Continuano le residenze e i progetti di Gardentopia, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sulla cultura del verde e la cittadinanza attiva ibridati dall’arte contemporanea: un’utopia green che trasforma i giardini in luoghi di comunità accessibili a tutta la cittadinanza, con il coinvolgimento di 18 artisti coordinati dalla curatrice Pelin Tan che lavorano e lavoreranno su 32 giardini di comunità diffusi in tutta la regione. I primi progetti hanno coinvolto in workshop e performance artisti e collettivi come i Futurefarmers (USA), Errands (Grecia), Leone Contini (ITA), Rirkrit Tiravanija (Thailandia), Volumezero (ITA).
Tutti gli artisti, architetti e landscape designer coinvolti nel progetto operano in aree verdi “in attesa” che accada qualcosa: giardini dalle grandi potenzialità che con i processi culturali promossi da Gardentopia vengono rivitalizzati. Il Cosmos of Ecologies evocato dal sottotitolo che accompagna Gardentopia si realizza nella grande costellazione di pratiche artistiche e partecipative attivate dai protagonisti di questo percorso.
Il tema del giardino di comunità e le sue pratiche è stato protagonista della Scuola Ambulante di agriculture_Luigi Coppola con Pelin Tan, svoltasi dal 13 al 19 luglio, diffusa in tutta la Basilicata (nei comuni di Matera, Cirigliano, Castelsaraceno, San Mauro Forte, Oliveto Lucano, Pietrapertosa). Il progetto di Coppola che proseguirà nei mesi di settembre, ottobre e novembre, sarà raccontato il 30 e 31 agosto a Castiglione d’Otranto in Puglia nell’ambito della green night (evento che porterà Gardentopia in viaggio tra la Puglia e la Basilicata) presso la Casa delle Agriculture, che opera dal 2011 con gli obiettivi di ridare vita ai terreni abbandonati, ripopolare le campagne, generare economia sostenibile e rafforzare i vincoli di comunità.
Dal 14 al 18 luglio si è svolta invece a Castelsaraceno, in provincia di Potenza, la residenza dell’artista Jeanne Van Heeswijk (Schijndel, Paesi Bassi, 1965), in collaborazione con Marcel van der Meijs, landscape architect. Nel corso della loro permanenza a Castelsaraceno (nel Giardino di Comunità di Piazzale Montessori) hanno incontrato e ascoltato le voci della comunità (l’amministrazione comunale, i cittadini, i produttori agricoli, gli operatori culturali, etc). Tutti i percorsi sono stati realizzati in collaborazione con le “guide” di Gardentopia: non vere e proprie guide, ma cittadini che condividono e hanno a cuore i temi e i valori del progetto. Da queste giornate di studio sono emersi progetti, mappe e riflessioni, presentati alla comunità in un momento di incontro interattivo, a conclusione della residenza (che proseguirà a settembre 2019). Tra le proposte emerse, il progetto di costruire un giardino scolastico, con la funzione di luogo di co-apprendimento, la creazione di NaturalMensa, la prima mensa biologica della Basilicata, con la piantumazione di piccoli prodotti, disegnare una mappa turistica con le attività, le storie e i volti dei protagonisti di tutti i processi legati al lavoro svolto a Castelsaraceno.
Jeanne Van Heeswijk è un’artista che facilita la creazione di spazi pubblici dinamici e diversificati per “radicalizzare il locale”. I suoi progetti su larga scala sono incentrati sulla comunità e mettono in discussione l’autonomia dell’arte combinando azioni performative, discussioni e altre forme di organizzazione e pedagogia per aiutare le comunità a prendere il controllo del proprio futuro.
Parte invece il 20 luglio la residenza dell’artista Leone Contini a San Costantino Albanese, comune in provincia di Potenza di 668 abitanti, nata dall’insediamento delle comunità Arbëresh nel XVI secolo. Contini ha studiato filosofia e antropologia culturale all’Università di Siena. La sua ricerca si colloca lungo il margine di contatto tra pratiche creative e lavoro etnografico, focalizzandosi primariamente su conflitti interculturali, relazioni di potere, migrazioni e diaspore e su come tutti questi fenomeni influenzino il contesto antropologico e il paesaggio botanico del luogo in cui si trova a operare. Le sue pratiche includono lecture-performances, interventi nello spazio pubblico, narrazioni testuali e audio-visuali e disegni. Il 21 luglio alle ore 9 invita i cittadini nella Villa Comunale di San Costantino Albanese. Da qui partirà una passeggiata alla scoperta della Flora del Pollino, coordinata insieme alla guida Quirino Valvano e alla linguista Maddalena Scutari. Guideranno i partecipanti alla scoperta della biodiversità nei monti del Pollino, dei saperi tradizionali legati alle erbe, nella cultura e nelle definizioni in lingua arbërisht, albanese e italiano.
Il 21 luglio alle ore 18.30 è previsto anche l’evento conclusivo della residenza del gruppo di architetti e paesaggisti Volumezero che hanno lavorato al fianco dei cittadini nel giardino di comunità di Lavello (Piazza Sacro Cuore) che sarà presentato al pubblico in questa occasione. Volumezero architecture and landscape è uno studio di architetti e paesaggisti attivo dal 2007. I fondatori sono Antonio Graziadei (membro dello studio fino a dicembre 2017), Alberto Petrone e Gerardo Sassano ai quali si è unita, nel 2017, Giorgia Botonico.
Il 22 luglio parte infine la residenza degli architetti e designer OrtiAlti, organizzazione no-profit nata nel 2015 che opera negli ambiti di innovazione sociale, promozione culturale, ricerca, diffusione e sperimentazione di pratiche di urban farming e riuso di aree urbane non utilizzate attraverso il coinvolgimento di cittadini nella cura e nella rigenerazione dell’ambiente urbano. OrtiAlti saranno a Rionero in Vulture (Potenza).