Riportiamo di seguito l’intervento della consigliera comunale di minoranza, Roberta Di Dio, in merito alla revoca della intitolazione della biblioteca alla poetessa Laura Battista.
“A distanza di quasi otto mesi dall’approvazione di una delibera che dava rilievo ad una figura di spicco, acquisita dalla comunità tricaricese a seguito del coniugio con il conte Lizzadri, ci ritroviamo ancora una volta a discutere sui meriti che la poetessa Laura Battista possa o debba avere all’interno del nostro paese. Tutto questo perché la sua figura viene ostinatamente posta a confronto con quella di un’altra imponente figura tricaricese, il politico e poeta Rocco Scotellaro. Le due figure dovrebbero viaggiare su due binari paralleli in quanto ognuno di loro ha contribuito a suo modo a dare lustro alla nostra comunità; eppure queste figure vengono puntualmente messe a confronto tra loro. Questo accade a causa di una divergente interpretazione relativamente ad una delibera che, ad onor del vero, non sarebbesuscettibile di particolari interpretazioni. La delibera in questione è la n. 36 del 23.04.71, con la quale la biblioteca comunale di Tricarico veniva intitolata a Rocco Scotellaro.
A questo punto preme far notare che la deliberazione de quo si riferisce ad una struttura ben determinata, allocata essa in via Vittorio Veneto, n. 2.
La deliberazione approvata dall’amministrazione Melfi, che ha procurato e procura tuttora forte scalpore negli animi di chi si oppone alla nostra linea politica, si riferisce ad diversa struttura, allocata essa presso Largo San Francesco, dove nel 1997 veniva istituita, ex novo, la biblioteca comunale di Tricarico, la quale, come si evince dalla relativa deliberazione, non aveva un nome.
Tutto ciò per sottolineare, ancora una volta, che l’intitolazione alla poetessa Laura Battista non ha leso la memoria e i meriti di nessuno. L’amministrazione Melfi, promotrice ed esecutrice dell’intitolazione della biblioteca comunale di Tricarico alla poetessa Laura Battista, ha agito mossa da un unico intento, quello di creare un nuovo attrattore per Tricarico.
Tricarico ha bisogno di andare oltre, ha bisogno di nuovi attrattori, ha bisogno di non rimanere arroccata sulle sue posizioni in quanto, il tempo ci insegna, che tale ostinazione non giova alla crescita economica di un paese.
L’ho sempre detto, e lo ribadisco in tale sede, valorizzare non significa monopolizzare.
Rocco Scotellaro c’è e ci sarà sempre nella memoria e nei valori che Tricarico porta con sé, ma adesso è arrivato il momento di accendere i riflettori su altro, altrimenti Tricarico avrà anche altro da portare con sé nella sua memoria, vale a dire l’immobilismo.
Come affermato in campagna elettorale, non faremo ostruzionismo su questo, ma sicuramente ci auspichiamo che, da qui a breve, per la biblioteca comunale di Tricarico si possa fare altro; ci auspichiamo che l’interesse per la forma possa tramutarsi in un interesse per la sostanza perché, mentre voi vi divertite a smantellare quanto costruito durante il nostro, seppur breve mandato, la biblioteca, così come il resto del patrimonio storico e culturale tricaricese, muore inesorabilmente e, con loro, la voglia di ciascun cittadino tricaricese a continuare ad essere considerato tale”.