Siamo una popolazione che vive con lo smartphone in mano, e non stacca dal pc neanche durante le pause. Così come un tempo siamo stati i principali utilizzatori dei primi telefonini, oggi noi italiani abbiamo una media di smartphone pro capite nettamente superiore a quella delle altre nazioni. Smartphone di cui facciamo un utilizzo massivo, a qualsiasi ora del giorno, e spesso della notte.
Già, ma per fare cosa? Praticamente di tutto. Con lo smartphone rimaniamo in contatto con la famiglia lontana, prenotiamo visite mediche, facciamo acquisti, lavoriamo, giochiamo, ci informiamo e leggiamo libri. Non sorprende dunque che le vendite delle power bank siano sempre alle stelle, e che il loro arrivo sia stato salutato come una manna dal cielo. Sulle abitudini d’uso degli smartphone sono inoltre state condotte delle ricerche che ci hanno fornito un quadro completo delle attività più popolari.
Al primo posto c’è la comunicazione, e in particolare la condivisione. Staccare dalle home page e dalle timeline di Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest ci è decisamente difficile. Sentiamo l’esigenza di condividere i nostri pensieri e i nostri ricordi, commentare quelli altrui, diffondere costantemente notizie e opinioni. Rimanendo in tema di comunicazione, ma cambiando profilo, troviamo le email. La possibilità di comunicare via mail dallo smartphone è così gradita che quasi tutti i modelli sono ormai dotati del cd. Hub, ossia la funzione progettata da Blackberry che racchiude mail e notifiche di tutte le applicazioni. Una sorta di versione aggiornata e omnicomprensiva del vecchio Outlook.
Al terzo posto troviamo lo shopping. Shopping in tutti i sensi, dalla ricerca dei prodotti a quella di articoli scritti da esperti per portali specializzati. Un esempio di questi siti è laTOP10.it. Gli italiani sono dei grandi appassionati di recensioni e confronti, che consultano con piacere, e di cui riconoscono l’innegabile utilità. Trattandosi di un popolo ancora diffidente verso lo shopping online, poter usufruire del parere degli esperti è un’opportunità salutata con grande favore, e la possibilità di accedere alle informazioni principali in modo rapido, grazie a grafiche che evidenziano le questioni più importanti, rende questo strumento facilmente fruibile anche da chi è meno abituato a fare scelte di acquisto consapevoli.
Oltre a informarsi sui social network, una gran parte di italiani – fortunatamente – utilizza moltissimo lo smartphone per leggere i giornali online. A dispetto dei formati fisici, in progressivo declino, la stampa online sta vivendo un’età dell’oro, e nascono sempre più frequentemente testate giornalistiche che non hanno un corrispettivo cartaceo, anche grazie al fatto che tutte le notizie sono comodamente disponibili in homepage. Meno bene invece per i blog, che invece possiamo considerare caduti ormai in desuetudine.
Insieme all’informazione sui quotidiani, grande risalto è dato anche alle ricerche su Google e sugli altri motori, che utilizziamo in diversi contesti. Cerchiamo hotel e ristoranti nella nostra zona, ma anche cliniche, studi medici e veterinari, uffici postali e altre informazioni utili per la vita quotidiana. Verifichiamo gli orari di apertura dei negozi. Ma approfittiamo anche per studiare o approfondire argomenti che non conosciamo, e non è un caso che wikipedia sia sempre ai primissimi posti nelle pagine dei risultati.
Infine, non ci limitiamo a leggere, ma abbiamo ampliato l’esperienza d’uso anche all’ascolto. Inizialmente utilizzavamo youtube, poi sono arrivate app come Spotify e la recente Apple Music. Molto diffusi sono anche gli audiolibri, che permettono di passare il tempo sui mezzi pubblici senza dover portare un libro. E infine, le web radio e l’ultimissima moda del momento: i podcast, che in Italia hanno avuto ampia presa grazie all’approfondimento di tematiche di interesse generale.
Riassumendo, si può notare come lo smartphone sia diventato una vera e propria estensione degli italiani, che lo utilizzano non solo per risolvere questioni pratiche, ma anche per il divertimento e il tempo libero in generale. È un’analisi che non sorprende, se si pensa all’abbondante diffusione dei social network, dei giochi online, delle app per lo shopping online e dei portali per i podcast, indubbiamente dovuta al successo di pubblico riscontrato da queste proposte.