Presentato in mattinata nell’aula magna del Campus Unibas di Matera il progetto “U-Link” Academy Basilicata. Accompagnare gli studenti nell’ultima fase della loro formazione universitaria attraverso corsi e programmi didattici – definiti e realizzati in collaborazione con grandi imprese, a capo di importanti filiere – in modo da accrescere e potenziare le loro competenze in senso specialistico e facilitarne, così, l’ingresso nel mondo del lavoro. E’questo l’obiettivo principale di “U-Link” Academy Basilicata. Un progetto, proposto da SVIMEZ e Fondazione Transita, che l’Università della Basilicata ha deciso di approfondire questa mattina in un confronto pubblico. Il seminario si è aperto con l’intervento dei Rettori delle Università degli Studi della Basilicata e della Federico II di Napoli, Aurelia Sole e Gaetano Manfredi.
A seguire la presentazione dell’idea progettuale da parte dei promotori Pasquale Carrano, Presidente della Fondazione Transita, e Luca Bianchi, direttore di Svimez.
Giorgio Ventre ha presentato l’esperienza della iOS Accademy di Napoli Federico II di cui è responsabile mentre Mauro Fiorentino ha mostrato il ruolo dei piccoli Atenei nel sistema universitario nazionale.
E’ seguito quindi un confronto con i rappresentanti di grandi aziende, nazionali e internazionali, sulla concreta realizzazione del progetto: sono intervenuti Roberta Ficorella di Indra Italia, Giancarlo Schisano di Leonardo SpA, Giuseppe Zuliani di Conad, Francesco Caio del Politecnico di Milano, Antonio Calabrò di Fondazione Pirelli, Vincenzo Strangis di Huawei Italia, Michele Di Trana di Smartpaper, Alan Smith di STMicroelectronics e Marco Onnembo di TIM.
U-Link punta anche a sperimentare un modello innovativo di relazione tra le Università del Mezzogiorno per aumentare la loro attrattività. La proposta, attraverso progetti di collaborazione coordinata e condivisione di esperienze e buone pratiche, vuole creare un legame tra l’Università e quel tessuto imprenditoriale che intende investire su progetti di ricerca applicata, di formazione specialistica e di trasferimento tecnologico. L’Università della Basilicata negli ultimi anni ha investito molto, accrescendo il suo rapporto con le aziende e le realtà imprenditoriali, sperimentando borse di dottorato industriale in collaborazione con le piccole e medie imprese. L’Unibas si propone quindi di aggiungere qualcosa alla strategia fino ad oggi perseguita, sviluppando e consolidando relazioni con le grandi imprese, al fine di favorire nuove collaborazioni e creare opportunità di lavoro; il capitale umano è da considerarsi fra gli elementi distintivi per l’attrattività di un territorio, in misura forse maggiore del sistema dei servizi e d’infrastrutture adeguate: fra i compiti di un’Università oggi non vi è solo quello di garantire conoscenze e competenze adeguate ma anche di contribuire a innalzare la qualità complessiva delle risorse del territorio in cui opera.
Rettrice dell’Università della Basilicata, Aurelia Sole: “In Italia, penultima per numero dei laureati in Europa, oggi più che mai serve una cultura della Laurea, che non significa solo trasferimento di competenze, ma anche sapersi muovere nella complessità e in un sistema che sempre più spesso è condizionato da crisi economiche. Come ha sottolineato il Presidente di Alma Laurea Ivano Dionigi in un convegno tenutosi in Unibas, ‘chi più conosce meno ha paura e più se la cava nella vita’, proponendo di riavvicinare in un nuovo Umanesimo un pensiero umanistico collegato alle nuove tecnologie per affrontare le nuove sfide che le università devono cogliere. L’Academy di cui abbiamo discusso oggi, potrebbe consentirci di perseguire questo tipo di formazione, assegnando all’ultimo miglio della formazione universitaria, ampia e contaminata da discipline trasversali, una formazione specialistica che possa sopperire al mancato allineamento tra la domanda e l’offerta del lavoro, trasferendo quelle competenze richieste dalle aziende dal punto di vista tecnico e professionale attraverso percorsi formativi innovativi e completando nel modo più proficuo per i nostri giovani la filiera della formazione universitaria”.
Il convegno è stato organizzato per esaminare il progetto – proposto da Svimez e Fondazione Transita – della “U-Link Academy Basilicata”, che ha come obiettivo quello di accompagnare gli studenti nell’ultima fase della loro formazione universitaria attraverso corsi e programmi didattici – definiti e realizzati in collaborazione con grandi imprese, a capo di importanti filiere – in modo da accrescere e potenziare le loro competenze in senso specialistico e facilitarne, così, l’ingresso nel mondo del lavoro. Per il Direttore di Svimez, Luca Bianchi, “la migrazione universitaria, per effetto della debolezza del contesto sociale, determina una riduzione degli iscritti, un indebolimento dell’università e, di conseguenza, un minore apporto del sistema universitario ai processi di innovazione. Dobbiamo spezzare questo circolo vizioso e avvicinare il mondo della ricerca al mondo dell’innovazione. Serve un investimento più forte – ha aggiunto Bianchi – sul sistema universitario, che sia in grado di trasmettere competenza al sistema economico territoriale. Bisogna costruire politiche ad hoc per il reverse brain drain, per attirare in Italia come nel Mezzogiorno i talenti in giro per il mondo, connettere politiche per la formazione con politiche industriali, mirate all’innovazione. Insomma un cambio di paradigma delle politiche economiche”. Secondo il Presidente della Fondazione Transita, Pasquale Carrano, “oltre a generare saperi e conoscenze, l’università può essere determinante anche per lo sviluppo economico – specie in quei territori appartati come il nostro – come attrattore d’investimenti. Deve però allearsi con la Grande Impresa che opera nei contesti internazionali, che vive e contribuisce a determinare i flussi delle opportunità anche per le PMI dei territori in cui le Università sono radicate. In tal senso realizzare un’Academy complementare a quella della Federico II di Napoli rappresenterebbe un inizio necessario”. nel corso del convegno, sono poi intervenuti il Rettore della Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi, il docente della Federico II, Giorgio Ventre – che ha presentato l’esperienza della iOS Accademy di Napoli Federico II di cui è responsabile – e il prof. Mauro Fiorentino (Unibas) che ha illustrato il ruolo dei piccoli Atenei nel sistema universitario nazionale. Successivamente, l’idea progettuale è stata al centro di un dibattito a cui hanno preso parte Roberta Ficorella di Indra Italia, Giancarlo Schisano di Leonardo SpA, Giuseppe Zuliani di Conad, Antonio Calabrò di Fondazione Pirelli, Vincenzo Strangis di Huawei Italia, Michele Di Trana di Smartpaper, Alan Smith di STMicroelectronics e Marco Onnembo di TIM.
La fotogallery del convegno per la presentazione di “U-Link” Academy Basilicata (foto www.SassiLive.it)