Dal 23 al 27 Luglio il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 Architettura della Vergogna coprodotto dall’omonimo collettivo Architecture of Shame e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, apre le porte della sua ricerca con le cinque giornate inaugurali intitolate: Happy Birthday Shame!
Una mostra, workshop, dialoghi ed interventi nello spazio pubblico che coinvolgono tredici Paesi diversi, provano a capire le possibili relazioni tra architettura e vergogna in Europa oggi.
Happy Birthday Shame!, un compleanno lungo 5 giorni che celebra il potenziale evolutivo della vergogna per l’architettura a partire dalla storia di Matera.
Si parte il 23 Luglio alle ore 19:00 dall’Archivio di Stato di Matera con Architettura della Vergogna che apre le porte del suo archivio a 69 anni esatti dalla visita di De Gasperi a Matera, quando, “leggenda vuole”, sia nata la relazione tra Vergogna e la città dei Sassi.
Un incontro che mette in discussione il rapporto tra Matera e la sua “qualità più famosa” attraverso interventi di esperti, storici, politici e il dialogo con gli intervenuti. Un archivio aperto sulle possibili relazioni tra architettura e vergogna in Europa. La singolare relazione che ha segnato la storia di Matera diventa un modo per riflettere sui valori contemporanei degli europei. L’archivio è un’opera collettiva che raccoglie idee, esperienze e prospettive di artisti, architetti, attivisti, ricercatori, operatori culturali, istituzioni e intellettuali che si sono confrontati a partire dall’esempio di “vergogna ribaltata” di Matera.
Un archivio che vede i contributi di:
Federcasa, Ater Matera, Ater Venezia, Archivio di Stato di Matera, Calia Italia, Alterazioni video, Fosbury Architecture, Failed Architecture, URBZ, Farm Cultural Park, New Art Exchange, Osservatorio Migranti Basilicata, Collettivo MIC/C, Università di Zurigo, Malmo University – School of Arts and Communication (K3) Faculty of Culture and Society, ALSIA, Dana Arieli, Vita Santoro – Università della Basilicata, Tel Aviv University, KaFe:Kaunas Architecture Festival (Heritage program), Un-war space, TU Delft, Vincitori del concorso “Indagine sui Non Abitanti” Soqquadro e Scuola del Terzo Luogo, Chalmers University di Göteborg, Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo Freudiano;
Il 24 Luglio è la giornata dedicata a ‘’NEW RURAL LANDSCAPE, vedere i ghetti rurali’’, a cura di:
Osservatorio Migranti Basilicata, Università di Zurigo,Collettivo MIC|C e Malmö University School of Arts and Communication.
Cosa sono i Ghetti rurali? Cosa rappresentano per il paesaggio rurale, l’economia, la politica e i nostri valori? In che modo questi luoghi possono essere lo stimolo per ricostruire un rapporto con le campagne?
Un’intera giornata dedicata a momenti di formazione ed informazione su un’architettura drammatica a due passi da casa nostra.
Gli appuntamenti della giornata sono:
dalle ore 10:00 alle ore 13:00 workshop ‘’La città ai margini’’ presso l’Archivio di Stato di Matera con il coinvolgimento dell’Università di Malmo con Elisabet Nillson, l’Università di Zurigo con Timothy Raeymaekers e l’Osservatorio Migranti Basilicata con Gervasio Ungolo, i quali si confronteranno sui metodi di racconto delle esperienze di immigrazione in Europa.
alle ore 18:00 dialogo sui ghetti rurali a cura dell’Osservatorio Migranti Basilicata, presso il Portico dell’Annunziata, Piazza Vittorio Veneto, in cui ci si interrogherà su cosa sono i ghetti rurali in Europa e quali emozioni, responsabilità, prospettive rappresentano.
alle ore 19:30 performance di inaugurazione dell’intervento nello spazio pubblico di MIC|C: RUINS, HABITAT FOR NEW GHETTO TOWN e SANS PAPIER (street poster art), intervento diffuso sugli spazi pubblicitari della città dal 20 al 28 Luglio.
A chi appartiene la terra che viene coltivata? Chi ha il diritto di radicarsi? Chi no? Come possiamo reinventare un senso del luogo in condizioni di costante incertezza? Questa azione di MIC|C documenta lo spazio fluido della vita ai Margini accentuando la connessione diretta tra macerie e materialità, tra precarietà e stabilità in un luogo.
