Si chiama “Matheriae 2019” la mostra di Ernesto Terlizzi inaugurata questa sera nello Studio Arti Visive di Matera. Si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 18 alle 21 fino al 31 luglio 2019. Per info e appuntamenti: 340.3049740.
La mostra, curata dallo storico dell’Arte Alberto Dambruoso e realizzata con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, è un omaggio alla città di Matera, alla sua diversità e bellezza. Un omaggio che l’artista salernitano Ernesto Terlizzi ha voluto rendere a questo luogo magico eletto oggi a Capitale Europea della Cultura. In questo particolare ciclo di opere, come in una sorta di pausa rispetto alla sua ricerca, Terlizzi elabora delle polimateriche atmosfere di Matera utilizzando simultaneamente, un po’ tutti quei materiali che da sempre animano le sue opere: dalla carta al cartone, dal legno alla tela e poi la lamiera, il merletto con l’inserimento ultimo della piuma. E poi, come sempre la china. Anche qui, l’elemento strutturante resta il segno grafico: un tratto libero ed affilato con cui l’autore salda le varie percezioni tattili create, confermando tutta la sua superba finezza, nell’interpretare la vocazione dei materiali utilizzati, specie in rapporto al mistero ed al fascino, di questo mondo millenario.
A tale proposito il curatore della mostra, lo storico dell’arte Alberto Dambruoso dichiara nel catalogo: “Da sempre interessato al rapporto tra la natura e la storia Terlizzi ha colto il valore temporale della memoria racchiusa nelle varie materie utilizzate… pochi elementi ben distribuiti all’interno di ciascuna opera offrono allo spettatore una visione in bilico tra la realtà e il sogno. Il dialogo degli opposti è d’altro canto uno dei lati peculiari presenti in tutte le opere di Terlizzi e molti titoli lo riportano espressamente. Credo sia proprio questa tensione costante tra elementi opposti il segreto del bilanciamento che si avverte in tutte le sue opere che assumono così un aspetto sovradimensionale: pur partendo da un luogo concreto arrivano all’astrazione dello stesso, favorendo in questo modo, il manifestarsi del mistero inteso come stupore e meraviglia che tutti gli spettatori provano quando vedono per la prima volta Matera, città fatta di sassi ma con una atmosfera da fiaba.”
Il catalogo della mostra che ad ottobre verrà ospitata a Salerno presso la Pinacoteca Provinciale e a dicembre a Cracovia presso l’Istituto Italiano di Cultura, contiene anche i testi introduttivi di Alfonso Andria Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello ed Ugo Rufino Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia.
Ernesto Terlizzi: ““Mi è sembrato doveroso quest’anno, posare il mio sguardo d’artista sulla magia di questa città che, grazie alla sua struggente spettacolarità da cinquant’anni, continua a sobillare il mio immaginario. La Basilicata l’ho frequentata per tre anni per motivi professionali, ho insegnato a Maratea. Ma è la città di Matera che mi ha colpito per la sua bellezza particolare. I sottofondi, gli strati e le case create dalla mano dell’uomo sono la caratteristica principale di Matera, che non è stata edificata dagli architetti ma è stata creata da una cultura contadina, tutta lucana. Io sono molto attratto dagli opposti, il vuoto e il pieno, le città soffiate, queste caverne, l’ombra e la luce, il sopra e il sotto, dentro e fuori, sono cose che mi hanno sempre attirato come artista e a Matera ho trovato sempre questa disponibilità ad essere letta come faccio io. Ringrazio il mio amico Franco Di Pede per avermi donato una cartolina speciale che inserirò in una mostra che sarà organizzata tra quattro mesi per la festa del mio compleanno. Una mostra che si chiamerà “Da Matera a Matera”, con queste piume di uccelli che mi hanno sempre attratto perchè su Matera volano questi falchi grillai”.
Michele Capolupo
La fotogallery della mostra di Ernesto Terlizzi (foto www.SassiLive.it)