialistica ambulatoriale
L’argomentazione in oggetto concerne la delibera di Giunta regionale che recita “Tetti di spesa per le strutture private accreditate per la specialistica ambulatoriale ex art. 25 Legge n.833/78 – anni 2019 . 2020. Approvazione definitiva a seguito del parere della IV Commissione consiliare permanente”.
“Nella delibera viene richiamato – ha spiegato il presidente della Commissione Zullino – un parere della quarta Commissione che è risultato essere un parere della vecchia Commissione, vale a dire quella della passata legislatura. Il che ha richiamato l’attenzione dell’ufficio di presidenza dell’attuale organismo consiliare. Con il documento si chiedeva all’Assessore di concludere il procedimento relativo alla definizione dei tetti di spesa per le strutture private accreditate aumentato del 20 per cento per l’anno 2020 in relazione alla spesa dell’anno in corso 2019.
Ad avviso della Commissione – ha continuato Zullino- si creerebbe una disparità di trattamento e verrebbe lesa la sana concorrenza che richiede la conoscenza preventiva da parte di tutte le strutture accreditate delle regole fissate a monte”.
“Il secondo punto del parere –sottolinea il Presidente della quarta Commissione- chiedeva di sommare le due voci relative alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e assistenza ospedaliera in linea con il decreto legge 95/2012, ma nella delibera si evince il contrario. Al punto tre –specifica ancora Zullino- si autorizzano le aziende sanitarie a contrattualizzare con le strutture private accreditate eventuali ed ulteriori branche specialistiche ambulatoriali già accreditate ma non ancora contrattualizzate, secondo un generico criterio basato sulla rilevanza di elevati tempi di attesa ed a libera scelta dei rispettivi direttore aziendali e non, invece, utilizzando il criterio più generico di permettere a tutte le strutture accreditate la possibilità di contrattualizzare tutte le branche già accreditate. In più –ha evidenziato Zullino- vi è da discutere la possibilità di eliminazione dei tetti di spesa nella mobilità attiva e rivedere la scelta di inserire in questa delibera la medicina dello sport che non rientra tra le discipline della medicina d’urgenza”.
“Ultimo punto non meno importante – ha rilevato il Presidente- è comprendere esattamente la destinazione reale e concreta dei tetti stanziati per l’assistenza ospedaliera, in particolare, la ex Clinica Luccioni”.
“Per questi motivi –ha sottolineato Zullino- la Commissione ha ritenuto ad unanimità dei presenti (Trerotola, Perrino, Quarto, Acito, Baldassarre) di chiedere tanto all’assessore alle politiche della persona, Rocco Leone, quanto ai componenti della giunta regionale di ritirare in autotutela la delibera per evitare che la Regione venga esposta ad eventuali azioni di terzi”.
IV Commissione, la Sapar chiede modifica a legge ludopatia
Nel corso di una audizione le associazioni di categoria degli imprenditori impegnati nella filiera dei giochi di Stato hanno chiesto che la Regioni modifichi il testo legge in materia
Il presidente dell’Associazione servizi apparecchi per pubbliche attrazioni ricreative (Sapar), Domenico Distante, in rappresentanza anche dell’Assotrattenimento 2007, ha chiesto oggi in quarta Commissione consiliare (Politica sociale), presieduta dal consigliere Zullino (Lega), l’eliminazione, dal testo della legge regionale in materia, delle distanze previste per le attività del settore dai punti sensibili come le scuole.
Sottolineando di essere in prima linea nella lotta alla illegalità ed alla ludopatia, Distante ha spiegato le differenza tra le attività illecite e quelle che rientrano regolarmente nella filiera del gioco di Stato.
“Sono molte le Regioni – ha spiegato – che hanno approvato leggi facendo riferimento alle distanze da garantire per poter praticare queste attività e che hanno fatto un passo indietro, perchè nel corso degli anni, diversi studi hanno dimostrato come, per quanto riguarda il gioco, dove non c’è quello legale cresce quello illegale. A questo si aggiunge la chiusura di attività con la perdita di posti di lavoro mentre crescono le imprese illegali che noi – ha evidenziato – denunciamo. Io, in prima persona, mi sono sempre esposto. Le distanze -ha continuato – non servono allo scopo prefissato che è quello di combattere illegalità e dipendenza”.
Ad intervenire nel corso del dibattito, i consiglieri Perrino, Acito, Vizziello e Trerotola . Il presidente Zullino ha proposto “l’avvio di progetti nelle scuole per combattere la ludopatia”, sottolineando che “occorre capire e stabilire quali siano i presupposti per accontentare il mondo produttivo e tutelare la salute con attenzione all’educazione al gioco”.
Presenti ai lavori della Commissione, oltre al presidente Zullino, il vice presidente Carlo Trerotola (Prospettive lucane), Vincenzo Mario Acito (Forza italia), Vincenzo Baldassarre (Idea), Giovanni Perrino (M5s), Piergiorgo Quarto (Basilicata Positiva), Giovanni Vizziello (Fdi).