Il 25 Luglio è la giornata dedicata a ‘’STAND BY SHAME, identità delle opere incompiute’’, a cura di: Alterazioni Video, Fosbury Architecture, Failed Architecture e Urbz.
Cosa può diventare un’opera incompiuta? Chi ha il diritto di proporre nuovi usi per un luogo immobilizzato dalle vicende della storia?
Un laboratorio di studio, progettazione e intervento nello spazio pubblico che avrà il suo focus presso il parco incompiuto del Rione di Serra Rifusa con il coinvolgimento di cittadini, turisti, ospiti internazionali, studenti e professionisti.
Un’occasione per riflettere sulla definizione di bene pubblico e riqualificazione e riavvicinare le persone a quei luoghi rimossi dalla coscienza collettiva per prendersene cura.
Il workshop sarà condotto per due giornate intensive dal 24 al 25 Luglio.
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La giornata del 25 Luglio avrà due momenti di confronto:
alle ore 18.00 una tavola rotonda sulle opere incompiute aperta al pubblico, un momento d’incontro per capire come intervenire per vedere le opere incompiute come spazi di ricostruzione delle città;
dalle 19.30 ci sarà il Leggermente Opening Party con l’apertura al pubblico dell’intervento temporaneo nel parco di Serra Rifusa, per riflettere sulle relazioni tra architettura e vergogna, opere incompiute e luoghi abbandonati, cambio di sguardo e processi di trasformazione (ingresso libero senza prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Il 26 Luglio giornata dedicata a ‘’FLIPPING SHAME, periferie come risorsa’’, a cura di: Farm Cultural Park e New Art Exchange.
Cosa accomuna una periferia siciliana e inglese che hanno ribaltato le proprie condizioni di disagio in un luoghi d’eccellenza e risorse per i loro Paesi?
Farm Cultural Park e New Art Exchange si raccontano il 26 Luglio con un’intera giornata di attività e condivisione focalizzate in un parco della periferia di Matera.
Incontri, presentazioni e la ricerca di un “Flip factor” per giovani creativi dalla mattina fino alla sera si uniscono agli interventi degli artisti, creativi ed architetti Analogique studio, Marco Claude, Antonio Guerrieri, Saria Di Gregorio.
Le attività si apriranno con tre giorni di workshop, in programma dal 24 al 26 Luglio, dalle ore 10 alle ore 18.00, nell’area del Parco Cappuccini: un’occasione per collaborare con Farm Cultural Park e New Art Exchange su un progetto che mostrerà la visione di queste due importanti realtà sulle potenzialità delle periferie di rinnovare luoghi e comunità.
Il 27 Luglio la giornata è dedicata a ‘’POP HOUSING, ripensare le case popolari’’, a cura di:
Federcasa, ATER Venezia, ATER Matera, Archivio di Stato di Matera, Soqquadro e Scuola del Terzo Luogo, con il sostegno del Comune di Matera.
Si inaugurano i “Giardini Venerdì” di Soqquadro e Scuola del Terzo Luogo, vincitori del Concorso Internazionale di progettazione “Indagine sui Non Abitanti” lanciato da AoS a giugno 2018.
L’evento è l’occasione per aprire un dibattito sul ruolo dei quartieri di case popolari per il futuro delle città italiane e per rivalutare luoghi di grande valore.
Alle 19 si aprirà il dialogo sulle Case Popolari in cui portatori d’interesse a tutti i livelli sono invitati a discutere su come il processo che ha portato a Giardini Venerdì possa essere ripetuto in Italia, quali sono i punti da cui partire, quali gli ostacoli e quali gli errori. Un dialogo aperto per costruire un nuovo contributo sulle case popolari dopo l’esperienza della città laboratorio.
A seguire ci sarà l’inaugurazione ufficiale del progetto e del murales realizzato all’interno del Quartiere Serra Venerdì.
Per poter partecipare ai workshop è necessario il Passaporto per Matera 2019e la prenotazione attraverso la piattaforma di Matera Events, nella sezione dedicata al progetto Architettura della Vergogna: https://www.materaevents.it/progetti/19/architettura_della_vergogna/1.
Il programma dettagliato di Happy Birthday Shame! è disponibilesul sito di Architecture of Shame:
https://www.architectureofshame.org/Birthday
Architettura della Vergogna è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto da Architecture of Shame e dalla Fondazione Matera Basilicata2019.