Per la prima volta imprese e sindacati del settore si riuniscono per chiedere alle istituzioni interventi a sostegno della legalità e della qualità del costruire.
Partendo dalla ricostruzione dell’Abruzzo, il settore delle costruzioni, che rappresenta il 12% del PIL italiano, si impegna a garantire la qualità dell’intero processo produttivo e il rispetto della legalità, ma chiede politiche e strumenti che lo mettano nelle condizioni di rispettare questo impegno.
Le richieste più urgenti riguardano: un programma di opere piccole e medie per la riqualificazione del territorio; un programma di edilizia economica e popolare per rispondere alla domanda di casa delle famiglie; un piano di rilancio dell’edilizia che utilizzi la leva fiscale per favorire interventi di adeguamento tecnologico e di risparmio energetico; un processo di sostituzione edilizia per la demolizione degli edifici obsoleti e la loro ricostruzione secondo criteri di sicurezza e di risparmio energetico; un sistema di qualificazione delle imprese nell’accesso al mercato privato e una modifica delle regole di accesso a quello pubblico., con una puntuale selezione degli operatori e l’esclusione di chi non rispetta le regole; l’intensificazione dei controlli; la modifica degli ammortizzatori sociali per l’edilizia.
Imprese e sindacati chiederanno quindi al Governo, al Parlamento, alle Istituzioni territoriali e a tutto il Paese di costruire un percorso comune e condiviso capace di cogliere questi obiettivi.