In IV Ccp il sindaco di Stigliano: “Garantire servizi all’ospedale”
Audizione del sindaco, Francesco Micucci, sulle problematiche relative all’ospedale di Stigliano
“Dotare il Comune di Stigliano di una elisuperficie che potrebbe essere realizzata in un’area già individuata e garantire l’arrivo entro la fine di luglio delle infermiere di cui l’ospedale di Stigliano ha bisogno”.
Lo ha chiesto il sindaco del Comune del Materano, Francesco Micucci, nel corso di un’audizione nella seduta della quarta Commissione del Consiglio regionale tenutasi oggi con la presidenza del consigliere Zullino (Lega).
Il primo cittadino ha evidenziato le diverse problematiche della sua comunità ed ha auspicato che si concretizzi quanto prima il progetto per la realizzazione di un centro per l’Alzheimer che funzioni 24 ore su 24. Il progetto, ha ricordato il sindaco, era già previsto come centro diurno.
Micucci ha, inoltre, sottolineato di “aver già presentato una proposta di modifica della legge regionale per tutelare i servizi sul territorio”.
La richiesta del Comune di Stigliano riguarda più aspetti dei servizi sanitari offerti e non solo l’hospice. “La radiologia –ha detto il Sindaco – ha problemi di organico e nel nostro ospedale non c’è il laboratorio analisi. Ampliando il discorso, si rende necessario scommettere sulle aree interne che si stanno spopolando. Il nostro Comune perde duecento cittadini all’anno”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Cifarelli, Acito e Perrino.
Rassicurato dal confronto con l’assessore regionale alle Politiche della persona, Rocco Leone, il primo cittadino ha auspicato un intervento mirato a garantire servizi nelle aree interne.
Erano presenti all’audizione, oltre al presidente della Commissione Massimo Zullino, il vice presidente Carlo Trerotola (Prospettive lucane), Vincenzo Mario Acito (Forza italia), Vincenzo Baldassarre (Idea), Giovanni Perrino (M5s), Roberto Cifarelli (Pd) Piergiorgo Quarto (Basilicata Positiva), Marcello Pittella (Avanti Basilicata), Giovanni Vizziello (Fdi), Tommaso Coviello (Lega).
In IV Commissione chiesto il rafforzamento dell’Irccs Crob
Nel corso dell’audizione il dirigente generale dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture, Giovanni Battista Bochicchio, spiegando lo stato dell’arte e le prospettive dell’Istituto ha auspicato maggiori investimenti sulla struttura ospedaliera
“Maggiori investimenti da parte della Regione Basilicata per potenziare, tra l’altro, il settore della ricerca e l’attività chirurgica con l’obiettivo di rendere l’Irccs Crob di Rionero l’hub della rete oncologica lucana”.
A chiederlo oggi, nel corso della quarta Commissione (Politica sociale) del Consiglio regionale della Basilicata, riunitasi con la presidenza del consigliere Zullino (Lega), il direttore generale della struttura sanitaria, Giovanni Battista Bochicchio, ascoltato insieme con Cristiana Mecca e Alessandro Sgambato, rispettivamente direttore amministrativo e direttore scientifico del Crob.
Bochicchio ha illustrato le caratteristiche dell’Irccs che ha “organi di governo diversi dalle altre aziende sanitarie. Ogni biennio è sottoposto a verifica da parte di una commissione ministeriale che si è riunita il 5 luglio 2018 confermando il carattere scientifico del nostro istituto”.
Per vedere riconfermato il riconoscimento di Irccs la struttura ospedaliera di Rionero dovrà essere rafforzata.
“In virtù dei 30 ricercatori che abbiamo a tempo determinato – ha sottolineato Bochicchio – la nostra potenzialità non può andare oltre i punti richiesti. Avremmo bisogno di più ricercatori. Nell’ultima finanziaria è prevista la stabilizzazione dei nostri ricercatori. Oggi dovrebbe essere licenziato il testo dalla Corte dei Conti”.
Tra le raccomandazioni che il Ministero ha fatto alla Regione vi è quella di rendere il “Crob il vero hub della rete dell’oncologia in Basilicata”.
L’Irccs Crob di Rionero rientra, è stato spiegato nel corso dell’audizione, nella rete “Amore” insieme agli Irccs delle Regioni Puglia e Campania, dove i rispettivi presidenti di Giunta hanno, ha evidenziato Bochicchio, hanno fatto ingenti investimenti a sostegno delle reti oncologiche, mentre in Basilicata – ha continuato – utilizziamo i fondi per alcuni lavori della vecchia programmazione ed abbiamo tre macchinari per la radioterapia onsoleti”.
Il dottore Sgambato ha sottolineato come il Crob abbia il compito di “garantire assistenza di qualità ma anche la ricerca clinica di eccellenza e che per questo riconoscimento è sottoposto al raggiungimento di standard altamente qualitativi e dal momento che il Ministero sta aumentando tali standard qualitativi per garantire il riconoscimento è necessario intervenire”.
