Una festa indimenticabile per un radio grande da 30 anni. E’ la festa per i 30 anni di Radio Deejay, one nation, one station, one love. Nella serata del 31 gennaio 2012 ci sarà anche il direttore di SassiLive.it Michele Capolupo (da sempre appassionato del mondo Deejay e già protagonista il 18 febbraio 2011 negli studi di Radio Deejay per consegnare il pane di Matera ai fratelli Pasquale e Alberto Di Molfetta, per tutti il dj Albertino e il dj Linus), al Mediolanum Forum di Milano per la festa organizzata da Radio Deejay in occasione dei suoi primi 30 anni.
“Abbiamo fatto 30 e li festeggiamo il 31”. Questo l’invito rivolto da Linus agli ascoltatori di Deejay e in due settimane i 12 mila biglietti sono stati già venduti. Un sold out che ha provocato un grande rammarico in migliaia di fans che non hanno fatto in tempo ad acquistare i biglietti e che ora dovranno accontentarsi di seguire la festa in diretta streaming al link di deejay.it cliccando qui dalle ore 21 di lunedì 31 gennaio 2012 oppure di rivedere i momenti più emozionanti in differita sul sito ufficiale della radio www.deeejay.it oppure su Deejay Tv.
Radio Deejay nasce il 1° febbraio 1982 grazie ad una nuova intuizione di Claudio Cecchetto con un claim originale e un format innovativo: “In poche parole tanta musica”. Musica rigorosamente straniera, sopratutto new wave. Gli studi di Radio Deejay sono in via Franchetti numero 3. La frequenza per Milano e zone limitrofe è 99,700, la stessa frequenza dove fino a un minuto prima aveva trasmesso Radio Music, rilevata proprio da Claudio Cecchetto. All’inizio Deejay trasmette solo musica, dopo un paio di mesi “il dj dell’ovale” (nome ispirato al logo della radio) riesce ad intervistare Larry Hagman, l’attore che interpretava J.R., il ricco e cattivo della serie tv “Dallas”.
In pochi mesi Cecchetto comincia a reclutare altre voci: prima Ronnie Hanson, che presenta un programma in lingua inglese “Deejay in english”, poi nell’estate del 1982 ecco un giovanissimo Gerry Scotti. Nel 1984, sulle orme del canale musicale televisivo americano Mtv, nato sei mesi prima, va in onda su Italia1 DeeJay Television, una rassegna di videoclip. Nasce il laboratorio Cecchetto. La leggenda di Re Mida. Con la scusa del talent scout, cova come Geppetto il suo delirio di paternità. Sono tutti suoi figli, Red Ronnie e il suo “Be Bop a Lula”, Gerry Scotti, Amadeus, Nikki, Fabio che lui battezza Volo, Leonardo Pieraccioni, Fiorello, uno spiantato che fa l’animatore in un villaggio Valtur. E poi Jovanotti, Linus e Albertino (già in onda a Radio Music, un’altra creatura di Cecchetto, che aveva rinunciato agli speaker per lanciare il marchio Deejay licenziando tra gli altri anche i fratelli Di Molfetta, approdati nel periodo 82-84 a Radio Milano International) e Fargetta. Deejay cresce, arrivano altri volti noti del panorama radiofonico nazionale e la sede viene trasferita in via Massena. Impossibile raccontare in poche righe trent’anni di Radio Deejay. In sintesi si può dividere la storia della radio in due parti: la gestione di papà-Cecchetto dal 1982 al 1994 e quella dei fratelli Di Molfetta, Linus e Albertino dal 1995 in poi. Dritti sino al trentesimo compleanno da festeggiare insieme con tutti gli ascoltatori. Una festa memorabile per ricordare i personaggi e i programmi che hanno fatto la storia di radio deejay. Impossibile dimenticare le voci che hanno accompagnato le giornate di migliaia di ascoltatori dal 1982 ad oggi: da Cecchetto a Gerry Scotti, da Key Sanvik (la voce del disco o’ clock) a Maurizio Desinan (la voce storica dei primi jingles per radio Deejay), da Mila by Night a Paoletta, da Federica Panicucci ai dj Maurizio Molella, Mario Fargetta e Giorgio Prezioso che formavano con Albertino i quattro moschettieri del Dj Time, da Enrico Silvestrin ad Andrea Pezzi, da Aldo Giovanni e Giacomo al Dj Giuseppe, da Guido Bagatta a Daria Bignardi, da Irene La Medica a Fabio B, tanto per citare solo alcuni dei personaggi più noti. Come non si dimenticano i programmi di successo, da Baldini’s Land a Viva Radio Deejay, da GiornaLinus a Deejay Chiama Italia, dalla Deejay Parade a 50 songs, da Baldini Ama Laurenti a Ciao Belli, dal Deejay Time ad Asganaway, dai programmi della Gialappa’s band a quelli del Trio Medusa, tanto per citare solo alcuni dei format radiofonici che sono diventati più popolari nel corso degli anni.
