“Io sono soprattutto italiano ed Europeo considero che la grandezza del mio Paese se non in un’Europa pacifica e ordinata. Più che ogni altra parte d’Europa l’Italia ha bisogno di libertà e di pace, deve cercare nel lavoro e nello scambio la fonte stessa della sua prosperità.Se il nazionalismo negli altri Paesi è un delitto, in Italia è una stupidità. Lavorando sinceramente per la pace e per l’unione dell’Europa so di lavorare per la grandezza del mio Paese.”
Frasi presaghe, pensate quando, piuttosto, era in auge la dis-unione d’Europa. Le scrisse, forse nella stessa Villa di Acquafredda di Maratea, Francesco Saverio Nitti, statista di caratura internazionale di cui ricorre il centenario della presidenza del suo Governo (1919/1920).Oggi più che mai attuali.
La Fondazione Francesco Saverio Nittista realizzando un articolato programma di celebrazioni in vari luoghi significativi dell’itinerario nittiano, da Roma a Milano, da Melfi e altri Comuni della natia Basilicata, a Napoli fino a Parigi. Un programma posto sotto la supervisione di un Comitato per le celebrazioni del Centenario presieduto dal prof. Giuliano Amato, giudice costituzionale, come Nitti due volte presidente del Consiglio, ministro del Tesoro e ministro dell’Interno.
Una tappa di grande pathos sarà la messa in scena, nella suggestiva cornice di Villa Nitti ad Acquafredda di Maratea, il 21 luglio 2019 alle ore 21, di una pièce teatrale pluriautoriale, “Quattro dialoghi di cento anni fa”, volta a rappresentare il dipanarsi della vicenda politica e umana di Francesco Saverio Nitti.
L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Maratea.
Protagonisti dell’evento saranno il pensiero e le direttrici politiche su cui si è mosso lo statista lucano, senza dimenticare i suoi affetti familiari, falcidiati dai lutti e dallo status di esule in Francia, per le persecuzioni fasciste.
A rappresentare la pièce sarà la Compagnia ‘Opera’, con la regia di Gianpiero Francese, che è anche autore di uno dei dialoghi. Nei quattro quadri si assisterà al dialogo di Nitti con Giustino Fortunato, con l’amministratore delegato della Società Elettrica Meridionale Maurizio Capuano, con Gabriele D’Annunzio e Antonia Persico Cavalcanti, sua moglie.
Precederanno lo spettacolo teatrale i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Nitti Stefano Rolando e del Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli. Poi le introduzioni storiche di Nicoletta Marini D’Armenia dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e di Donato Verrastro e Maria Teresa Imbriani dell’Università della Basilicata.
Le celebrazioni del Centenario del Governo Nitti, nell’ambito del Fondo europeo per lo Sviluppo e la Coesione, si svolgono con i patrocini della Camera dei Deputati, della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Basilicata, della Città di Melfi e dell’Università degli Studi della Basilicata e con la collaborazione di Rai Cultura.
Il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli ha dichiarato: “E’ con vivissima soddisfazione che Maratea si appresta a dare il suo contributo alla realizzazione del programma che la Fondazione Nitti – di cui il Comune è Socio fondatore – va svolgendo attorno al centenario del governo Nitti, che non poteva non avere tra i luoghi di riferimento anche Villa Nitti ad Acquafredda di Maratea in cui sia in quegli anni sia poi al ritorno dal lungo esilio il presidente Nitti ebbe la serenità ambientale per scrivere le sue opere più significative”.
Il Presidente della Fondazione Nitti, prof. Stefano Rolando, ha dichiarato:” Il teatro è storia, vita ed emozione. Un linguaggio necessario per creare partecipazione attorno a vicende cruciali per l’Italia e per aiutare a riscoprire una delle figure più interessanti nel processo dell’unità italiana. Con gratitudine al Comune di Maratea che è parte della nostra membership, perché parte della vicenda personale e famigliare di Francesco Saverio Nitti”.