Polemiche per conferimento incarico Capo Ufficio stampa Regione Basilicata, Massimo Calenda scrive al governatore lucano Vito Bardi. Di seguito la nota integrale.
Gentile Presidente, Caro Bardi
desidero in primo luogo ringraziarti per la fiducia e la responsabilità attribuitami con il conferimento dell’incarico di Capo ufficio stampa della Regione Basilicata, formalizzato di recente con deliberazione della Giunta.
Sul punto, mi duole constatare che tale legittima determinazione ha suscitato polemiche infondate e critiche scomposte nei Tuoi riguardi, così come nei confronti della Giunta da Te presieduta.
Per queste ragioni, al fine di eliminare ogni qualsiasi contestazione strumentale che possa riflettersi negativamente sull’azione di Governo della Regione, ritengo conseguentemente di rinunciare a quella quota di trattamento economico aggiuntivo riconosciuto in ragione della specifica qualificazione professionale posseduta.
In questa fase di riorganizzazione degli uffici di diretta collaborazione, auspico naturalmente che il settore della Comunicazione possa essere oggetto di accurata attenzione e di opportuna razionalizzazione, per l’importanza strategica che riveste per l’azione di Governo regionale, che con tanta dedizione e responsabilità stai indirizzando.
A tua disposizione per ogni iniziativa utile per riavviare un proficuo lavoro di rilancio dell’azione della Regione Basilicata anche in ambito nazionale, colgo l’occasione per inviarti i più cari saluti.
Massimo Calenda
Polemiche per conferimento incarico Capo ufficio stampa Regione Basilicata, consigliere regionale Polese su rinuncia aumento Calenda
Potenza, 23 luglio 2019. “Prendiamo atto della rinuncia volontaria da parte del Capo dell’Ufficio Stampa della Regione Basilicata, Massimo Calenda alla quota aggiuntiva che era stata prevista dalla delibera di Giunta dello scorso 12 luglio. Il dottor Calenda andrà a guadagnare quindi quanto tutti i suoi predecessori e cioè oltre 85 mila euro all’anno e non 128 mila”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese che aggiunge: “Evidentemente noi della minoranza di centrosinistra eravamo nel giusto quando letta la delibera avevamo riscontrato più di una irregolarità. Alcune delle quali molto gravi. Si eviti però di additare come strumentali i nostri rilievi. Nessuna strumentalizzazione è stata perpetrata. Ci auguriamo che così si chiuda una vicenda poco edificante per la Giunta regionale guidata da Vito Bardi”.