“La peculiarità del modello creato in Basilicata consiste nell’aver concentrato in capo al Dipartimento regionale Stazione Unica Appaltante (Sua-Rb), le tre diverse funzioni codificate dal legislatore nazionale di Centrale di Committenza, Stazione Unica Appaltante e Soggetto Aggregatore, in una fase di start up ormai avanzata, alla razionalizzazione della spesa pubblica, anche mediante l’aggregazione degli appalti, assicurando economicità e trasparenza delle procedure, un’azione efficace di prevenzione e contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata attraverso la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici”.
Lo ha detto il dirigente generale della Stazione unica appaltante della Regione Basilicata, Raffaele Rinaldi, che ha presentato oggi nella prima Commissione presieduta da Pasquale Cariello (Lega) la relazione annuale prevista dal legislatore regionale sull’attività del Dipartimento e sui modelli organizzativi adottati.
Rinaldi ha riassunto brevemente le circostanze salienti della istituzione e costituzione del Dipartimento Stazione Unica Appaltante soffermandosi “sulla ragione della scelta del legislatore regionale del 2013 di centralizzare gli approvvigionamenti per una platea di pubbliche amministrazioni, in primis per la stessa Regione e per gli enti del servizio sanitario regionale degli enti strumentali della Regione, delle società interamente partecipate dalla Regione e quelle sulle quali la Regione esercita il controllo di cui all’art. 2359 del Codice civile, nonché dei consorzi di bonifica e dei consorzi di sviluppo industriale operanti in Basilicata con facoltà per gli enti non obbligati di ricorrervi previa sottoscrizione di apposita convenzione. Una scelta condivisa e caparbiamente perseguita in via amministrativa, e ancora conserva una validità nella sua lungimirante previsione”.
La Sua-Rb nel corso del 2018 “ha visto crescere significativamente il proprio ruolo all’interno della galassia degli enti pubblici tessendo un rapporto proficuo con la Corte dei Conti, predisponendo una relazione ricognitiva dell’attività svolta dal 2015 al 2018”, periodo nel quale “si sono svolti circa 120 Tavoli Tecnici inter-istituzionali e dipartimentali svolti per la elaborazione dei capitolati di gara e 35 Conferenze di Servizio propedeutiche all’indizione e pubblicazione di ciascuna gara d’appalto; 40 gare indette e pubblicate per un totale a base d’asta di circa 292 milioni di euro, che fanno gravitare a 95 il numero delle gare indette dal 2015 per un totale a base d’asta di 1.490 milioni di euro; 37 gare aggiudicate che sommate a quelle aggiudicate negli anni precedenti assommano a 65 gare aggiudicate complessive al 31.12.2018 su 95 gare pubblicate in totale alla stessa data per una corrispondente base d’asta di euro 1.489.640.000; con un economia di scala complessiva pari a circa 260 milioni di euro; un tasso di contenzioso minimale a fronte della constatazione dell’alto tasso di probabilità di insorgenza del contenzioso legato alla gestione di gare d’appalto; l’avere ottenuto nel 2018 una premialità pari a euro 354.889,49 per essere risultata nel 2017 tra i 10 migliori Soggetti Aggregatori, in continuità di quanto avvenuto in precedenza; l’avere attivato pur in assenza di un obbligo di legge gare telematiche, con implementazione del proprio sito web, attuando significativamente una maggiore trasparenza, economicità, tempestività delle gare migliorando al contempo i rapporti con gli operatori economici garantiti maggiormente dalla segretezza delle offerte e dalla tenuta informatica dell’intera procedura di gara”.
Ad intervenire nella discussione i consiglieri Vincenzo Acito e Carlo Trerotola che hanno posto alcune domande al dirigente Rinaldi.
Alla riunione della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Pasquale Cariello (Lega), i consiglieri Marcello Pittella (Avanti Basilicata), Gerardo Bellettieri e Vincenzo Acito (Forza Italia), Vincenzo Baldassarre (Idea), Mario Polese (Partito Democratico), Carlo Trerotola (Prospettive Lucane), Tommaso Coviello (Lega), Piergiorgio Quarto (Basilicata positiva) e Gianni Leggieri (M5s).