Buone notizie per l’area interna Alto Bradano, il cui Documento preliminare di strategia di sviluppo ha ricevuto il semaforo verde da parte del Governo.
Evoluzione della Comunità montana, l’area interna Alto Bradano raccoglie i comuni di Acerenza, Banzi, Forenza, Genzano di Lucania, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, San Chirico Nuovo e Tolve.
Le aree interne rappresentano i territori caratterizzati da una significativa distanza dai principali centri di offerta di servizi essenziali e culturali. Il 53% dei comuni italiani ne fa parte. Dunque, il Governo italiano ha deciso di promuoverne lo crescita attraverso precise linee programmatiche.
Al riguardo, l’area interna Alto Bradano, con il Comune di Tolve capofila, ha stilato il Documento preliminare di Strategia, che è stato valutato positivamente dal Governo. Ora bisogna passare alla stesura del Documento definitivo di Strategia e, infine, alla fase operativa, che potrà beneficiare di finanziamenti provenienti da diversi fondi: POR FESR 2014/2020, POR FSE 2014/2020, PSR FEASR 2014/2020 e fondi ministeriali per le politiche ordinarie.
“Questa è un’occasione storica per l’Alto Bradano – commenta il senatore della Lega e sindaco di Tolve, Pasquale Pepe – che ha la possibilità di elevarsi e diventare il territorio del benessere, con una società della conoscenza e con un’economia integrata. Lo storico ritardo di sviluppo della nostra area può finalmente essere superato con politiche di accesso ai servizi sanitari e scolastici, di miglioramento della viabilità e del trasporto pubblico e di rilancio dell’agricoltura, dell’artigianato e del turismo sostenibile. Il tutto grazie a un alto coefficiente di innovazione e con una politica corale. Perché – conclude Pepe – il riscatto dei territori passa attraverso la cooperazione dei comuni che ne fanno parte”.
Nel dettaglio, il Documento preliminare di Strategia che riguarda l’Alto Bradano analizza diffusamente le criticità dell’aerea composta da 8 comuni, dove si è registrata una diminuzione percentuale media della
popolazione nel periodo 2001-2011 del 6,5% e, tra il 2011 e il 2017, del 4,5%.
La prima emergenza da superare è quella legata ai servizi sanitari di primo soccorso, dato che il tempo che intercorre tra l’inizio della chiamata telefonica alla centrale operativa e l’arrivo del primo mezzo sul posto è in media di 36 minuti, ritenuto pertanto “molto alto”. Sulla scorta di questa consapevolezza, bisognerà “dare una risposta immediata alle urgenze – recita il documento – abbattendo i tempi” di intervento.
Per quanto riguarda la scuola, l’offerta formativa risulta frammentata e le istituzioni scolastiche sottodimensionate. “I comuni – si legge ancora nel documento – soffrono di un certo isolamento rispetto ai centri urbani maggiori anche per la carenza e lo stato di manutenzione dei collegamenti stradali”. Dunque si dovranno offrire alla popolazione studentesca strutture più qualificate e servizi didattici innovativi e allineare le loro competenze agli standard nazionali. Mentre, per la prima infanzia, dovranno essere recuperati, potenziati o realizzati asili nido e ludoteche.
Oltre ai servizi primari, saranno messe in campo iniziative di sostegno al sistema produttivo che dovrà poter contare su una mobilità più agevole. Agricoltura e ambiente dovranno essere tutelate, considerando che le coltivazioni rappresentano il 65% della superficie dell’Alto Bradano, con un 18% coperto da aree forestali.
L’identità del territorio sarà promossa anche per scopi turistici, così come le produzioni locali enogastronomiche e culturali.