E dopo aver percorso insieme trent’anni in stile-Deejay il giorno più atteso sta per arrivare. Martedì 31 gennaio dalle ore 21 al Mediolanum Forum di Milano grande festa con i personaggi che attualmente trasmettono su Radio Deejay: Linus, Albertino, Nicola Savino, Fabio Volo, Platinette, il Trio Medusa, Nikki, Vic, Digei Angelo, Roberto Ferrari, La Pina, Diego, Federico, Marisa, Elio e le Storie Tese , Andrea e Michele, Fabio Alisei, Paolo Noise, Wender, Ivan Zazzaroni, Luciana Littizzetto, Laura Antonini, Rudy Zerbie, Willwoosh. Ma anche l’opportunità di rivedere dal vivo nomi che hanno fatto la storia di Radio Deejay come Cecchetto, Jovanotti, Jerry Scotti, Fiorello, Max Pezzali e tanti altri artisti pronti a regalare una serata indimenticabile. L’occasione, come ricorda il direttore Linus, è di quelle importanti, tanto che un altro claim della festa è: “Mi raccomando tutti vestiti bene!” Questo non vuol dire che si dovrà arrivare al Forum per forza in giacca e cravatta. Se non ci credete, guardate qui. Tutti vestiti bene è quindi solo un modo per sottolineare l’eccezionalità di un evento da non perdere. E all’evento sarà presente anche SassiLive.it con il direttore responsabile Michele Capolupo, pronto a documentare le fasi più belle della festa. Un party che sarà diviso in due momenti: la prima parte è dedicata ad uno show con la partecipazione dei personaggi storici che hanno fatto la storia dei primi trent’anni di Radio Deejay. E naturalmente non poteva mancare il suo fondatore, Claudio Cecchetto. In realtà da diciotto anni Cecchetto e Linus non si rivolgevano più la parola. Ma come accade nelle favole a lieto fine alle 11,30 del 26 gennaio 2012 si è compiuto un autentico miracolo, radiofonicamente parlando. E’ avvenuta la pace, o almeno la fine della guerra, tra il fondatore di Radio Deejay e chi ha continuato a guidarla dal 1995 sino ai giorni nostri, tra Claudio Cecchetto e Linus. Quando nel 1994 Cecchetto decise di consegnare le restanti azioni al gruppo L’Espresso-La Repubblica dopo averla portata al vertice delle graduatorie d’ascolto delle emittenti private nazionali prova a contrastare l’ascesa della sua creatura puntando su un’altra emittente nella quale aveva investito, Radio Capital. E così mentre Linus e Albertino sono costretti a reclutare nuove voci per completare il palinsesto, Cecchetto riesce a portarsi via da Radio Deejay personaggi come Fiorello, Amadeus, Fabio Volo e punta sul Trio Medusa e digei Angelo, che dopo qualche anno saranno chiamati da Linus per rafforzare l’ammiraglia-Deejay. E’ evidente che l’ingresso di Deejay in un gruppo multimediale limitava in sostanza il principio che aveva determinato la fortuna di una radio indipendente come quella fondata da Cecchetto. Ma la scelta di trasformare una radio regionale in un network nazionale si è rivelata vincente anche con l’uscita del fondatore Claudio Cecchetto, che non avrebbe certamente scommesso una lira sul suo successore. Naturalmente la storia è andata diversamente. Linus è riuscito a conservare la leadership nel panorama delle radio private nazionali e a superare nei dati di ascolto anche Radio Due.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata alla storia di Radio Deejay e agli incontri del direttore di SassiLive.it Michele Capolupo con i due direttori di Radio Deejay, Linus e Albertino. (foto Radio Deejay e www.sassilive.it)
La storia di Radio Deejay
Radio Deejay viene fondata da Claudio Cecchetto a Milano il 1 febbraio 1982 sulle ceneri di Radio Music 100. Con lui anche Massimo Carpani, Pippo Ingrosso, Kay Rush e Valerio Gallorini (socio ed amministratore). La prima sede è in un appartamento in via Franchetti. Nel 1984 si trasferisce nell’attuale sede in via Massena a Milano. All’iniziò l’emittente si limitava a trasmettere solo alcuni jingles per interrompere la programmazione musicale, ma senza interventi parlati da parte dei deejay.
