Consigliere regionale Gianni Leggieri (M5s): “Tanti i dubbi sulle nuove nomine all’ospedale San Carlo di Potenza. Di seguito la nota integrale.
La nomina del neo direttore sanitario Rosario Sisto da parte del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, Barresi, desta tante perplessità e lancia segnali tutt’altro che confortanti per quanto riguarda la Sanità lucana, già scossa esattamente un anno fa dalle note vicende di Sanitopoli.
Giova ricordare che il dott. Sisto è iscritto nell’elenco dei soggetti abilitati predisposto dalla regione Campania. Ci si muove dunque lungo una strada che mortifica le professionalità dei lucani. Infatti, anche il Direttore Amministrativo dell’AOR San Carlo di Potenza, Maria Acquaviva è stata nominata alla fine dello scorso giugno, attingendo da un elenco di idonei della regione Calabria.
Lo stesso Massimo Barresi è stato nominato in pieno regime di prorogatio lo scorso 28 dicembre dalla precedente giunta regionale, questo vuol dire che avrebbe dovuto emanare soli atti di ordinaria amministrazione e quelli indifferibili e urgenti. Evidentemente le nomine di Acquaviva e Sisto non rientrano tra queste tipologie di atti.
Tra le numerose prese di posizione sulla vicende delle nomine di Sisto e Acquaviva spicca e sorprende non poco quella del Consigliere Regionale ed ex Assessore Roberto Cifarelli del PD, il quale si dice scandalizzato dalle scelte effettuate dal Barresi. Proprio Cifarelli che è stato protagonista di una delle giunte più disastrose, che hanno portato alle vicende più tristi per la sanità lucana. Già all’indomani della nomina del Dott. Barresi, avevo espresso le mie perplessità su questa operazione chiedendo fermamente che non vi fossero più nomine in regime di prorogatio e con un Presidente di Regione, Pittella, sottoposto al divieto di dimora per la vicenda Sanitopoli.
Dopo gli scandali dei mesi passati, tutte queste vicende minano ancor di più il rapporto di fiducia tra cittadini e sanità lucana.
Il nostro obiettivo è migliorare la qualità della vita in una regione come la Basilicata, il che significa prima di tutto migliorarne la sanità. Per far ciò dobbiamo spezzare il legame tra politica e manager e far sì che i manager ringrazino un concorso e non un politico.