Il portavoce cittadino dei Verdi, Mario Montemurro, in una nota inviata alla nostra redazione esprime alcune riflessioni sulle sanzioni emesse dalla Polizia Locale di Matera nei confronti dei “furbetti” del cassonetto. Di seguito la nota integrale.
I recenti annunci di sanzioni elevate a carico di cittadini poco virtuosi colti nell’atto di smaltire rifiuti di diverso genere in modo non corretto, appaiono come una cosa positiva ma, purtroppo, solo apparentemente. Se da una parte, infatti, si apprezza un’azione di tutela dell’ambiente, dall’altra questa attività repressiva fa sorgere degli interrogativi e delle perplessità.
Come mai a Matera non si fa per bene la differenziata? Per colpa dei cittadini poco sensibili? O perché non si riesce a far partire un bando che affronti e risolva in maniera integrata la annosa questione rifiuti?
Sono gli abitanti “poco culturali” i responsabili dei cassonetti strapieni (e mal riempiti) e malconci? O forse l’Amministrazione ha perso l’occasione di far appassionare i propri concittadini, anche premiando i comportamenti corretti, attraverso l’uso di buone pratiche?
La totale mancanza di trasparenza, l’assenza di informazioni e dati sull’affare dei rifiuti, avvicina o allontana dal tema la gente che, a conti fatti, continua a vedere solo rincari nella TARI?
Ci sono finanziamenti persi dalla nostra Comunità per una gestione poco adeguata del settore ambiente? E per quali motivi e responsabilità?
I nostri cugini altamurani praticano con soddisfazione la raccolta differenziata e nel giro di pochissimo tempo, hanno visto sparire dalle vie cittadine i cassonetti dell’immondizia. Ci guardano, sotto questo aspetto, e a ragione, dall’alto verso il basso.
Insomma lo schema sembra essere il solito: abbiamo visto incentivare l’uso della bicicletta PAS ma senza aver provveduto a rendere sicura la circolazione anche con piste ciclabili, abbiamo visto mettere al bando la plastica costringendo all’uso di materiale biodegradabile e compostabile ma non ci si è dotati (da anni ed anni) di un impianto di compostaggio… ora, anche per la raccolta differenziata, si tende a fare iniziative di facciata distogliendo l’attenzione dai veri problemi.
L’impressione è che questa Amministrazione, che esercita l’autorità per pretendere il rispetto delle regole, manchi di autorevolezza, che è quella che i cittadini riconoscono e concedono solo quando si sentono dal proprio Comune assicurati, protetti, difesi, tutelati, e nutrono fiducia che il suo operato sarà in favore di tutti e non solo di qualcuno o, comunque, fine a se stesso.
Solo una Amministrazione in grado di portare i cittadini e le imprese ad essere protagoniste dell’economia circolare, traendone collettivamente risparmio e soddisfazione potrà esercitare, con le sanzioni, ove necessarie, non la propria autorità, ma la propria autorevolezza.