La Cisl considera parziale e insufficiente l’esito del recente tavolo nazionale sulla non autosufficienza e sollecita il governo a stringere i tempi per l’approvazione del piano nazionale. Dal tavolo è emerso che il fondo nazionale per la non autosufficienza può contare su una disponibilità di circa 570 milioni di euro per l’anno in corso, ancora da ripartire. L’ultimo decreto di ripartizione del fondo per il 2018 destinò alla Basilicata 4,9 milioni di euro. Per il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, “si tratta di una dotazione finanziaria ancora parziale che equivale al 2 per cento della spesa sociale e che darebbe copertura ad appena il 5 per cento della platea stimata dei non autosufficienti. Inoltre, la mancata approvazione del piano nazionale quale essenziale strumento di programmazione delle risorse impedisce di dare stabilità e certezze alle misure in favore dei settori più fragili della società. Per questo – continua il numero uno della Cisl lucana – pur ritenendo utile la riapertura del tavolo nazionale, la cui attività va resa certamente più intensa e incisiva, permane l’urgenza di affrontare il tema della non autosufficienza in modo sistematico e strategico, sia in sede nazionale, dove vanno tracciate le coordinate generali, sia a livello regionale dove tali coordinate devono trovare il loro naturale compimento”.
“Più in generale – aggiunge Gambardella – va affrontato sul piano politico il tema di una legge quadro nazionale sulla cosiddetta ‘long term care’ per dare una risposta strutturale alle crescente domanda di cura e assistenza in una società come quella italiana in rapido invecchiamento; tema, quello del bilancio demografico, che in una regione come la Basilicata assume una dimensione di vera e propria emergenza. È noto infatti – osserva il segretario della Cisl – che l’aumento dell’incidenza della popolazione anziana mette sotto stress l’intera architettura delle politiche sanitarie e socio-assistenziali che vanno pertanto adeguate con un rafforzamento dei presidi territoriali e una più flessibile e puntuale organizzazione dei servizi. È questo – conclude Gambardella – un punto qualificante delle nostre proposte che ci auguriamo quanto prima di condividere con la giunta regionale in un confronto che dovrà accogliere anche gli spunti e le sensibilità della società civile lucana”.