L’associazione culturale Ars Nova Matera ha promosso nel pomeriggio nella sala convegni del Museo Ridola la conferenza-concerto “La Ghironda”.
Dalle cattedrali medievali alla reggia di Versailles, l’evento ha ripercorso la storia millenaria dello strumento preferito dai mendicanti rinascimentali.
L’incontro introdotto dalla musicista Natalia Bonello, presidente dell’Associazione Ars Nova Matera, è stato condotto da Marcello Bono, massimo studioso italiano, esecutore e costruttore di ghironda, autore di quella che ancora oggi rappresenta l’unica opera monografica in italiano sull’antico strumento edita per i tipi dell’editore Forni di Sala Bolognese.
La conferenza concerto ha illustrato la singolare storia di uno strumento musicale “popolare”, tipicamente descritto quale accompagnatore dei mendicanti di strada, che per ironia della sorte e a dispetto delle sue presunte limitazioni, si troverà ad incarnare il simbolo musicale dell’ideale “arcadico” di gran moda nei salotti della nobiltà francese del XVIII secolo, meritandosi la composizione di centinaia di opere degli autori più noti del periodo, alcune delle quali verranno eseguite dal vivo usando gli strumenti originali per le quali erano state scritte.
L’evento si è concluso con un concerto musicale: Marcello Bono ha eseguito alla ghironda musiche di Philibert De Lavigne e Jacque Christoph Naudot insieme all’ensemble Le vaghe Ninfe con Natalia Bonello ai flauti barocchi e Maria Antonietta Cancellaro al cembalo.
L’associazione “Ars Nova Matera” si occupa di cultura, arte e musica, con particolare attenzione alla valorizzazione di repertori della tradizione colta e popolare del territorio. Durante l’incontro è stato ricordato che la ghironda trova una raffigurazione iconografica scultorea all’interno dell’opera presepiale di Altobello Persio custodita nella Cattedrale di Matera.
La fotogallery della conferenza-concerto “La Ghironda”