La programmazione iniziale vide bandita la musica italiana; Cecchetto e soci scelsero di incentrare la radio sulla musica New Wave, privilegiando gruppi inglesi tra i quali i Depeche Mode, gli Spandau Ballet, e successivamente i Duran Duran. Il primo programma parlato fu un’intervista di Claudio Cecchetto a Larry Hagman (il cattivo della serie televisiva Dallas) e i primi Dj in onda furono Ronnie Hanson (in inglese) e Gerry Scotti.
Viene conosciuta a livello nazionale grazie alla trasmissione televisiva degli anni ottanta Deejay Television ideata e condotta dallo stesso Cecchetto. Si decide così nel 1988 di ampliare la copertura in tutta Italia divenendo Deejay Network. Nel 1989 il Gruppo editoriale L’Espresso, con Eleradio entra a far parte della società Erre D.J. srl rilevando parte delle quote di Cecchetto e Gallorini.
Nel 1992, la sede principale della Radio, in via Massena a Milano, subisce ingenti danni a causa di un attentato, secondo gli inquirenti a scopo di estorsione che provoca un miliardo e mezzo di lire di danni, rendendo la radio non operativa per alcune ore.
A partire dal 1993, Radio Deejay si attesta, in termini di ascolto, come la prima radio privata nazionale, con una media di ascoltatori giornalieri che si attesta sui 3.687.000.
Nel novembre 1994, il Gruppo L’Espresso rileva le ultime quote della radio di Claudio Cecchetto (che si è così occupato del suo altro progetto, Radio Capital, poi acquistata anch’essa dal gruppo L’Espresso), e diviene proprietario del 100% dell’emittente attraverso la sua controllata Elemedia.
Nel 1995, Cecchetto lascia anche l’incarico di direttore artistico, a causa di divergenze con la proprietà. Insieme a lui lasciano la radio tra gli altri anche Fiorello e Amadeus.
Nel 1996 viene designato quale nuovo direttore artistico Linus, coadiuvato dal fratello Albertino.
Sul finire degli anni 90, così come nel nuovo millennio, Radio Deejay si è confermata come una delle radio più importanti d’Italia.
Nel 2008, secondo i dati di ascolto forniti da Audiradio, l’emittente si è confermata al secondo posto come ascoltatori a livello nazionale, dietro soltanto a Radio Rai, e quindi ancora al primo posto tra le emittenti private con una media giornaliera di 5.362.000 ascoltatori.
Deejay Tv
Apartire da fine 2000, sulla piattaforma satellitare sono iniziate le trasmissioni di Deejay Tv. Il canale Tv, sotto la guida artistica di Linus, è stato visibile da tutta Europa[10] fino al 2003, anno in cui l’emittente diviene parte del pacchetto SKY e codifica le proprie trasmissioni.
Nell’ottobre 2009, le trasmissioni del canale passano in chiaro, sostituendo il canale All Music sulle sue frequenze. Nella piattaforma di Sky viene inserito invece il canale MyDeejay.
Ma ci sarà pure Marco Ranzani?