“Noi abbiamo ricercatori di eccellenza – ha sottolineato Sgambato – ma abbiamo difficoltà a competere perché siamo piccoli. Per crescere ed arrivare pronti al prossimo appuntamento con le verifiche ci sono poco meno di due anni, durante i quali o cresciamo o rischiamo di avere grosse difficoltà. Tra le prime azioni da mettere in campo quella di rafforzare la chirurgia e riconoscere al Crob la centralità per i percorsi diagnostici”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Vizziello, Pittella e Trerotola.
Presenti ai lavori della Commissione, oltre al presidente Zullino, il vice presidente Carlo Trerotola (Prospettive lucane), Vincenzo Mario Acito (Forza italia), Vincenzo Baldassarre (Idea), Giovanni Perrino (M5s), Roberto Cifarelli (Pd) Piergiorgo Quarto (Basilicata Positiva), Marcello Pittella (Avanti Basilicata), Giovanni Vizziello (Fdi).
La IV Commissione ascolta l’Adim su assistenza ai diabetici
L’associazione ha consegnato un dossier con richieste e problematiche sull’assistenza ai diabetici in Basilicata. Il presidente della Commissione Zullino annuncia di voler ascoltare il dirigente dell’Asm sulle questioni portate all’attenzione da Adim
“In Basilicata ci sono 50mila diabetici per i quali la Regione Basilicata spende circa 150 milioni di euro all’anno ma per la cura dei pazienti è necessario garantire loro strutture adeguate”.
Ad evidenziarlo nel corso della seduta odierna della quarta Commissione del Consiglio regionale della Basilicata, Politica sociale, riunitasi con la presidenza del consigliere Zullino (Lega) la presidente dell’Associazione Adim onlus (Associazione diabetici Matera) Giuseppina Stefania Cafaro, audita, questa mattina, insieme con i dottori Roberto Morea (presidente per la regione dell’associazione Medici diabetologi) e Antonio Maioli (dirigente medico di endocronologia all’Ospedale San Carlo di Potenza) sulla condizione assistenziale dei pazienti affetti da diabete in Basilicata dove si registra “uno dei tassi di mortalità più alti di Italia”.
“Il problema principale sono gli organici” è stato spiegato dai rappresentanti dell’associazione Adim da anni impegnata sul territorio al fianco dei diabetici.
“Auspicando che la nuova legislatura abbia tra i suoi punti di forza legalità e trasparenza” la presidente Cafaro ha chiesto che “vengano messe in atto strategie condivise per la patologia diabetica che non si può affrontare come fa l’Asm”.
Cafaro ha spiegato che “nell’atto aziendale 2017 a pag. 64 sulla partecipazione si precisa l’importanza del coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni di volontariato. In realtà sono solo parole perché non siamo mai stati coinvolti”.
L’associazione ha consegnato alla quarta Commissione un dossier a cui è stato allegato un documento contenente “le delibere aziendali da noi contestate” e che, per l’Adim, non sono state utili ai diabetici di Matera dove “di fatto viene cancellata la diabetologia senza alcuna motivazione”.
“Dopo 35 anni un reparto storico viene fatto sparire. Tutto questo a vantaggio dell’ospedale di Tinchi. Viene cancellata la struttura complessa di diabetologia ma rimane la pianta organica. Prima – ha continuato Cafaro – avevamo un reparto a nostra disposizione e si era raggiunto un livello eccezionale evitando il fenomeno della migrazione sanitaria. Nulla a Matera e nulla anche a Potenza dove manca il direttore dell’Unità operativa complessa del San Carlo”.
Tra le proposte dell’Associazione quella di potenziare l’organico nelle strutture ospedaliere per l’assistenza ai diabetici e la ridefinizione di una nuova pianta organica per la struttura complessa a Matera.
Il presidente della Commissione Zullino ha chiesto di acquisire gli atti per valutare se rivolgersi alla Procura della Repubblica.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Trerotola, Vizziello, Cifarelli, Quarto, Pittella.
Il presinete Zullino ha annunciato che nelle prossime settimane sarà messa in calendario l’audizione del direttore generale dell’Asm. Alla presidente dell’associazione Adim, Zullino ha detto che invierà una comunicazione nel merito delle questioni annunciando che assegnerà ad un commissario il compito di mantenere aperto un canale con le associazioni.
Presenti ai lavori della Commissione, oltre al presidente Zullino, il vice presidente Carlo Trerotola (Prospettive lucane), Vincenzo Mario Acito (Forza italia), Vincenzo Baldassarre (Idea), Giovanni Perrino (M5s), Roberto Cifarelli (Pd) Piergiorgo Quarto (Basilicata Positiva), Marcello Pittella (Avanti Basilicata), Giovanni Vizziello (Fdi), Tommaso Coviello (Lega).