“Sono sempre più frequenti le richieste di intervento pervenute all’ufficio del difensore civico regionaleda parte di cittadini diversamente abili che lamentano difficoltà nel trovare un posto auto a loro dedicato. Si tratta di persone munite di speciale contrassegno di ‘parcheggio per disabili’ per i quali il Codice della strada prevede che il Comune possa, con propria ordinanza, assegnare a titolo gratuito ‘un adeguato spazio di sosta’, anche nelle zone ad alta densità di traffico”.
Lo sottolinea il difensore civico della Basilicata Antonia Fiordelisi che sollecita “i Comuni ad ispirare la propria azione amministrativa ai parametri di ‘proporzionalità e adeguatezza’ oltre che al buon senso, per realizzare ‘città a misura di disabili’, in linea con gli standard internazionali più volte richiamati dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo”.
“Pur non costituendo un obbligo l’individuazione dello stallo di sosta per disabile ‘ad personam’, tale adempimento – aggiunge Fiordelisi – rappresenta un’azione ispirata al ‘buon andamento della pubblica amministrazione’ oltre che alla tutela delle persone che ogni giorno già affrontano diverse difficoltà; ciò, nell’ottica di ridurre al minimo il disagio che il disabile vive quotidianamente per spostarsi dalla propria abitazione e garantirne il benessere quotidiano, la piena inclusione sociale e l’autonomia”.
A parere del difensore civico, “pertanto, laddove i parcheggi destinati ai disabili dovessero essere occupati, bisognerebbe prevedere nel piano traffico che si possano utilizzare ‘gratuitamente’ gli spazi contrassegnati dalle strisce blu per i quali è statuito il pagamento del ticket. In molti Comuni ciò non è previsto, come ad esempio nella Città dei Sassi, per cui si verifica il paradosso delle multe comminate ai disabili che non espongono il ticket. Inoltre, nei piccoli centri spesso vengono individuate aree di sosta per disabili non facilmente accessibili o comode da utilizzare, magari distanti dalle loro abitazioni o lungo strade di non facile percorrenza”.