Valentina, il fumetto icona degli anni ’70, è protagonista della mostra “Valentina in Camera” di Guido Crepax, inaugurata nel pomeriggio nello Spazio Galleria Cine Sud in via Passarelli 29-31 a Matera. La mostra, a cura di Maurizio Rebuzzini, fa parte della rassegna “Mat 2019 – Coscienza dell’uomo”. Si potrà visitare fino al 4 agosto dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:30. Ingresso gratuito.
Può il fumetto stare accanto alla fotografia? E’ quello che si sono chiesti Francesco Mazza e Maurizio Rebuzzini quando hanno pensato di inserire nel cartellone degli eventi di Coscienza dell’Uomo la mostra “Valentina in Camera” di Guido Crepax. E la risposta per i curatori della rassegna fotografica, organizzata a Matera per il 2019, è stata certamente affermativa. Un po’ perché la protagonista delle immagini è una fotografa, e un po’ perché Crepax quando creò Valentina non ha realizzato solo un fumetto, ma uno straordinario esempio di arte accanto all’arte. Fotografia, fumetto, editoria si intrecciano per dare vita ad un riuscito e accattivante prodotto culturale dalle tante sfaccettature. Curata da Maurizio Rebuzzini, “Valentina in Camera” è un omaggio ad un artista, scomparso nel 2003, che nella sua lunga carriera si è distinto per quella innata capacità di entrare in tutte le forme d’arte aggiungendo ogni volta un po’ di genio e sofisticata fantasia.
Dal cinema al teatro, passando per la televisione e la pubblicità, Guido Crepax ha inserito ovunque le sue illustrazioni, ma è stato il fumetto la sua passione ed è proprio al suo fumetto più celebre che viene dedicata la mostra di Matera.
Chi non ha amato Valentina, la sexy fotografa creata dall’artista milanese e divenuta icona degli anni ’60 e ’70? Sensuale, provocante ma mai volgare, sofisticata e intelligente, Valentina è apparsa per la prima volta sulla rivista Linus nel 1965 e da quel momento il suo successo non si è più fermato. Le sue storie, tradotte in circa 20 lingue diverse, sono state pubblicate in oltre 170 volumi e più di 200 edizioni, arrivando nelle mani di milioni di persone in tutto il mondo. Merito del carisma che Crepax ha saputo donare alla sua creatura, di cui ha curato nei dettagli ogni tratto non solo estetico ma anche psicologico. Il volto è quello dell’attrice del cinema muto Louise Brooks, il temperamento è quello di una donna indipendente, provocatoria, moderna nelle sue tante contraddizioni, seducente e libera. Dettagli che hanno reso Valentina un’icona, amata dagli uomini e ancor più dalle donne che, storia dopo storia, si sono sentite sempre più vicine al suo mondo, a metà tra realtà e fantasia.
“La macchina non sbaglia”, farà dire Crepax a Valentina. Una filosofia ampiamente condivisa da Francesco Mazza e Maurizio Rebuzzini che, con Coscienza dell’Uomo, promuovono una fotografia sempre meno artificiosa e attenta all’estetica e sempre più vicina all’uomo nella sua bellezza e complessità interiore. Perché l’occhio della macchina non è solo quello pronto a catturare lo scintillio di un colore e di una luce, la bellezza di una forma, la magnificenza di un paesaggio. È anche quello capace di entrare in sintonia con il mondo circostante o le persone che incontra, scrutandole senza giudizio, con la sola intenzione di catturarne l’aspetto più intimo e profondo. La macchina non sbaglia, dunque, e restituisce allo spettatore la sincerità di uno sguardo, la bellezza di una storia, la purezza di un animo umano. La fotografia è così protagonista del fumetto di Crepax e, pertanto della mostra Valentina in Camera.
L’intento, con l’allestimento di Matera, non è solo risvegliare un caro ricordo nei nostalgici di un tempo, ma anche quello di mettere in evidenza il talento della fotografia di essere arte a sé e insieme parte dell’arte stessa. Nelle storie di Valentina la macchina fotografica compare con frequenza, a volte perché costituisce un semplice elemento grafico adatto per completare la composizione di una tavola, altre perché diventa la protagonista della storia. È il caso di Ciao Valentina del 1966, in cui i dettagli inclusi casualmente nel secondo piano di fotografie di moda aiutano a risolvere un caso di omicidio (scena accostata poi al film Blow-Up di Michelangelo Antonioni, di uscita posteriore). Non una macchina qualsiasi si scorge nei disegni di Crepax, perché dal tratto colto dell’autore emerge ora una Rolleiflex biottica, ora una Hasselblad, talvolta apparecchi a banco ottico o qualche medio formato di Fujifilm. Evidente, dunque, il legame di Crepax con la fotografia, e la sua incredibile capacità di dialogare con il fumetto, l’editoria, la pubblicità e il cinema. I dettagli nelle immagini, i particolari, le inquadrature, tutto del fumetto Valentina riporta alla fotografia e al cinema. Tutto è storia, ma soprattutto immagine.
Un rapporto allora anche con quell’industria avversata da Coscienza dell’Uomo e dai suoi curatori che, proprio attraverso le mostre allestite a Matera da gennaio ad oggi, hanno provato a lanciare un messaggio di critica nei confronti di tutto quanto sia immagine, apparenza, superficialità. Industria, appunto. Perché allora la scelta di un prodotto editoriale di così ampia fama e di così largo consumo? Perché Valentina è lo specchio di un tempo passato, di una generazione di artisti che usavano con classe la leggerezza, che nell’evasione seminavano la riflessione, che con garbo e talento erano capaci di costruire un prodotto che non proponesse soltanto la mercificazione della cultura e la massificazione delle menti, ma contribuisse, invece, a diffondere una sana e apprezzabile forma d’arte, una sofisticata e godibile cultura, un’elegante occasione di svago.
Un fumetto colto, Valentina, raffinato, ricco di citazioni, espressione di un’industria editoriale alla quale si auspica un ritorno, capace non solo di accostarsi al denaro, ma di camminare a fianco dell’uomo e della sua coscienza.
Un invito a riflettere, allora, sul potere delle immagini, sul ruolo della fotografia ieri e oggi, sugli effetti positivi o negativi prodotti da un uso cosciente o disgraziato del mezzo.
Dopo l’apertura del 23 luglio, un secondo appuntamento è previsto per approfondire il contenuto della mostra Valentina in Camera. Il 29 luglio alle 11.30 presso lo Spazio Galleria Cine Sud si terrà un convegno, alla presenza del curatore Maurizio Rebuzzini e di Francesco Mazza, per dialogare e confrontarsi sul rapporto tra fumetto, cinema e fotografia.
Coscienza dell’Uomo e tutti gli eventi in programma sono finanziati dalla Cine Sud di Catanzaro in collaborazione con Hasselblad, Canon, Nikon, Olympus, Panasonic, Sigma, Sony, Tokina-Howa, Toscana Foto Service che hanno reso possibile la realizzazione e la fruizione gratuita degli eventi.
Coscienza dell’Uomo è un progetto a cura di Francesco Mazza, Maurizio Rebuzzini e Antonello Di Gennaro .
La fotogallery della mostra “Valentina in Camera” di Guido Crepax (foto www.SassiLive.it)