La performance multimediale “Apollo Soundtrack” della band britannica Icebreaker, con la partecipazione straordinaria di Gyda Valtysdotti, Roger Eno e Daniel Lanois per celebrare a Matera i 50 anni dalla sbarco sulla Luna di Apollo 11.
L’evento, promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, è stato inserito nella rassegna “Matera vista dalla Luna”, ideata per celebrare il progresso scientifico delle esplorazioni spaziali dopo 50 anni da quell’evento straordinario.
Concerto diviso in tre parti: nella prima si è esibita la violoncellista islandese Gyda Valtysdottir, nella seconda spazio alla musica minimalista ed elettronica della band britannica Icebreaker e dopo una pausa di 15 minuti, nella terza la performance più “intima” con la musica meravigliosa composta da Brian Eno ed eseguita dal vivo dalla band Ice Breaker con la presenza sul palco di B.J. Cole e Roger Eno.
L’animazione dedicata alle immagini della Nasa e alla Missione Apollo 11 e i contenuti generati da Leonardo, sponsor esclusivo dell’evento, con le riprese della terra provenienti dallo spazio hanno trasformato lo scenario naturale dell’Arena di Cava del Sole in un spazio infinito per un concerto unico nel suo genere.
Chi ha lasciato Cava del Sole all’intervallo lungo ha perso l’opportunità di ascoltare una grande esecuzione musicale.
Michele Capolupo
Matera 2019, successo per Apollo Soundrack nella suggestiva atmosfera della Cava del Sole
Fra il pubblico degli appassionati di musica contemporanea ha riscosso grande successo lo spettacolo Apollo Soundtrack, sostenuto da Leonardo, partner esclusivo dell’evento, la prima assoluta europea dello spettacolo multimediale con musiche composte da Brian Eno, Roger Eno e Daniel Lanois, eseguite dalla band britannica Icebreaker, andata in scena nel suggestivo scenario della Cava del Sole a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, come appuntamento principale della rassegna “Matera vista dalla luna”, dedicata alle celebrazioni del cinquantesimo anniversario dall’allunaggio.
La musica a gravità zero e postmoderna con note elettroniche e d’ambiente, è stata accompagnata, in una vera e proprio atmosfera siderale, da spettacolari immagini satellitari generate dal Centro di Geodesia Spaziale di Matera e proiezioni di fotografie della NASA sulla missione Apollo 11, grazie al contributo di Leonardo.
Circa 2500 spettatori sotto una splendida luna quasi piena, sono stati coinvolti in una straordinaria contaminazione tra suoni e immagini spaziali, rivivendo le emozioni e i ricordi di quella prima passeggiata sul suono lunare in un luogo antico dove la relazione con il cielo è tutta racchiusa in quell’opera d’arte scolpita sul tufo centinaia di anni fa che da il nome alla cava del Sole.
Lo spettacolo è stato sviluppato su tre set: il primo che ha visto protagonista la violoncellista islandese, Gyda Valtysdottir; il secondo che ha portato sul palco i 12 musici degli Icebreaker, la band inglese diretta da James Poke, che nel corso della sua carriera, ha esplorato con efficacia le contaminazioni tra la musica elettronica e acustica dal vivo anche in contesti scientifici come il Museo della Scienza di Londra. Dopo l’intervallo si sono uniti alla band lo stesso Roger Eno e Brian John Cole, uno dei massimi specialisti di pedal steel guitar.
I brani musicali dell’album “Apollo” sono stati riarrangiati dal compositore sudcoreano Woo Jun Lee, mentre le video-istallazioni, proiettate sulle pareti di tufo della settecentesca Cava del Sole di Matera, sono state realizzate con il contributo di e-Geos, joint venture tra Telespazio (80%) e ASI (20%), e degli archivi NASA.
“La città dei Sassi – ha commentato il presidente della Fondazione Matera Basilicata2019, Salvatore Adduce – non poteva che essere il luogo privilegiato per la prima europea dello spettacolo Apollo Soundtrack, proprio a due giorni dallo sbarco dell’uomo sulla luna: dal Centro di Geodesia Spaziale di Matera, infatti, un raggio laser, MLRO (Matera Laser Ranging Observatory) dell’ASI, raggiunge periodicamente il suolo lunare sul quale sono stati posizionati alcuni retroriflettori nel corso delle missioni Apollo e, in seguito, dalle missioni robotiche Lunokhod. Le misure di distanza Terra-Luna, ottenute dal tempo di andata e ritorno del laser, permettono di effettuare studi fondamentali di fisica, di relatività generale e di conoscenza della struttura interna del nostro satellite naturale”.
Da Leonardo fanno sapere che “l’impresa del primo uomo sulla luna ha dato il via a sperimentazioni e innovazioni sempre più avanzate nel settore spaziale. Ed è nell’ambito di queste enormi sfide tecnologiche, per migliorare il presente e dare forma al futuro, che Leonardo riconosce il proprio tratto distintivo. L’azienda, infatti, è fortemente impegnata nello sviluppo di nuovi sistemi nel settore: dall’osservazione della Terra per il monitoraggio dell’ambiente, del cambiamento climatico e la gestione delle emergenze, alle comunicazioni e alla navigazione satellitare a cui si somma la significativa presenza nelle maggiori missioni internazionali scientifiche e di esplorazione planetaria”. Leonardo, ad esempio, sarà protagonista con le proprie tecnologie della missione ExoMars 2010. Attorno ad ogni pianeta del sistema solare c’è o ci sarà presto uno strumento tecnologico realizzato da Leonardo”.
La fotogallery dell’evento (Foto www.SassiLive.it)